Turismo
Miniguide per scoprire la Puglia in 34 itinerari
Presentata alla Bit 2020 la produzione editoriale dell’Agenzia Pugliapromozione
Spinazzola - martedì 11 febbraio 2020
Comunicato Stampa
Il racconto di una Puglia come meta culturale, rilassante e regina dell'outdoor e della buona cucina, realizzato dall'Agenzia regionale Pugliapromozione attraverso 34 affascinanti itinerari, è stato presentato ieri mattina alla Bit 2020 di Milano nel corso di una conferenza stampa coordinata dal Dirigente alla pianificazione strategica di Pugliapromozione, Luca Scandale, alla quale hanno partecipato l'Assessore all'Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia, Loredana Capone, il Direttore del Dipartimento Cultura e Turismo della Regione Puglia, Aldo Patruno, e Andrea Mattei, giornalista, scrittore e grande camminatore.
Gli itinerari culturali, enogastronomici e dell'outdoor sono contenuti in tre miniguide tematiche dedicate all'arte, ai sapori e al cicloturismo, mentre sui cammini è stato realizzato un vero e proprio road book. Le guide sono fruibili anche online e scaricabili dal sito https://www.viaggiareinpuglia.it/
La Puglia rientra infatti a pieno titolo nei piani dei viaggiatori, e in particolare di chi predilige cicloturismo e cammini, all'insegna del viaggiare slow. Dal 2015 il tasso di internazionalizzazione è cresciuto di ben sette punti percentuali, passando dal 21% al 28 % e nel 2019 l'incoming dall'estero in Puglia ha segnato + 12% e ha riguardato soprattutto le stagioni autunnali e primaverili.
«La Regione Puglia è protagonista alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano insieme a tantissimi operatori pugliesi con un bagaglio notevole di proposte per i viaggiatori di tutto il mondo.- dichiara il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano - La Puglia si presenta nella sua vivacità e nella sua capacità di lavorare insieme per il successo di una destinazione che è cresciuta tantissimo, soprattutto nei mercati stranieri, che lavora per una offerta che rispetti la sua autenticità e la sostenibilità dell'ambiente e che crescere ancora, rimanendo un posto autentico, dove è possibile stare a diretto contatto con la natura, scoprire un patrimonio artistico, storico e architettonico unico, assaporare una cucina ricca di tradizioni, partecipare ad eventi culturali che animano la nostra regione tutto l'anno, godendo di tutto il calore che i pugliesi sanno dare».
«Torniamo alla Bit per raccontare la pluralità delle voci di Puglia, dal comune più piccolo al più grande - ha commentato l'Assessore all'Industria Turistica e Culturale, Loredana Capone - Con i nuovi itinerari abbiamo provato a raccontare le unicità dei singoli territori della Puglia, cercando di interpretarne la vocazione e di valorizzarne le potenzialità, lavorando molto per un'accoglienza all'altezza della sua ricca offerta turistica. La Puglia è unica e cambia volto in ogni stagione. L'invito è a scoprirla tutta attraverso questi itinerari che, oltre a dare ai turisti uno strumento di suggestione e conoscenza, sono utili anche per gli amministratori locali per comprendere le potenzialità del proprio territorio e intervenire con le azioni di loro competenza».
Alla Bit 2020 dunque, la Puglia si presenta sempre più sensibile a forme di mobilità sostenibile, percorribile su due ruote, a piedi o a cavallo. E si racconta nelle sue vocazioni turistiche come una terra dove è possibile immergersi nella tranquillità di luoghi, a diretto contatto con la natura, ammirandone la bellezza e respirandone i profumi; scoprire architetture e beni culturali inaspettati, dalle testimonianze delle civiltà preistoriche alla classicità, dal romanico al barocco. E in ogni stagione gustare i prodotti tipici e la cucina ricca di tradizioni, con materie prime di stagione e a km 0.
Le miniguide di Pugliapromozione, con indicazioni tecniche importanti su servizi e intermodalità, si muovono, da Nord a Sud, tra borghi e paesaggi mozzafiato, cattedrali e castelli federiciani, torri costiere, chiese barocche e testimonianze dell'arte greca, masserie, cantine e frantoi ipogei.
Cammini di Puglia, un vero road book
A tutti gli effetti una mappa per il camminatore. Sette itinerari, che intersecano la Via Francigena del Sud, da Roma a Santa Maria di Leuca, la Finibus Terrae", e il Cammino Materano. Oltre alle informazioni sulla difficoltà, sull'altimetria e la mobilità, la guida consente di fare il cammino, seguendo indicazioni precise. Cammini, a metà strada fra active, natura, cultura e fede, che sono anche un viaggio nel tempo, in cui scoprire scorci autentici della Puglia. Percorsi che attraversano luoghi storici per raggiungere i simboli della religione, un modo per stare molto tempo a contatto con la natura e con sé stessi e conoscere persone che hanno un innato spirito di accoglienza. Sono possibili tappe intermedie, soste per degustare prodotti tipici o veri e propri pranzi con le specialità del territorio, da smaltire poi riprendendo la via.
«Camminando in Puglia si scopre una terra meravigliosa, a tratti inaspettata, ma si rischia di tornare ingrassati! E questo per la presenza di una cucina diffusa eccellente e genuina, dai sapori accattivanti ai quali non è possibile rinunciare dopo una lunga giornata di cammino - ha commentato Andrea Mattei, che ha scritto un libro sull'esperienza del cammino materano, "La via dei Sassi" pubblicato da Ediciclo - Un altro aspetto è quello di poter alternare cammini nell'interno, ricchi di tratturi ma anche di storie e personaggi che si incontrano in terre piene di suggestione, come la steppa murgiana, a itinerari lungo la costa, durante i quali il mare è un compagno di viaggio e regala di tanto in tanto la vista di calette e gozzi».
La guida sul Cicloturismo
Ben 2000 kilometri da fare in bici in 12 diversi itinerari che intersecano in più punti la costituenda "Rete ciclabile regionale", le cui dorsali sono individuate nei tratti regionali delle ciclovie nazionali (Bicitalia) ed europee (EuroVelo). In particolare gli itinerari proposti incontrano la Ciclovia Adriatica, la Ciclovia dei Borboni, la Ciclovia degli Appennini, la Ciclovia dei Tre Mari e la Ciclovia dei Pellegrini (dal sito dell'Asset, asset.regione.puglia.it è possibile consultare la cartografia e scaricare i tracciati in formato KML). Il cicloturismo mostra in Puglia tassi di crescita elevati con la nascita di tour operator locali, nazionali e internazionali e di alberghi che si attrezzano per accogliere cicloturisti. Per pedalare in Puglia non è necessario essere degli sportivi; ci sono itinerari che si basano sulla percorrenza di tratti poco articolati, come quelli nella Puglia Imperiale, Bari e la Costa, la Valle d'Itria e il Salento, e itinerari più impegnativi, come quelli nel Gargano e nella Murgia e Gravine. Si pedala e si ammirano masserie fortificate, chiese rupestri, gravine e frantoi dove ancora oggi si produce l'olio, o ancora tra ulivi dalla storia secolare e muretti a secco che raccontano la semplicità di questa terra. Nella guida ogni itinerario suggerisce anche vini, pietanze e prodotti tipici delle zone che si attraversano.
Cattedrali, castelli e torri
Dalla raccolta dati negli infopoint della rete regionale pugliese raccolti dall'Osservatorio sul Turismo della Regione emerge che la prima motivazione di scelta della Puglia come destinazione turistica è proprio il patrimonio culturale e Unesco e a seguire i borghi caratteristici e i paesaggi rurali. Gli otto itinerari culturali, da Nord a Sud, per la guida "Cattedrali, castelli e torri" attraversano i borghi della Puglia raccontando proprio questo ricco e inaspettato patrimonio culturale di cui la Puglia è ricca. Due itinerari sono nel Gargano, uno verso il mare alla scoperta di borghi abbarbicati sulla roccia e l'altro nel parco nazionale del Gargano, seguendo le vie sacre: "A un Passo dal cielo", da Lesina a Vieste e isole Tremiti e da Rignano Garganico a Siponto e "Tra sacro e profano", alla scoperta della Daunia, da Foggia a San Severo. A nord di Bari troviamo "Nel segno dell'Imperatore", da Barletta a Ruvo di Puglia e "Trionfo del romanico", da Molfetta a Conversano. Quindi "Chiese nascoste nelle rocce", da Gravina di Puglia a Grottaglie. Scendendo a sud di Bari l'itinerario "Microcosmo d'arte", da Savelletri a Martina Franca. Ancora più a sud, da Brindisi a Ruffano l'itinerario "Ricami barocchi" e infine nell'estremo tacco "Torri e castelli mozzafiato", da Acaya a San Pietro in Bevagna.
Enogastronomia
Una miniguida con sette itinerari del gusto: nel racconto della Puglia enogastronomica, terza meta preferita in Italia per i turisti che amano mangiare, si narrano le stagioni, le biodiversità e le materie prime di grande qualità che regalano in Puglia infinite ricette di terra e di mare, con alcune rivisitazioni e alcuni must di street food come il panino con il polpo. E poi i più di cento tipi di pane e di pasta fatta a mano, i formaggi come caciocavallo e burrate, le scuole di cucina negli agriturismi e nelle masserie. In Puglia il cibo è cosa seria come dimostrano i tanti appuntamenti gastronomici che si dipanano durante i mesi dell'anno. E da secoli c'è un rapporto molto stretto con il vino e l'oro verde, l'olio extravergine di oliva. In Puglia si trovano 12 strade del Vino e dei Sapori, 902 frantoi attivi, 31 città dell'olio e 15 città del vino, 10 musei e luoghi della cultura legati al gusto, 118 masserie didattiche, 21 presidi slow Food. Sette gli itinerari proposti nella nuova guida: "Profumo di pane e Zagare", da Manfredonia a Rignano Garganico, "Sapori d'altri tempi", da Foggia a Cerignola, "Di mare e di terra", da Margherita di Savoia a Corato, "Il richiamo del crudo", da Molfetta a San Michele di Bari, "Colori d'autunno", da Poggiorsini a San Giorgio Ionico, "Delizie per palati fini", da Fasano a Castellana Grotte e "Di Rosso e d'Azzurro", da Brindisi ad Alezio e da Porto Cesareo a San Foca.
Gli itinerari culturali, enogastronomici e dell'outdoor sono contenuti in tre miniguide tematiche dedicate all'arte, ai sapori e al cicloturismo, mentre sui cammini è stato realizzato un vero e proprio road book. Le guide sono fruibili anche online e scaricabili dal sito https://www.viaggiareinpuglia.it/
La Puglia rientra infatti a pieno titolo nei piani dei viaggiatori, e in particolare di chi predilige cicloturismo e cammini, all'insegna del viaggiare slow. Dal 2015 il tasso di internazionalizzazione è cresciuto di ben sette punti percentuali, passando dal 21% al 28 % e nel 2019 l'incoming dall'estero in Puglia ha segnato + 12% e ha riguardato soprattutto le stagioni autunnali e primaverili.
«La Regione Puglia è protagonista alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano insieme a tantissimi operatori pugliesi con un bagaglio notevole di proposte per i viaggiatori di tutto il mondo.- dichiara il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano - La Puglia si presenta nella sua vivacità e nella sua capacità di lavorare insieme per il successo di una destinazione che è cresciuta tantissimo, soprattutto nei mercati stranieri, che lavora per una offerta che rispetti la sua autenticità e la sostenibilità dell'ambiente e che crescere ancora, rimanendo un posto autentico, dove è possibile stare a diretto contatto con la natura, scoprire un patrimonio artistico, storico e architettonico unico, assaporare una cucina ricca di tradizioni, partecipare ad eventi culturali che animano la nostra regione tutto l'anno, godendo di tutto il calore che i pugliesi sanno dare».
«Torniamo alla Bit per raccontare la pluralità delle voci di Puglia, dal comune più piccolo al più grande - ha commentato l'Assessore all'Industria Turistica e Culturale, Loredana Capone - Con i nuovi itinerari abbiamo provato a raccontare le unicità dei singoli territori della Puglia, cercando di interpretarne la vocazione e di valorizzarne le potenzialità, lavorando molto per un'accoglienza all'altezza della sua ricca offerta turistica. La Puglia è unica e cambia volto in ogni stagione. L'invito è a scoprirla tutta attraverso questi itinerari che, oltre a dare ai turisti uno strumento di suggestione e conoscenza, sono utili anche per gli amministratori locali per comprendere le potenzialità del proprio territorio e intervenire con le azioni di loro competenza».
Alla Bit 2020 dunque, la Puglia si presenta sempre più sensibile a forme di mobilità sostenibile, percorribile su due ruote, a piedi o a cavallo. E si racconta nelle sue vocazioni turistiche come una terra dove è possibile immergersi nella tranquillità di luoghi, a diretto contatto con la natura, ammirandone la bellezza e respirandone i profumi; scoprire architetture e beni culturali inaspettati, dalle testimonianze delle civiltà preistoriche alla classicità, dal romanico al barocco. E in ogni stagione gustare i prodotti tipici e la cucina ricca di tradizioni, con materie prime di stagione e a km 0.
Le miniguide di Pugliapromozione, con indicazioni tecniche importanti su servizi e intermodalità, si muovono, da Nord a Sud, tra borghi e paesaggi mozzafiato, cattedrali e castelli federiciani, torri costiere, chiese barocche e testimonianze dell'arte greca, masserie, cantine e frantoi ipogei.
Cammini di Puglia, un vero road book
A tutti gli effetti una mappa per il camminatore. Sette itinerari, che intersecano la Via Francigena del Sud, da Roma a Santa Maria di Leuca, la Finibus Terrae", e il Cammino Materano. Oltre alle informazioni sulla difficoltà, sull'altimetria e la mobilità, la guida consente di fare il cammino, seguendo indicazioni precise. Cammini, a metà strada fra active, natura, cultura e fede, che sono anche un viaggio nel tempo, in cui scoprire scorci autentici della Puglia. Percorsi che attraversano luoghi storici per raggiungere i simboli della religione, un modo per stare molto tempo a contatto con la natura e con sé stessi e conoscere persone che hanno un innato spirito di accoglienza. Sono possibili tappe intermedie, soste per degustare prodotti tipici o veri e propri pranzi con le specialità del territorio, da smaltire poi riprendendo la via.
«Camminando in Puglia si scopre una terra meravigliosa, a tratti inaspettata, ma si rischia di tornare ingrassati! E questo per la presenza di una cucina diffusa eccellente e genuina, dai sapori accattivanti ai quali non è possibile rinunciare dopo una lunga giornata di cammino - ha commentato Andrea Mattei, che ha scritto un libro sull'esperienza del cammino materano, "La via dei Sassi" pubblicato da Ediciclo - Un altro aspetto è quello di poter alternare cammini nell'interno, ricchi di tratturi ma anche di storie e personaggi che si incontrano in terre piene di suggestione, come la steppa murgiana, a itinerari lungo la costa, durante i quali il mare è un compagno di viaggio e regala di tanto in tanto la vista di calette e gozzi».
La guida sul Cicloturismo
Ben 2000 kilometri da fare in bici in 12 diversi itinerari che intersecano in più punti la costituenda "Rete ciclabile regionale", le cui dorsali sono individuate nei tratti regionali delle ciclovie nazionali (Bicitalia) ed europee (EuroVelo). In particolare gli itinerari proposti incontrano la Ciclovia Adriatica, la Ciclovia dei Borboni, la Ciclovia degli Appennini, la Ciclovia dei Tre Mari e la Ciclovia dei Pellegrini (dal sito dell'Asset, asset.regione.puglia.it è possibile consultare la cartografia e scaricare i tracciati in formato KML). Il cicloturismo mostra in Puglia tassi di crescita elevati con la nascita di tour operator locali, nazionali e internazionali e di alberghi che si attrezzano per accogliere cicloturisti. Per pedalare in Puglia non è necessario essere degli sportivi; ci sono itinerari che si basano sulla percorrenza di tratti poco articolati, come quelli nella Puglia Imperiale, Bari e la Costa, la Valle d'Itria e il Salento, e itinerari più impegnativi, come quelli nel Gargano e nella Murgia e Gravine. Si pedala e si ammirano masserie fortificate, chiese rupestri, gravine e frantoi dove ancora oggi si produce l'olio, o ancora tra ulivi dalla storia secolare e muretti a secco che raccontano la semplicità di questa terra. Nella guida ogni itinerario suggerisce anche vini, pietanze e prodotti tipici delle zone che si attraversano.
Cattedrali, castelli e torri
Dalla raccolta dati negli infopoint della rete regionale pugliese raccolti dall'Osservatorio sul Turismo della Regione emerge che la prima motivazione di scelta della Puglia come destinazione turistica è proprio il patrimonio culturale e Unesco e a seguire i borghi caratteristici e i paesaggi rurali. Gli otto itinerari culturali, da Nord a Sud, per la guida "Cattedrali, castelli e torri" attraversano i borghi della Puglia raccontando proprio questo ricco e inaspettato patrimonio culturale di cui la Puglia è ricca. Due itinerari sono nel Gargano, uno verso il mare alla scoperta di borghi abbarbicati sulla roccia e l'altro nel parco nazionale del Gargano, seguendo le vie sacre: "A un Passo dal cielo", da Lesina a Vieste e isole Tremiti e da Rignano Garganico a Siponto e "Tra sacro e profano", alla scoperta della Daunia, da Foggia a San Severo. A nord di Bari troviamo "Nel segno dell'Imperatore", da Barletta a Ruvo di Puglia e "Trionfo del romanico", da Molfetta a Conversano. Quindi "Chiese nascoste nelle rocce", da Gravina di Puglia a Grottaglie. Scendendo a sud di Bari l'itinerario "Microcosmo d'arte", da Savelletri a Martina Franca. Ancora più a sud, da Brindisi a Ruffano l'itinerario "Ricami barocchi" e infine nell'estremo tacco "Torri e castelli mozzafiato", da Acaya a San Pietro in Bevagna.
Enogastronomia
Una miniguida con sette itinerari del gusto: nel racconto della Puglia enogastronomica, terza meta preferita in Italia per i turisti che amano mangiare, si narrano le stagioni, le biodiversità e le materie prime di grande qualità che regalano in Puglia infinite ricette di terra e di mare, con alcune rivisitazioni e alcuni must di street food come il panino con il polpo. E poi i più di cento tipi di pane e di pasta fatta a mano, i formaggi come caciocavallo e burrate, le scuole di cucina negli agriturismi e nelle masserie. In Puglia il cibo è cosa seria come dimostrano i tanti appuntamenti gastronomici che si dipanano durante i mesi dell'anno. E da secoli c'è un rapporto molto stretto con il vino e l'oro verde, l'olio extravergine di oliva. In Puglia si trovano 12 strade del Vino e dei Sapori, 902 frantoi attivi, 31 città dell'olio e 15 città del vino, 10 musei e luoghi della cultura legati al gusto, 118 masserie didattiche, 21 presidi slow Food. Sette gli itinerari proposti nella nuova guida: "Profumo di pane e Zagare", da Manfredonia a Rignano Garganico, "Sapori d'altri tempi", da Foggia a Cerignola, "Di mare e di terra", da Margherita di Savoia a Corato, "Il richiamo del crudo", da Molfetta a San Michele di Bari, "Colori d'autunno", da Poggiorsini a San Giorgio Ionico, "Delizie per palati fini", da Fasano a Castellana Grotte e "Di Rosso e d'Azzurro", da Brindisi ad Alezio e da Porto Cesareo a San Foca.