Eventi e cultura
Il "Giudice ragazzino" di Pier Glionna presentato a Bari
Il lavoro ha il sostegno della Regione Puglia e dei comuni di Spinazzola, Minervino Murge e Palazzo San Gervasio
Spinazzola - sabato 14 dicembre 2019
17.39
Si terrà giovedì 19 Dicembre, alle ore 10:00, presso il Cineporto di Bari, la conferenza stampa con anteprima del cortometraggio "Un giudice ragazzino" diretto da Pier Glionna, giovane regista spinazzolese e studente della Roma Film Academy di Cinecittà, scritto da Marika A. Carolla e tratto dall'omonimo romanzo di Salvatore Renna.
Il cortometraggio è prodotto con il sostegno della Roma Film Academy e il patrocinio della Regione Puglia, i comuni di Spinazzola, Minervino Murge e Palazzo San Gervasio.
Per l'occasione saranno presenti in sala il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, l'Assessore Cultura e Turismo Loredana Capone, il Direttore Generale di Apulia Film Commission Antonio Parente e il Presidente di Apulia Film Commission Simonetta Dellomonaco.
La proiezione sarà anticipata da un breve dibattito con il regista Pier Glionna, la sceneggiatrice Marika A. Carolla, l'autore del romanzo Salvatore Renna e il protagonista Lorenzo Carulli. "Un giudice ragazzino" è un impegno civile e sociale, nato come romanzo illustrato e divenuto un cortometraggio, in cui tematiche attuali quali Giustizia, Mafia, Bullismo e Verità si intrecciano intorno al protagonista, il piccolo Rosario, che di tali temi non ne conosce nemmeno il significato.
IL CORTO
La mafia non si sconfigge con il silenzio e l'indifferenza, ma solo con il coraggio e la potenza della parola. Rosario questo lo ha capito sulla sua pelle, a partire dalle piccole ingiustizie subite a scuola. Rosario è tutti noi, e tutti noi siamo lui. L'unico valore di cui ciascun individuo non potrà essere privato sarà la speranza di debellare il male, per il bene di tutti. Un giudice ragazzino è la storia di una famiglia semplice, fatta di uomini che lavorano per il bene della comunità, di donne, mogli e madri che lottano affinché prevalga nella vita dei propri figli la giustizia e il rispetto. Un giudice ragazzino è il realismo, privato del velo di ipocrisia e di omertà. Il dolore, la solitudine e l'abbandono a cui è relegato chi sceglie di denunciare e opporsi alla mafia. Questa è la storia di chi trova il suo riscatto, e la speranza concreta di continuare con forza a credere nello Stato e nelle leggi.
Il cortometraggio è prodotto con il sostegno della Roma Film Academy e il patrocinio della Regione Puglia, i comuni di Spinazzola, Minervino Murge e Palazzo San Gervasio.
Per l'occasione saranno presenti in sala il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, l'Assessore Cultura e Turismo Loredana Capone, il Direttore Generale di Apulia Film Commission Antonio Parente e il Presidente di Apulia Film Commission Simonetta Dellomonaco.
La proiezione sarà anticipata da un breve dibattito con il regista Pier Glionna, la sceneggiatrice Marika A. Carolla, l'autore del romanzo Salvatore Renna e il protagonista Lorenzo Carulli. "Un giudice ragazzino" è un impegno civile e sociale, nato come romanzo illustrato e divenuto un cortometraggio, in cui tematiche attuali quali Giustizia, Mafia, Bullismo e Verità si intrecciano intorno al protagonista, il piccolo Rosario, che di tali temi non ne conosce nemmeno il significato.
IL CORTO
La mafia non si sconfigge con il silenzio e l'indifferenza, ma solo con il coraggio e la potenza della parola. Rosario questo lo ha capito sulla sua pelle, a partire dalle piccole ingiustizie subite a scuola. Rosario è tutti noi, e tutti noi siamo lui. L'unico valore di cui ciascun individuo non potrà essere privato sarà la speranza di debellare il male, per il bene di tutti. Un giudice ragazzino è la storia di una famiglia semplice, fatta di uomini che lavorano per il bene della comunità, di donne, mogli e madri che lottano affinché prevalga nella vita dei propri figli la giustizia e il rispetto. Un giudice ragazzino è il realismo, privato del velo di ipocrisia e di omertà. Il dolore, la solitudine e l'abbandono a cui è relegato chi sceglie di denunciare e opporsi alla mafia. Questa è la storia di chi trova il suo riscatto, e la speranza concreta di continuare con forza a credere nello Stato e nelle leggi.