Religioni
Spinazzola celebra il suo Patrono San Sebastiano
Questa sera la celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Ricchiuti
Spinazzola - mercoledì 20 gennaio 2021
16.22
La comunità di Spinazzola è pronta a rinnovare con devozione il suo atto di fede verso il Patrono della città, San Sebastiano.
Confermato, dunque, anche quest'anno l'appuntamento – nel pieno rispetto delle restrizioni anti-Covid – con una festa patronale particolarmente sentita dall'intera comunità. Oggi, alle 19.00, la Santa Messa solenne presieduta dall'Arcivescovo, Mons. Giovanni Ricchiuti, dalla chiesa di Maria Ss. Annunziata. Le celebrazioni volgeranno al termine con la simbolica consegna delle chiavi della Città al Santo Patrono da parte del sindaco Michele Patruno, in programma dopo la messa serale.
Il nome Sebastiano deriva dal greco antico, sebastos, vuol dire venerabile. Sebastiano è originario di Narbona, la prima delle colonie romane in Gallia. Tribuno delle guardie pretoriane, dopo essersi convertito, subì il martirio a colpi di freccia da parte dei suoi stessi commilitoni. Riconosciuto martire nel 286 d.c. nella "Depositio Martyrum" è commemorato il 20 gennaio, giorno in cui viene devotamente festeggiato a Spinazzola. Gli Spinazzolesi lo hanno prescelto come compatrono con la Madonna del Bosco.
Una leggenda narra che fu S. Sebastiano a salvarli dalle incursioni saracene. Storia e leggenda si confondono. La prima documenta che i saraceni invasero Spinazzola, assediata dal condottiero Raica; la seconda narra che orde di infedeli si dirigevano verso la cittadina e apparve loro il Santo sotto le vesti di un pastorello. Gli fu chiesto di indicare la strada per raggiungere il paese e il giovanotto li fuorviò. Scampato il pericolo, i cittadini, venuti a sapere dell'accaduto, si chiedevano chi fosse il pastorello. Qualcuno credette di aver ravvisato nelle sembianze del pastorello quelle dell'effigie del Santo presente nella Chiesa. La consacrazione della Chiesa al Santo si fa risalire tra la fine del 1200, inizio del 1300 e il 20 Gennaio si celebra la festa liturgica.
Confermato, dunque, anche quest'anno l'appuntamento – nel pieno rispetto delle restrizioni anti-Covid – con una festa patronale particolarmente sentita dall'intera comunità. Oggi, alle 19.00, la Santa Messa solenne presieduta dall'Arcivescovo, Mons. Giovanni Ricchiuti, dalla chiesa di Maria Ss. Annunziata. Le celebrazioni volgeranno al termine con la simbolica consegna delle chiavi della Città al Santo Patrono da parte del sindaco Michele Patruno, in programma dopo la messa serale.
Il nome Sebastiano deriva dal greco antico, sebastos, vuol dire venerabile. Sebastiano è originario di Narbona, la prima delle colonie romane in Gallia. Tribuno delle guardie pretoriane, dopo essersi convertito, subì il martirio a colpi di freccia da parte dei suoi stessi commilitoni. Riconosciuto martire nel 286 d.c. nella "Depositio Martyrum" è commemorato il 20 gennaio, giorno in cui viene devotamente festeggiato a Spinazzola. Gli Spinazzolesi lo hanno prescelto come compatrono con la Madonna del Bosco.
Una leggenda narra che fu S. Sebastiano a salvarli dalle incursioni saracene. Storia e leggenda si confondono. La prima documenta che i saraceni invasero Spinazzola, assediata dal condottiero Raica; la seconda narra che orde di infedeli si dirigevano verso la cittadina e apparve loro il Santo sotto le vesti di un pastorello. Gli fu chiesto di indicare la strada per raggiungere il paese e il giovanotto li fuorviò. Scampato il pericolo, i cittadini, venuti a sapere dell'accaduto, si chiedevano chi fosse il pastorello. Qualcuno credette di aver ravvisato nelle sembianze del pastorello quelle dell'effigie del Santo presente nella Chiesa. La consacrazione della Chiesa al Santo si fa risalire tra la fine del 1200, inizio del 1300 e il 20 Gennaio si celebra la festa liturgica.