Panorama di Spinazzola
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Recovery Sud, nuove sinergie per la ripresa del Mezzogiorno

Anche gli animatori di "Treni più veloci" si uniscono alla rete di sindaci, economisti e intellettuali

«Occorre assegnare ai Comuni staff di progettazione da selezionare anche su base nazionale, attraverso un corposo piano straordinario di assunzioni, nella misura di almeno 5000 progettisti in tutto il Mezzogiorno (oltre, naturalmente, ai 60mila nuovi dipendenti che l'Anci propone di assumere nel prossimo quinquennio su tutto il territorio nazionale). Un grande "South new deal" che possa consentire una robusta immissione di energie fresche, con competenze maturate all'estero o in altre realtà italiane. Ancora, un Piano per il Recupero dei Castelli, delle dimore storiche e di tutto il patrimonio culturale pubblico ancora in abbandono o in situazione di pericolo». È lo spirito con cui si è costituito Recovery Sud, un fronte unico del Mezzogiorno, formato da sindaci, economisti, imprenditori, giornalisti, vescovi e artisti.

La rete è arrivata a riunire 240 amministratori, fra cui anche il sindaco di Spinazzola Michele Patruno, che chiedono, tra l'altro, di coniugare gli obiettivi di dare una casa a tutti, di efficientamento energetico, di rigenerazione del patrimonio edilizio esistente pubblico e privato con la necessità di arrestare la cementificazione del territorio e contenere la diminuzione delle aree verdi. Altri due movimenti si sono aggiunti alla rete, quello dei 25 docenti e intellettuali che hanno firmato il manifesto "Ricostruire l'Italia con il Sud" e gli animatori della campagna "Vogliamo anche al Sud treni più veloci".

Le tre aggregazioni stanno convergendo in vista di un confronto con il governo per rivedere e rendere il più possibile orientato verso il Meridione il piano nazionale di ripresa e resilienza.

Una delegazione di primi cittadini - Pasquale Chieco di Ruvo, Maria Grazia Brandara di Naro, Antonello Velardi di Marcianise, Davide Carlucci di Acquaviva, Tommaso De Palma di Giovinazzo, Mario Cicero di Castelbuono, Fiorenza Pascazio di Bitetto - e il direttore del Gal Sicilia centromeridionale Olindo Terrana hanno incontrato il presidente della Svimez Luca Bianchi, l'economista barese Gianfranco Viesti e la sociologa napoletana Enrica Morlicchio. I sindaci hanno deciso di fare proprio il decalogo degli studiosi, che punta ad ancorare il Recovery Plan a risultati precisi e misurabili in direzione dell'eliminazione del divario, da rendere centrale nel Pnrr.

I sindaci integreranno il manifesto nel documento che hanno già consegnato alla Commissione affari costituzionali della Camera presieduta da Giuseppe Brescia e nel quale confluirà anche il manifesto sull'Alta velocità nell'Italia meridionale promosso dal giornalista Franco Giuliano e sottoscritto già da decine di personalità, dai presidenti di Regione Puglia, Molise e Basilicata ad artisti come Al Bano e Antonio Stornaiolo. E ora anche dalla stragrande maggioranza dei sindaci di Recovery Sud.

Il sostegno all'iniziativa meridionalista è trasversale e va dalla parlamentare 5 Stelle Valentina Palmisano alla forzista Gabriella Giammanco, dal presidente della commissione sviluppo della Regione Puglia Francesco Paolicelli, del Pd, a Ernesto Magorno, di Italia Viva, da Italia in Comune a Capitano Ultimo, assessore all'ambiente in Calabria.

In testa il Movimento 24 Agosto per l'equità territoriale di Pino Aprile, che dedica continue dirette alla campagna sudista e chiama i territori alla mobilitazione. E intanto da Bruxelles arriva una risposta a Enzo Maiorana, del Movimento Nuovo Sud, che aveva chiesto alla presidente della commissione europea Von Der Leyen per di vigilare sulla distribuzione dei fondi in Italia: "La Commissione - è stata la risposta dei funzionari Ue - valuterà se il piano contribuisce a 'rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale e la convergenza' e se risponde effettivamente alle pertinenti raccomandazioni specifiche per paese".
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