Territorio
Parco dell'Alta Murgia, si riparte con nuovi progetti
Un'occasione per mettere a frutto anni di monitoraggio e di ricerca
Spinazzola - martedì 21 marzo 2017
Il Parco nazionale dell'alta Murgia ha presentato tre progetti nell'ambito dell'Azione "Interventi per la tutela e valorizzazione della biodiversità terrestre e marina" del POR-FESR 2014-2020 – Asse VI. Attuazione dell'azione Azione 6.5 (6.5.A.1 dell'Accordo di Partenariato).
I progetti sono finalizzati al recupero e miglioramento dello stato di conservazione di habitat e di specie faunistiche e floristiche di interesse comunitario anche prioritarie che caratterizzano il territorio del Parco.
1) Riqualificazione e riabilitazione di aree sottoposte a spietramento nel Parco Nazionale dell'Alta Murgia;
2) Conservazione e recupero degli habitat e delle specie faunistiche, anche di interesse conservazionistico, presenti presso il sito delle cave di bauxite in agro di Spinazzola.
3) Interventi di gestione della BIOdiversità in relazione all'ARtropodo Cenosi del Parco Nazionale dell'Alta Murgia (BIOARCA)
I primi due progetti si occupano di recupero di siti degradati al fine di ricostituire habitat e promuovere la naturale evoluzione verso sistemi più complessi e stabili.
Entrambi i progetti rientrano tra quelli considerati prioritari e previsti dal Piano per il Parco Nazionale dell'Alta Murgia approvato con DGR n. 314 del 22/03/2016, il loro finanziamento consentirà di rendere immediatamente attuativo il Piano stesso.
Il terzo progetto è finalizzato al ripopolamento di una specie di lepidottero endemico sull'Alta Murgia (farfalla appartenente al genere Zerynthia), di interesse comunitario, ma poco frequente a causa della riduzione della scarsa presenza delle piante nutrici; altra azione innovativa prevista dal progetto all'interno del Parco è l'introduzione di metodi di controllo biologico di specie floristiche e faunistiche alloctone e invasive che minacciano gli habitat e le specie presenti del Parco.
Tutti i progetti rappresentano la fase attuativa di studi già condotti dall'Ente sulle tre tematiche, pertanto le azioni sono supportate da conoscenze già acquisite e sono pronte per la loro attuazione in campo, da questo punto di vista il bando regionale rappresenta un ottima occasione per mettere a frutto anni di monitoraggio e ricerca condotti da autorevoli Enti di ricerca sul territorio del Parco dell'Alta Murgia.
I progetti sono finalizzati al recupero e miglioramento dello stato di conservazione di habitat e di specie faunistiche e floristiche di interesse comunitario anche prioritarie che caratterizzano il territorio del Parco.
1) Riqualificazione e riabilitazione di aree sottoposte a spietramento nel Parco Nazionale dell'Alta Murgia;
2) Conservazione e recupero degli habitat e delle specie faunistiche, anche di interesse conservazionistico, presenti presso il sito delle cave di bauxite in agro di Spinazzola.
3) Interventi di gestione della BIOdiversità in relazione all'ARtropodo Cenosi del Parco Nazionale dell'Alta Murgia (BIOARCA)
I primi due progetti si occupano di recupero di siti degradati al fine di ricostituire habitat e promuovere la naturale evoluzione verso sistemi più complessi e stabili.
Entrambi i progetti rientrano tra quelli considerati prioritari e previsti dal Piano per il Parco Nazionale dell'Alta Murgia approvato con DGR n. 314 del 22/03/2016, il loro finanziamento consentirà di rendere immediatamente attuativo il Piano stesso.
Il terzo progetto è finalizzato al ripopolamento di una specie di lepidottero endemico sull'Alta Murgia (farfalla appartenente al genere Zerynthia), di interesse comunitario, ma poco frequente a causa della riduzione della scarsa presenza delle piante nutrici; altra azione innovativa prevista dal progetto all'interno del Parco è l'introduzione di metodi di controllo biologico di specie floristiche e faunistiche alloctone e invasive che minacciano gli habitat e le specie presenti del Parco.
Tutti i progetti rappresentano la fase attuativa di studi già condotti dall'Ente sulle tre tematiche, pertanto le azioni sono supportate da conoscenze già acquisite e sono pronte per la loro attuazione in campo, da questo punto di vista il bando regionale rappresenta un ottima occasione per mettere a frutto anni di monitoraggio e ricerca condotti da autorevoli Enti di ricerca sul territorio del Parco dell'Alta Murgia.