Scuola e Lavoro
Scuola in Puglia, Emiliano: «Vaccinare gli studenti per ripartire in sicurezza»
Dopo la conferma da parte del Consiglio di Stato in merito alla legittimità dell'ordinanza regionale il presidente ritorna sullo "spinoso" argomento
Spinazzola - mercoledì 26 maggio 2021
14.57
Dopo la conferma da parte del Consiglio di Stato in merito all'ultima ordinanza regionale sulla scuola, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, torna a dire la sua sull'argomento. E, a margine della conferenza stampa sul wedding tenutasi questa mattina in Fiera del Levante, a due passi dal centro vaccinazioni, lancia al Governo la proposta di una vaccinazione di massa della scuola.
«Sarebbe utile pensare ad una vaccinazione di massa della scuola - dichiara - perché se qualcuno pensa di mandare di nuovo in classe in presenza migliaia e migliaia di ragazzi e ragazze senza vaccinarli, secondo me, rischia di fare un passo azzardato».
«Dobbiamo riaprire le scuole in presenza a settembre - sottolinea Emiliano - e anche in funzione dell'autorizzazione della somministrazione dei vaccini ai più piccoli, dobbiamo organizzare una somministrazione delle dosi a tutta la popolazione scolastica. Questa cosa metterebbe in sicurezza definitivamente anche dallo sviluppo delle varianti. La variante indiana è al momento poco sensibile ai vaccini attuali, così ci dicono, e bisogna contenerla. Ora dobbiamo portare avanti il tracciamento, inutile durante la pandemia, ma molto importante in questo momento di bassi contagi, in quanto potrebbe permettere di individuare una variante che potrebbe non essere coperta dai vaccini. Questa cosa ci permetterebbe ora di mettere in quarantena subito i soggetti interessati, ed evitare che si diffonda in attesa che le successive versioni dei vaccini coprano anche quella variante».
E sul discorso del ritorno in presenza dei ragazzi il prossimo settembre rilancia: «Nessuno può essere obbligato a portare i propri figli a scuola durante uno stato di emergenza, e lo dico anche in base al successo al Consiglio di Stato che ha confermato che la nostra ordinanza stabilisce un diritto delle famiglie ad optare per la DaD. I ragazzi però devono tornare in presenza. E la mia proposta personale è che si cominci a ragionare non su operazioni di marketing, più o meno intelligenti, ma sulla vaccinazione di massa della popolazione scolastica, in quanto unico modo per mandare tutti a scuola in presenza in sicurezza, evitando che quel luogo sia il luogo di elaborazione delle varianti che rischiano di far saltare all'aria tutta la nostra economia».
«Sarebbe utile pensare ad una vaccinazione di massa della scuola - dichiara - perché se qualcuno pensa di mandare di nuovo in classe in presenza migliaia e migliaia di ragazzi e ragazze senza vaccinarli, secondo me, rischia di fare un passo azzardato».
«Dobbiamo riaprire le scuole in presenza a settembre - sottolinea Emiliano - e anche in funzione dell'autorizzazione della somministrazione dei vaccini ai più piccoli, dobbiamo organizzare una somministrazione delle dosi a tutta la popolazione scolastica. Questa cosa metterebbe in sicurezza definitivamente anche dallo sviluppo delle varianti. La variante indiana è al momento poco sensibile ai vaccini attuali, così ci dicono, e bisogna contenerla. Ora dobbiamo portare avanti il tracciamento, inutile durante la pandemia, ma molto importante in questo momento di bassi contagi, in quanto potrebbe permettere di individuare una variante che potrebbe non essere coperta dai vaccini. Questa cosa ci permetterebbe ora di mettere in quarantena subito i soggetti interessati, ed evitare che si diffonda in attesa che le successive versioni dei vaccini coprano anche quella variante».
E sul discorso del ritorno in presenza dei ragazzi il prossimo settembre rilancia: «Nessuno può essere obbligato a portare i propri figli a scuola durante uno stato di emergenza, e lo dico anche in base al successo al Consiglio di Stato che ha confermato che la nostra ordinanza stabilisce un diritto delle famiglie ad optare per la DaD. I ragazzi però devono tornare in presenza. E la mia proposta personale è che si cominci a ragionare non su operazioni di marketing, più o meno intelligenti, ma sulla vaccinazione di massa della popolazione scolastica, in quanto unico modo per mandare tutti a scuola in presenza in sicurezza, evitando che quel luogo sia il luogo di elaborazione delle varianti che rischiano di far saltare all'aria tutta la nostra economia».