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"Non lasciarti influenzare", la campagna di vaccinazione dell'Asl BT

Oltre 54mila le dosi di vaccino disponibili. Nel 2014 utilizzate poco più di 48mila

"Non lasciarti influenzare". Al via anche nella Asl Bt la campagna di vaccinazione antinfluenzale, l'unico mezzo efficace e sicuro per prevenire l'influenza e le sue complicanze. Su tutto il territorio della provincia Bat, attraverso i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e i servizi di Igiene e Sanità Pubblica, il vaccino antinfluenzale sarà offerto gratuitamente e attivamente a tutti i soggetti indicati dal Ministero della Salute mentre per tutti gli altri il vaccino è disponibile in farmacia. Al momento sul territorio provinciale sono state distribuite 54.300 dosi di vaccino, ma altre necessarie saranno fornite dal Dipartimento di Prevenzione su richiesta dei medici di famiglia e dei pediatri di libera scelta.
ASl BT Vaccino Antinfluenzale
Nel corso della scorsa stagione influenzale 2014-2015 in Puglia, come nella maggior parte delle regione italiane, si è registrata una scarsa e preoccupante adesione alla campagna antinfluenzale con serie conseguenze in termini di diffusione del virus e rischio mortalità per soggetti con patologie pregresse: sono stati registrati infatti 22 decessi e 62 casi di influenza grave mentre la copertura vaccinale negli ultrasessantacinquenni è stata del 49,8 per cento, valore questo ben lontano dal 75 per cento raccomandato dal Ministero della Salute. Anche nella Asl Bt l'adesione alla campagna di vaccinazione è risultata molto bassa con gravi conseguenze sui tassi di ospedalizzazione e sullo stato di salute soprattutto degli anziani: le dosi utilizzate sono state solo 48.200. Il picco più basso dell'andamento dei vaccini nella BAT si è avuto nel 2012 quando i vaccini effettuati furono poco più di 25mila. Dato molto lontano dal 2009 o dal 2011 quando i vaccini effettuati furono ben oltre le 100mila dosi.

La protezione indotta dal vaccino comincia due settimane dopo l'inoculazione e perdura per un periodo di sei-otto mesi. La trasmissione del virus dell'influenza si può avere o per via aerea, attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, o anche attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie. Per questo ci sono alcuni semplici gesti fortemente raccomandati per limitare la trasmissione del virus: Lavaggio delle mani anche con gel alcolici in assenza di acqua; buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, trattare i fazzoletti e lavarsi le mani); restare a casa ed evitare il contatto con altri soggetti in caso di malattie respiratorie febbrili, specie in fase inziale; uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologia influenzale quando si trovano in ambienti sanitari.

«Ribadisco con forza l'invito a fare la vaccinazione antinfluenzale – dice Ottavio Narracci, Direttore Generale Asl Bt – il vaccino è sicuro, certificato e controllato e oggi rappresenta l'unico mezzo efficace per contrastare l'influenza. Il picco nelle nostre aree si avrà la fine di dicembre e l'inizio del nuovo anno e quindi è importante fare il vaccino proprio in questi giorni. Per le persone con patologie croniche e per gli ultrasessantacinquenni è fortemente consigliato effettuare anche la vaccinazione per pneumococco. Il medico di famiglia resta naturalmente il punto di riferimento principale per tutti i soggetti che rientrano tra le categorie a rischio. Ribadisco anche l'invio ad aderire alla campagna di vaccinazione antinfluenzale a tutti gli operatori sanitari che si trovano a contatto quotidianamente con soggetti fragili».
I soggetti ai quali il vaccino viene offerto attivamente e gratuitamente sono:
  • Soggetti di età pari o superiore a 65 anni di età;
  • Bambini e adulti affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza (malattie croniche dell'apparato respiratorio, malattie dell'apparato cardio-circolatorio, diabete e malattie metaboliche, tumori, malattie infiammatorie croniche, epatopatie croniche);
  • Donne che all'inizio della stagione epidemica si trovino al secondo o al terzo mese di gravidanza;
  • Medici e personale medico di assistenza;
  • Familiari e persone che sono a contatto con soggetti a rischio;
  • Soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo (forze di polizia, vigili del fuoco)
  • Personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione.
  • Asl BT
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