Attualità
Misure di contrasto Covid, regolamentati gli orari delle attività di ristorazione
Chiusura alle 24.00, consentita entro le 21.00 la consumazione all'esterno. Scatta l'ordinanza sindacale
Spinazzola - domenica 18 ottobre 2020
15.35
In virtù delle ultime misure restrittive urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, contenute nei Dpcm del 7 settembre e del 13 ottobre scorsi, il sindaco di Spinazzola Michele Patruno ha emesso una ordinanza sindacale disponendo misure per il contrasto e il contenimento sul territorio comunale del diffondersi del coronavirus.
Il provvedimento, valido per l'intero periodo di validità del DPCM del 13 ottobre 2020, salvo proroghe, riguarda nella fattispecie la regolamentazione degli orari di attività dei locali di somministrazione alimenti e bevande, compresi bar, chioschi, ristoranti, pub, vinerie, circoli di qualsiasi natura, nonchè dei distributori automatici h24 presenti sul territorio comunale.
L'ordinanza stabilisce, quindi, obbligo di chiusura entro le ore 24.00, con apertura non prima delle ore 5.00, per tutti i giorni della settimana, per tutte le attività di somministrazione di alimenti e bevande (bar, chioschi, ristoranti, pub, vinerie, circoli di qualsiasi natura) che effettuano servizio al tavolo, presenti sull'intero territorio comunale. L'attività di somministrazione di alimenti e bevande è consentita fino alle ore 21.00 in assenza di consumo al tavolo.
Tali misure, si legge nel testo dell'ordinanza, sono prese «considerato l'evolversi della situazione epidemiologica, il carattere particolarmente diffusivo dell'epidemia e il recente incremento dei casi sia sul territorio comunale che nelle zone limitrofe, che hanno portato la provincia di Barletta-Andria-Trani ad essere una delle province in Puglia con un più elevato aumento di casi; e la necessità, per quanto su indicato, di dover adottare misure più restrittive a tutela della salute pubblica».
Inoltre, «nel territorio comunale, in particolare in alcune zone della città, vi è una particolare concentrazione di pubblici esercizi che per loro natura raccolgono un'elevata presenza di persone che si raggruppano sino a tarda notte, causando il fenomeno della movida, ed in ragione dell'ora notturna è più difficile garantire un capillare controllo sul distanziamento sociale e sull'uso della mascherina sia da parte degli stessi esercenti sia da parte delle Forze dell'Ordine».
Pertanto, dato che le Amministrazioni comunali sono chiamate a concorrere al soddisfacimento del predetto obiettivo di contenere e contrastare i rischi derivanti dell'epidemia in atto, il sindaco ha ritenuto emanare tale ordinanza «al fine di far fronte al perdurare dell'emergenza epidemiologica mettendo in campo iniziative urgenti volte ad evitare gli assembramenti che si riscontrano nei pressi dei pubblici esercizi e contrastare l'adozione di comportamenti individuali irresponsabili, anche per il mancato uso dei dispositivi di protezione individuale».
Il provvedimento, valido per l'intero periodo di validità del DPCM del 13 ottobre 2020, salvo proroghe, riguarda nella fattispecie la regolamentazione degli orari di attività dei locali di somministrazione alimenti e bevande, compresi bar, chioschi, ristoranti, pub, vinerie, circoli di qualsiasi natura, nonchè dei distributori automatici h24 presenti sul territorio comunale.
L'ordinanza stabilisce, quindi, obbligo di chiusura entro le ore 24.00, con apertura non prima delle ore 5.00, per tutti i giorni della settimana, per tutte le attività di somministrazione di alimenti e bevande (bar, chioschi, ristoranti, pub, vinerie, circoli di qualsiasi natura) che effettuano servizio al tavolo, presenti sull'intero territorio comunale. L'attività di somministrazione di alimenti e bevande è consentita fino alle ore 21.00 in assenza di consumo al tavolo.
Dopo le ore 21.00 è fatto divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze delle suddette attività, fermo restando l'obbligo di rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro e l'obbligo dell'utilizzo di sistemi di protezione
Dovranno chiudere invece alle ore 20.00, con apertura non prima delle ore 06.00, tutti i giorni della settimana, tutti i bar self-service, cosiddetti distributori automatici H24, liberamente accessibili a tutti e senza alcuna forma di controllo attesa l'assenza di un gestore o di personale delegato al controllo.Tali misure, si legge nel testo dell'ordinanza, sono prese «considerato l'evolversi della situazione epidemiologica, il carattere particolarmente diffusivo dell'epidemia e il recente incremento dei casi sia sul territorio comunale che nelle zone limitrofe, che hanno portato la provincia di Barletta-Andria-Trani ad essere una delle province in Puglia con un più elevato aumento di casi; e la necessità, per quanto su indicato, di dover adottare misure più restrittive a tutela della salute pubblica».
Inoltre, «nel territorio comunale, in particolare in alcune zone della città, vi è una particolare concentrazione di pubblici esercizi che per loro natura raccolgono un'elevata presenza di persone che si raggruppano sino a tarda notte, causando il fenomeno della movida, ed in ragione dell'ora notturna è più difficile garantire un capillare controllo sul distanziamento sociale e sull'uso della mascherina sia da parte degli stessi esercenti sia da parte delle Forze dell'Ordine».
Pertanto, dato che le Amministrazioni comunali sono chiamate a concorrere al soddisfacimento del predetto obiettivo di contenere e contrastare i rischi derivanti dell'epidemia in atto, il sindaco ha ritenuto emanare tale ordinanza «al fine di far fronte al perdurare dell'emergenza epidemiologica mettendo in campo iniziative urgenti volte ad evitare gli assembramenti che si riscontrano nei pressi dei pubblici esercizi e contrastare l'adozione di comportamenti individuali irresponsabili, anche per il mancato uso dei dispositivi di protezione individuale».