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L'Asl Bt potenzia il servizio di screening oncologico

Dimatteo: «Non bisogna mai smettere di parlare di prevenzione»

"Semplice, utile e gratuito". Con questo slogan l'Asl Bt ha rilanciato il programma di screening attivi della Regione Puglia orientati a prevenire il tumore della mammella, della cervice uterina e del colon. Mai interrotti anche nelle fasi più acute del Covid, sono lo strumento più utile per rilevare in fase precoce l'insorgenza di patologie tumorali.

«Intendiamo rilanciarli perché non bisogna mai smettere di parlare di prevenzione. Il potenziamento degli screening e l'adesione della popolazione bersaglio è un nostro obiettivo rispetto al quale abbiamo messo in campo una importante organizzazione aziendale, che prevede il ruolo cruciale del centro screening e poi tanti altri servizi aziendali, dalla patologia clinica di Barletta all'anatomia patologica di Andria senza dimenticare il ruolo fondamentale della chirurgia. Centrale è il ruolo svoto da tutte le radiologie e le senologie del territorio per il tumore della mammella, dal servizio di endoscopia digestiva di Andria per il tumore del colon e dei consultori per lo screening della cervice uterina» ha dichiarato il direttore generale Tiziana Dimatteo.

«Il processo è semplice - ha aggiunto Sabina Di Donato, responsabile centro screening Asl Bt - i cittadini coinvolti nei programmi di screening sono invitati a partecipare con una lettera inviata a casa. Il centro screening col numero verde 800185007 è il punto di riferimento in caso di richiesta di informazioni, necessità di cambiare appuntamento o dubbi. Tutti gli esami - la mammografia, l'esame del sangue occulto, il pap test o l'hpv test - sono eseguiti nelle strutture ospedaliere e territoriali della Asl. L'esito dell'esame viene sempre inviato a casa del cittadino. L'esito positivo determina una vera e propria presa in carico del paziente: si attiva il secondo livello che prevede gli approfondimenti diagnostici e gli interventi chirurgici necessari. In questo caso il paziente viene accompagnato nel suo percorso di diagnosi e cura e seguito lungo tutto l'iter».

«L'adesione agli screening è un atto di amore e di rispetto verso se stessi. La Regione Puglia per il tramite delle Asl mette a disposizione gratuitamente dei cittadini lo strumento più utile per fare prevenzione rispetto a patologie tumorali per le quali l'iter può essere molto favorevole se la diagnosi avviene in una fase precoce. L'invito che rivolgiamo a tutta la popolazione è quello di aderire: a noi il compito di organizzare il servizio sul territorio, ai cittadini quello di essere protagonisti attivi della propria salute» ha sottolineato Alessandro Scelzi, Direttore sanitario Asl.

SCREENING MAMMOGRAFICO - Responsabile la dottoressa Daniela Erriquez
È rivolto alle donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni. La popolazione bersaglio nella provincia Bat è di circa 28mila donne e al momento sono stati inviati più di 20mila inviti (pari al 72 per cento).
Lo screening prevede l'esecuzione di una mammografia al seno senza farmaci né mezzo di contrasto: nella Asl Bt vengono utilizzati 6 mammografi di ultima generazione presenti due a Barletta, uno ad Andria, Bisceglie, Canosa e a Trani. La mammografia aiuta a individuare piccole modifiche del seno prima che appaiano altri segni o sintomi.

SCREENING CERVICE UTERINA - Responsabile la dottoressa Anna Carpentiere
Sono due gli esami più specifici, sensibili ed efficaci per la diagnosi precoce del tumore del collo dell'utero: il pap-test da eseguire ogni 3 anni per le donne di età compresa tra i 25 e i 30 anni, l'hpv-test da eseguire ogni 5 anni per le donne di età compresa tra i 31 e i 64 anni. Un test positivo non indica la presenza di un tumore o di una lesione pre-tumorale, ma indica un aumentato rischio. La popolazione bersaglio è di 34mila donne e al momento sono stati già inviati 30mila inviti (pari all'86, 30 per cento).
Il prelievo per effettuare il pap-test e l'hpv-test viene eseguito in tutti i consultori della Asl Bt mentre gli esami vengono eseguiti presso l'unità operativa di Anatomia Patologica dell'ospedale Bonomo di Andria, diretta da Rosanna Nenna.
L'Unità operativa è dotata apparecchiature dedicate di ultima generazione: in particolare la strumentazione in dotazione consente di analizzare il Dna e di individuare 14 genotipi ad alto rischio di Hpv, responsabili delle lesioni displastiche del collo dell'utero che possono anche evolvere verso un carcinoma invasivo. L'Hpv-test che dovesse risultare positivo viene inviato a una valutazione citologica e citomorfologica attraverso il classico pap test. Da questa azione combinata di analisi (hpv e pap test) si avrà la possibilità di capire se passare ad ulteriori successive indagini di secondo livello come ad esempio la colposcopia.

SCREENING COLON RETTO – Responsabile la dottoressa Francesco Verzillo
Lo screening del colon retto, attivo dal 2019, è rivolto alle donne e agli uomini di età compresa tra i 50 e i 69 anni: la popolazione bersaglio è di 55mila cittadini e al momento sono stati inviati quasi 33mila inviti (pari al 58,74 per cento). I cittadini vengono invitati, tramite una lettera, a ritirare il kit per la ricerca del sangue occulto nelle feci dalla farmacia più vicina. Una volta eseguito l'esame, il kit andrà riconsegnato alla farmacia. L'esame viene eseguito presso l'Unità operativa di Patologia clinica dell'ospedale Dimiccoli di Barletta diretta da Daniela Tatò. In caso di positività il cittadino viene invitato a rivolgersi alla unità operativa di Endoscopia digestiva dell'ospedale Bonomo di Andria dove, dopo un colloquio conoscitivo, viene eseguita una colonscopia.

«La campagna di comunicazione che è stata ideata ha l'obiettivo di inviare pochi e semplici messaggi mira all'aumento delle percentuali di adesione e intende dare le informazioni più importati sui tre screening. Soprattutto intende sostenere un dialogo continuo con la popolazione di riferimento che si deve sentire supportata da questa imponente e capillare organizzazione aziendale volta alla prevenzione. Semplice, utile e gratuita sono le tre parole chiave di una campagna di comunicazione che intende accompagnare e sostenere tutto il lavoro che le tante unità operative coinvolte svolgono su tutto il territorio. La campagna di comunicazione avrà anche una importante presenza social: i canali istituzionali Facebook, Instagram e YouTube saranno utilizzati per raggiungere un pubblico ampio e diversificato» ha concluso Micaela Abbinante, responsabile informazione e comunicazione Asl.
  • Asl BT
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