Cronaca
Sicurezza urbana, nuove misure ministeriali in Prefettura
Vertice alla presenza di Sindaci, in settimana a Real Monte di Pietà
Spinazzola - lunedì 20 febbraio 2017
18.05
Potrebbe essere convocata questa settimana dal Prefetto Clara Minerva, la prevista riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica sul tema della sicurezza urbana alla luce del nuovo decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri.
La decisione è stata presa a margine dell'ultima riunione del comitato provinciale, convocato a seguito dell'omicidio avvenuto a Trani, con i vertici delle Forze dell'ordine del territorio ed i rappresentanti delle amministrazioni locali.
In quell'occasione il Prefetto Minerva, nel chiedere ai rappresentanti delle Forze dell'Ordine di continuare a mantenere alta l'attenzione, attraverso la intensificazione dei servizi di vigilanza e di controllo del territorio, si riservò di convocare una apposita riunione proprio sul tema della sicurezza urbana, al fine di esaminare nel dettaglio le misure contenute nel nuovo decreto legge approvato dal Governo Gentiloni lo scorso 10 febbraio.
Il decreto legge introduce infatti disposizioni urgenti a tutela della sicurezza delle città. Il decreto, oltre a definire la sicurezza urbana quale bene pubblico, mira a realizzare un modello trasversale e integrato tra i diversi livelli di governo mediante la sottoscrizione di appositi accordi tra Stato e Regioni e l'introduzione di patti con gli enti locali. Tra i punti rilevanti del provvedimento si prevedono in particolare:
-forme di cooperazione rafforzata tra i prefetti e i Comuni dirette a incrementare i servizi di controllo del territorio e a promuovere la sua valorizzazione e sono definite, anche mediante il rafforzamento del ruolo dei sindaci, nuove modalità di prevenzione e di contrasto all'insorgere di fenomeni di illegalità (quali, ad esempio, lo spaccio di stupefacenti, lo sfruttamento della prostituzione, il commercio abusivo e l'illecita occupazione di aree pubbliche)
- rafforzare l'apparato sanzionatorio amministrativo, al fine di prevenire fenomeni di criticità sociale suscettibili di determinare un'influenza negativa sulla sicurezza urbana, anche in relazione all'esigenza di garantire la libera accessibilità e fruizione degli spazi e delle infrastrutture delle città, prevedendo, tra l'altro, la possibilità di imporre il divieto di frequentazione di determinati pubblici esercizi e aree urbane ai soggetti condannati per reati di particolare allarme sociale, un vero e proprio "foglio di via" a disposizione dei Sindaci.
Ricordiamo che in quell'occasione sono state introdotte anche delle disposizioni urgenti per l'accelerazione dei procedimenti in materia di protezione internazionale e misure per il contrasto dell'immigrazione illegale, che permetterà ai prefetti, d'intesa con i Comuni, di promuovano ogni iniziativa utile a favorire l'impiego dei richiedenti protezione internazionale, su base volontaria e gratuita, nello svolgimento di attività con finalità di carattere sociale in favore delle collettività locali.
La decisione è stata presa a margine dell'ultima riunione del comitato provinciale, convocato a seguito dell'omicidio avvenuto a Trani, con i vertici delle Forze dell'ordine del territorio ed i rappresentanti delle amministrazioni locali.
In quell'occasione il Prefetto Minerva, nel chiedere ai rappresentanti delle Forze dell'Ordine di continuare a mantenere alta l'attenzione, attraverso la intensificazione dei servizi di vigilanza e di controllo del territorio, si riservò di convocare una apposita riunione proprio sul tema della sicurezza urbana, al fine di esaminare nel dettaglio le misure contenute nel nuovo decreto legge approvato dal Governo Gentiloni lo scorso 10 febbraio.
Il decreto legge introduce infatti disposizioni urgenti a tutela della sicurezza delle città. Il decreto, oltre a definire la sicurezza urbana quale bene pubblico, mira a realizzare un modello trasversale e integrato tra i diversi livelli di governo mediante la sottoscrizione di appositi accordi tra Stato e Regioni e l'introduzione di patti con gli enti locali. Tra i punti rilevanti del provvedimento si prevedono in particolare:
-forme di cooperazione rafforzata tra i prefetti e i Comuni dirette a incrementare i servizi di controllo del territorio e a promuovere la sua valorizzazione e sono definite, anche mediante il rafforzamento del ruolo dei sindaci, nuove modalità di prevenzione e di contrasto all'insorgere di fenomeni di illegalità (quali, ad esempio, lo spaccio di stupefacenti, lo sfruttamento della prostituzione, il commercio abusivo e l'illecita occupazione di aree pubbliche)
- rafforzare l'apparato sanzionatorio amministrativo, al fine di prevenire fenomeni di criticità sociale suscettibili di determinare un'influenza negativa sulla sicurezza urbana, anche in relazione all'esigenza di garantire la libera accessibilità e fruizione degli spazi e delle infrastrutture delle città, prevedendo, tra l'altro, la possibilità di imporre il divieto di frequentazione di determinati pubblici esercizi e aree urbane ai soggetti condannati per reati di particolare allarme sociale, un vero e proprio "foglio di via" a disposizione dei Sindaci.
Ricordiamo che in quell'occasione sono state introdotte anche delle disposizioni urgenti per l'accelerazione dei procedimenti in materia di protezione internazionale e misure per il contrasto dell'immigrazione illegale, che permetterà ai prefetti, d'intesa con i Comuni, di promuovano ogni iniziativa utile a favorire l'impiego dei richiedenti protezione internazionale, su base volontaria e gratuita, nello svolgimento di attività con finalità di carattere sociale in favore delle collettività locali.