La robotica diventa flessibile ed approda per prima in Italia nella Asl/Bt
La robotica diventa flessibile ed approda per prima in Italia nella Asl/Bt
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La robotica diventa flessibile ed approda per prima in Italia nella Asl/Bt

Presentazione stamane all’ospedale Dimiccoli di Barletta. Soddisfazione del Dg Delle Donne

La medicina più avanzata, quella robotica diventa flessibile ed approda per prima in Italia nella Asl/Bt, presso l'ospedale Dimiccoli di Barletta.

Conferenza stampa di presentazione questa mattina con la presenza di Michele Emiliano - Presidente della Regione Puglia; Alessandro Delle Donne - Direttore Generale Asl Bt; Vito Campanile - Direttore Sanitario Asl Bt; Giulio Schito - Direttore Amministrativo Asl Bt e Michele Barbara - Direttore Dipartimento Chirurgico Asl Bt e Direttore U.O. Otorinolaringoiatria Dimiccoli-Barletta.

La Asl/Bt ha installato nel proprio blocco operatorio un endoscopio flessibile robotizzato, prodotto da un'azienda di Boston, la Medrobotics, la cui missione è quella di raggiungere aree anatomiche difficili da visualizzare e trattare.
La tecnologia inventata nel laboratorio di robotica dell'Università Carnegie Mellon di Pittsburgh e utilizzata per recuperare persone intrappolate nelle macerie o per raggiungere tesori nascosti. La tecnologia si è evoluta per un utilizzo in chirurgia di precisione.
A differenza dei robot chirurgici tradizionali che prevedono strumenti rigidi, Il Flex® Robotic System è in grado di raggiungere zone molto difficili e non sempre raggiungibili con le strumentazioni attuali, tramite gli orifizi naturali come ad esempio il cavo orale seguendo le curvature anatomiche.
Il braccio robotico flessibile si estende di 20 cm, ha la grandezza di circa una moneta e termina con una telecamera che dà una visione diretta, trasportando strumenti flessibili miniaturizzati di 2mm che sono manovrati direttamente dall'operatore e che facilitano l'intervento. Il robot si trasforma in elemento naturale di estensione dell'occhio e delle dita del chirurgo.
La scelta della Direzione Generale della ASL di installare di tale innovativa tecnologia è caduta al Presidio ospedaliero "Dimiccoli", dove lavora il Dr. Michele Barbara, primario della Unità Operativa di Otorinolaringoiatra, è legata al fatto che tale reparto si è sempre di più caratterizzato in maniera distintiva per la sua vocazione a carattere oncologico, intuendone subito il potenziale beneficio per i pazienti.
Appena arrivato, il robot è stato subito utilizzato con successo dall'equipe del Dott. Barbara su 5 pazienti.
Barletta inoltre farà parte di un network internazionale insieme a Pittsburgh ed Essen per lo sviluppo clinico dell'apparecchiatura portando l'esperienza del Centro pugliese ai massimi vertici internazionali.
Una storia esemplare di innovazione in sanità con attenzione alla cura delle persone che soffrono, grazie a dei manager lungimiranti e attenti alle necessità del Territorio.

Il Presidente Michele Emiliano si è soffermato sugli sforzi che l'innovazione richiede per essere raggiunta e "maneggiata". "Affinché si possa propugnare l'innovazione vera, è necessaria quella che io chiamo "competizione collaborativa" e che ha permesso di creare distretti e poli ospedalieri di primissimo piano". "Puntiamo molto sull'ospedale di Barletta e la nostra volontà è quella di portarlo all'eccellenza. Non è corretto però, interessarsi alle questioni sanitarie solo durante le campagne elettorali, politicizzando ciò che dovrebbe essere garantito a tutti i cittadini".

Il Dr. Michele Barbara ha sottolineato: "Il robot flessibile sarà dedicato in particolare agli interventi endoscopici e diretto ad aiutare negli interventi orofaringo-laringei, con particolare focus sui tumori, evitando interventi demolitivi per via esterna".

Ed il Direttore Generale, avv. Alessandro Delle Donne ha quindi concluso: "La ASL BT, introducendo tale importantissima innovazione tecnologica di precisione nella propria dotazione, mira ad aumentare il livello di qualità degli interventi chirurgici in ambito otorinolaringoiatrico ed anche l'attrattività di pazienti da tutta Italia.
Tale tecnologia avrà un positivo impatto sulla degenza e sulla morbilità postoperatoria per il paziente, il quale evidenzia che si è avviato un percorso virtuoso, questa volta, che punta a far diventare centro di richiamo e di eccellenza in un territorio della Puglia che deve riconquistare la scena, a dimostrazione che stiamo ad un effettivo giro di boa in Puglia e che l'incubo della mobilità passiva e dei viaggi della speranza al nord per la cura di patologie importanti appartiene sempre di più al passato.
Tutto ciò conferma che se da un lato si risparmia con i tagli degli sprechi, dall'altro si investe sulla qualità, sulla sicurezza delle cure e sulla eccellenza. Stiamo sulla nuova strada.
Un particolare ringraziamento va dato a professionisti che spesso lavorano dietro le quinte, ma il cui contributo è determinante per la buona riuscita di tali felici intuizioni, come il dr. Giuseppe Nuzzolese, direttore area gestione patrimonio e dr. Franco Sinisi nonché l'ingegnere Clinico, dott. Colucci e la direzione amministrativa e sanitaria, che hanno trasformato in realtà con passione e professionalità ciò che inizialmente poteva rappresentare una semplice scommessa".
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