Attualità
Gestione ARO 2 BT, «L'Unione dei Comuni resta in piedi»
Grazia Di Bari chiede chiarimenti all'assessore Gianni Stea. «Una nuova convenzione fra Minervino, Spinazzola, Andria e Canosa»
Spinazzola - mercoledì 20 maggio 2020
14.00 Comunicato Stampa
Una dichiarazione della consigliera regionale pugliese Grazia Di Bari (M5S) in merito alla situazione ARO 2 BT.
«Ieri ho partecipato alla Commissione Ambiente del Consiglio Regionale pugliese. Abbiamo parlato della gestione regionale dei rifiuti. L'occasione era importante per la presenza dell'assessore regionale all'ambiente Gianni Stea e dell'avvocato Grandaliano, direttore generale dell'AGER, l'agenzia regionale che si occupa di ambiente e della costruzione dei nuovi impianti per la gestione del ciclo dei rifiuti.
Ne ho approfittato per chiedere chiarimenti sulla situazione nella BAT.
Visto che il tema dell'ARO2BT è tornato agli onori delle cronache, ho chiesto come sarà organizzato il servizio rifiuti per i Comuni facenti parte di questo organismo, che è stato messo in liquidazione a causa dei debiti accumulati dal Comune di Andria. La risposta, per certi versi sorprendente, è stata la seguente: l'Unione dei Comuni resterà in piedi, grazie ad una nuova convenzione che verrà sottoscritta dai Comuni già facenti parte dell'Aro2BT, quindi Minervino, Spinazzola, Andria e Canosa.
Ho chiesto aggiornamenti anche per le gare ponte per il servizio spazzamento e smaltimento dei rifiuti dei Comuni di Canosa e Andria, servizi attualmente gestiti in proroga dalla Sangalli. Secondo le autorità regionali, a giorni sarà pubblicato il bando di gara per Andria, mentre per Canosa avverrà a fine giugno.
Infine, ho chiesto cosa avesse intenzione di fare l'assessore con la società Ecoerre, che ha proposto ricorso e impugnato il piano dei rifiuti dopo che si è vista bocciare dalla Regione Puglia la richiesta di costruire un impianto di trattamento di rifiuti speciali a Trani. A questa mia domanda, con mia grandissima sorpresa, l'assessore ha candidamente dichiarato di non sapere cosa rispondere. Una cosa incredibile, visto che è stata proprio la sua struttura tecnica a negare il permesso di costruire l'impianto.
Ci starà ripensando? Nel tempo necessario ad informarsi, gli ho suggerito quella che dovrebbe essere la sola e unica priorità ambientale per Trani: una soluzione per la discarica, che aspetta da anni di essere completamente bonificata e messa in sicurezza».
«Ieri ho partecipato alla Commissione Ambiente del Consiglio Regionale pugliese. Abbiamo parlato della gestione regionale dei rifiuti. L'occasione era importante per la presenza dell'assessore regionale all'ambiente Gianni Stea e dell'avvocato Grandaliano, direttore generale dell'AGER, l'agenzia regionale che si occupa di ambiente e della costruzione dei nuovi impianti per la gestione del ciclo dei rifiuti.
Ne ho approfittato per chiedere chiarimenti sulla situazione nella BAT.
Visto che il tema dell'ARO2BT è tornato agli onori delle cronache, ho chiesto come sarà organizzato il servizio rifiuti per i Comuni facenti parte di questo organismo, che è stato messo in liquidazione a causa dei debiti accumulati dal Comune di Andria. La risposta, per certi versi sorprendente, è stata la seguente: l'Unione dei Comuni resterà in piedi, grazie ad una nuova convenzione che verrà sottoscritta dai Comuni già facenti parte dell'Aro2BT, quindi Minervino, Spinazzola, Andria e Canosa.
Ho chiesto aggiornamenti anche per le gare ponte per il servizio spazzamento e smaltimento dei rifiuti dei Comuni di Canosa e Andria, servizi attualmente gestiti in proroga dalla Sangalli. Secondo le autorità regionali, a giorni sarà pubblicato il bando di gara per Andria, mentre per Canosa avverrà a fine giugno.
Infine, ho chiesto cosa avesse intenzione di fare l'assessore con la società Ecoerre, che ha proposto ricorso e impugnato il piano dei rifiuti dopo che si è vista bocciare dalla Regione Puglia la richiesta di costruire un impianto di trattamento di rifiuti speciali a Trani. A questa mia domanda, con mia grandissima sorpresa, l'assessore ha candidamente dichiarato di non sapere cosa rispondere. Una cosa incredibile, visto che è stata proprio la sua struttura tecnica a negare il permesso di costruire l'impianto.
Ci starà ripensando? Nel tempo necessario ad informarsi, gli ho suggerito quella che dovrebbe essere la sola e unica priorità ambientale per Trani: una soluzione per la discarica, che aspetta da anni di essere completamente bonificata e messa in sicurezza».