Strage di Parigi
Strage di Parigi
Cronaca

Strage di Parigi, una crociata senza religione

Morti in nome di un Dio ormai divenuto una semplice scusa

Parto con il dire che stamane è necessario il silenzio e probabilmente semplicemente una preghiera per chi è credente o qualche domanda per chi non lo è. Le immagini che rimbalzano nelle case di tutti od anche sugli smartphone attraverso il web ed i social network sono devastanti. Devastanti perchè tirano fuori quanto di più angoscioso ci possa essere: la paura dell'ignoto e dell'imprevedibilità. Questa è l'azione che si sta mettendo in atto: tu sei a Parigi ed io ti faccio comprendere che non sei sicuro. Tu sei su di un aereo che torna a casa verso la Russia dopo le vacanze in Egitto ed io ti ci metto una bomba. E' la strategia del terrore e del caos. Rispondere a questa strategia con la stessa moneta è quanto di più errato ci possa essere perchè ingenera semplicemente altro terrore ed altro caos.

Ho aperto Facebook stamattina, il noto social network, ed è un corollario di commenti pro o contro una religione o la categoria religiosa. C'è chi parla dell'immigrazione, c'è chi tira fuori storie o storielle più disparate ma in fondo, scusatemi, cosa c'entrano Dio o Allah o la religione. In quale passaggio si è rotto effettivamente il filo che teneva legati mondi estremamente differenti in una calma apparente. E' purtroppo la natura stessa dell'uomo, la storia si ripete e continua a mietere semplicemente vittime, direi anche inconsapevoli martiri, di una furia che non trova spiegazione in nessun libro o principio di civiltà o religione. Ed è esattamente questo che si sta ingenerando: odio su odio, vittime su vittime, guerra su guerra. Il problema è che in Francia l'arrivo di questo evento così organizzato e ragionato, ha portato nuovamente la guerra in casa nostra, a poche centinaia di chilometri dalla nostra porta, ma a migliaia di chilometri da qui questo è quello che accade sfortunatamente tutti i giorni. L'Islam come il Cristianesimo sono religioni che hanno alla base principi fondanti delle rispettive società che non si basano certo sull'odio reciproco. Ma la terra è fatta di uomini che spesso in nome di questo o quel Dio, possono incarnare tutto il male immaginabile ed inimmaginabile per compiere semplicemente atti di barbaria senza regole di convivenza e con l'unica regola che il più forte vince sempre.

Non piegarsi a questa logica sarebbe già un gran successo anche se oggi, come domani, e come sin quando non ci sarà un temporaneo oblio di questa vicenda, si continuerà a parlare di guerra di religione anche se, questa, è semplicemente una guerra di opportunismo e di economie. Perchè in fondo la sete di potere e conquista, la storia ci insegna, è quella che spinge alle più terribili atrocità. Io oggi faccio solo tante preghiere per chi non c'è più, per chi c'è ed ha vissuto questo dramma, per chi c'è ed è impegnato ad assistere, per chi c'è e dovrà governare questo momento storico, per chi c'è affinché si trovino soluzioni e non altre guerre che difatto continuano a portare altra guerra.
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