Eventi e cultura
Trionfo anche per Spinazzola ai David di Donatello con "Pinocchio" di Matteo Garrone
Cinque i premi per il film girato anche nella nostra città, fra Masseria Salomone e Grottelline
Spinazzola - sabato 9 maggio 2020
14.58
Quindici in tutto le candidature, cinque i premi David di Donatello 2020 assegnati al film "Pinocchio" del regista Matteo Garrone, distribuito nelle sale cinematografiche italiane il 19 dicembre 2019, in un periodo in cui l'incantesimo della fantasia, come quello di una storia immortale del bambino di legno di Carlo Collodi, trova spazio nell'atmosfera natalizia.
In una cerimonia di premiazione inusuale, in diretta tv alla sola presenza del conduttore Carlo Conti, collegato in streaming con i tanti protagonisti del Premio, sono cinque le statuette del David di Donatello 2020 conquistate dal film che vede Roberto Benigni vestire i panni di Geppetto e Federico Ielapi quelli del burattino sognante: Miglior costumista, Massimo Cantini Parrini; Miglior scenografo Dimitri Capuani; Miglior Truccatori Mark Coulier e Dalia Colli; Migliori Effetti visivi VFX Rodolfo Migliani e Theo Demiris; Miglior Acconciatore Francesco Pegoretti.
È quell'accento sulla scenografia che inorgoglisce anche la città di Spinazzola, che ha prestato i suoi splendidi scorci alla realizzazione del film e apparendo in tutto il suo incanto rurale e incontaminato con le riprese girate fra Masseria Salomone e il sito di rilevanza storica di Grottelline.
Il film da circa 14 milioni di incassi di Garrone ha così portato la favola a Spinazzola ma ha anche riportato nella favola e sui grandi schermi l'incanto del nostro territorio inesplorato che già in passato ha conquistato l'attenzione di registi che l'hanno scelta per l'ambientazione dei loro film. Recentissimo il successo di "Tolo Tolo" per la regia di Luca Medici, alias Checco Zalone, per poi ricordare "Il mio corpo vi seppellirà" regia di Giovanni La Pàrola, "Spaccapietre" regia dei fratelli Gianluca e Massimiliano De Serio, "Il giudice ragazzino" regia di Pierluigi Glionna e "Margherita" del giovane regista locale Pasquale Coletti.
In una cerimonia di premiazione inusuale, in diretta tv alla sola presenza del conduttore Carlo Conti, collegato in streaming con i tanti protagonisti del Premio, sono cinque le statuette del David di Donatello 2020 conquistate dal film che vede Roberto Benigni vestire i panni di Geppetto e Federico Ielapi quelli del burattino sognante: Miglior costumista, Massimo Cantini Parrini; Miglior scenografo Dimitri Capuani; Miglior Truccatori Mark Coulier e Dalia Colli; Migliori Effetti visivi VFX Rodolfo Migliani e Theo Demiris; Miglior Acconciatore Francesco Pegoretti.
È quell'accento sulla scenografia che inorgoglisce anche la città di Spinazzola, che ha prestato i suoi splendidi scorci alla realizzazione del film e apparendo in tutto il suo incanto rurale e incontaminato con le riprese girate fra Masseria Salomone e il sito di rilevanza storica di Grottelline.
Il film da circa 14 milioni di incassi di Garrone ha così portato la favola a Spinazzola ma ha anche riportato nella favola e sui grandi schermi l'incanto del nostro territorio inesplorato che già in passato ha conquistato l'attenzione di registi che l'hanno scelta per l'ambientazione dei loro film. Recentissimo il successo di "Tolo Tolo" per la regia di Luca Medici, alias Checco Zalone, per poi ricordare "Il mio corpo vi seppellirà" regia di Giovanni La Pàrola, "Spaccapietre" regia dei fratelli Gianluca e Massimiliano De Serio, "Il giudice ragazzino" regia di Pierluigi Glionna e "Margherita" del giovane regista locale Pasquale Coletti.