Cronaca
Livelli di sicurezza sempre più a rischio con i tagli alle Forze dell'ordine
Il sindacato della Polizia di Stato Libertà e Sicurezza, denuncia un pericolo silente
Spinazzola - martedì 27 giugno 2017
9.22
«Che cosa sta succedendo? I tagli nelle Forze dell'Ordine hanno modificando il livello di sicurezza, quella che non è percepita immediatamente. Ovvero quei servizi che diventano indispensabili in momenti di criticità pur non essendo strettamente ed immediatamente legati a questa».
La grave denuncia arriva dal sindacato della Polizia di Stato "Libertà e Sicurezza", che lamenta un «pericolo silente».
«Oggi in tutte le Questure d'Italia si riduce, si accorpa o addirittura si chiudono uffici, tutto approntato all'ispirazione del Questore di turno, per mantenere quella parvenza di presenza sul territorio; di fatto si cerca di mantenere attivo lo stesso numero di volanti, ma nello stesso tempo si eliminano servizi molto più importanti mettendo a rischio intere popolazioni. Uno di questi servizi è svolto dal personale della Polizia di Stato presso le Prefetture, dove fino a qualche tempo fa lo stesso si occupava delle comunicazioni in tutti gli Uffici Territoriali del Governo. Il servizio di telecomunicazioni istituito presso le Prefetture è un servizio indispensabile per il buon funzionamento della Protezione Civile e l'accorpamento di uffici di comunicazioni come quello delle Questure con quello delle Prefetture, alla vista di qualche miope, sembra una brillante soluzione. Se non si tiene presente che tutti gli uffici di comunicazione sono in sofferenza d'organico, non si comprende che l'unificazione non permette un recupero di personale, se non a discapito della funzionalità».
«La pericolosità di questi accorpamenti -prosegue la nota sindacale- l'abbiamo già vista in occasione del disastro ferroviario di Viareggio, nell'emergenza neve del 2012 a Frosinone e nella tragedia che qualche anno fa colpì Soverato con oltre 15 morti. Riteniamo che le Prefetture debbano avere un servizio di comunicazione dedicato, che in caso di emergenze di Protezione Civile o in tutti quei casi di soccorso areo, di ricerca persone scomparse o, come in questo periodo, dove il servizio di gestione anti incendio è in massima allerta, possano fornire una risposta veloce ed univoca. Un servizio efficiente permetterebbe alle Prefetture di non essere prese in giro anche dalla stampa locale, com'è capitato a Latina dove la locale Prefettura ha diramato un allerta meteo con una splendida giornata di sole, fatto avvenuto proprio dopo l'accorpamento e che ha visto un servizio di Protezione Civile territoriale passare da esemplare ad inefficiente. Va giusto precisato che un'allerta meteo emanata dalla Prefettura mette in movimento una serie di azioni da parte degli enti preposti, per giunta in una zona come la provincia Pontina che nasce da una bonifica e dove il controllo dei canali è di vitale importanza (è pericoloso gridare "al lupo, al lupo" se il lupo non c'è....)».
«Porteremo la questione all'attenzione del Capo della Polizia Franco Gabrielli - afferma Giovanni Iacoi, Segretario Generale di Libertà e Sicurezza (Ugl-LeS) perchè vogliamo chiarezza sui servizi che devono essere dati dalle Questure alle Prefetture di tutta Italia e non una giungla di disposizioni arbitrarie dei Questori di turno».
La grave denuncia arriva dal sindacato della Polizia di Stato "Libertà e Sicurezza", che lamenta un «pericolo silente».
«Oggi in tutte le Questure d'Italia si riduce, si accorpa o addirittura si chiudono uffici, tutto approntato all'ispirazione del Questore di turno, per mantenere quella parvenza di presenza sul territorio; di fatto si cerca di mantenere attivo lo stesso numero di volanti, ma nello stesso tempo si eliminano servizi molto più importanti mettendo a rischio intere popolazioni. Uno di questi servizi è svolto dal personale della Polizia di Stato presso le Prefetture, dove fino a qualche tempo fa lo stesso si occupava delle comunicazioni in tutti gli Uffici Territoriali del Governo. Il servizio di telecomunicazioni istituito presso le Prefetture è un servizio indispensabile per il buon funzionamento della Protezione Civile e l'accorpamento di uffici di comunicazioni come quello delle Questure con quello delle Prefetture, alla vista di qualche miope, sembra una brillante soluzione. Se non si tiene presente che tutti gli uffici di comunicazione sono in sofferenza d'organico, non si comprende che l'unificazione non permette un recupero di personale, se non a discapito della funzionalità».
«La pericolosità di questi accorpamenti -prosegue la nota sindacale- l'abbiamo già vista in occasione del disastro ferroviario di Viareggio, nell'emergenza neve del 2012 a Frosinone e nella tragedia che qualche anno fa colpì Soverato con oltre 15 morti. Riteniamo che le Prefetture debbano avere un servizio di comunicazione dedicato, che in caso di emergenze di Protezione Civile o in tutti quei casi di soccorso areo, di ricerca persone scomparse o, come in questo periodo, dove il servizio di gestione anti incendio è in massima allerta, possano fornire una risposta veloce ed univoca. Un servizio efficiente permetterebbe alle Prefetture di non essere prese in giro anche dalla stampa locale, com'è capitato a Latina dove la locale Prefettura ha diramato un allerta meteo con una splendida giornata di sole, fatto avvenuto proprio dopo l'accorpamento e che ha visto un servizio di Protezione Civile territoriale passare da esemplare ad inefficiente. Va giusto precisato che un'allerta meteo emanata dalla Prefettura mette in movimento una serie di azioni da parte degli enti preposti, per giunta in una zona come la provincia Pontina che nasce da una bonifica e dove il controllo dei canali è di vitale importanza (è pericoloso gridare "al lupo, al lupo" se il lupo non c'è....)».
«Porteremo la questione all'attenzione del Capo della Polizia Franco Gabrielli - afferma Giovanni Iacoi, Segretario Generale di Libertà e Sicurezza (Ugl-LeS) perchè vogliamo chiarezza sui servizi che devono essere dati dalle Questure alle Prefetture di tutta Italia e non una giungla di disposizioni arbitrarie dei Questori di turno».