Protocollo anti usura ed estorsione
Protocollo anti usura ed estorsione
Cronaca

Contrasto all'usura ed estorsione, il Protocollo d'Intesa della Bat

Valiante: «Prioritario prevenire il rischio di infiltrazioni della criminalità nell'economia legale»

È stato sottoscritto ieri mattina nel Palazzo del Governo in Barletta il Protocollo d'Intesa per la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni dell'usura e dell'estorsione nella provincia di Barletta-Andria-Trani.

Ad ufficializzare il documento - condiviso anche dai vertici provinciali delle Forze di Polizia di Bari e Foggia e dalla Direzione Investigativa Antimafia di Bari, convenuti al momento della sottoscrizione in Prefettura - il Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura, Prefetto Annapaola Porzio, il Prefetto Maurizio Valiante, il Presidente della Fondazione Antiusura San Nicola e Santi Medici onlus Mons. Alberto D'Urso, il Presidente della Commissione Regionale ABI Puglia Sabatino Maurice, il Presidente dell'Associazione Regionale FAI Antiracket Renato De Scisciolo e i rappresentanti di Confidi Puglia ed Upsa Confartigianato di Barletta, Andria e Trani.

Sulla scia delle direttive del Ministro dell'Interno, nell'analizzare le ricadute negative dell'emergenza epidemiologica sul tessuto socio-economico produttivo locale, considerando l'insidiosa minaccia di usura ed estorsione tra le lacerazioni più gravi che la pandemia da Covid-19, la Prefettura della Bat ha individuato quale proprio obiettivo strategico la prevenzione ed il contrasto di tali fenomeni virulenti nel territorio della provincia.

Snellire i tempi di accesso ai fondi speciali antiusura previsti dalla legge, consentire alle banche di assumere decisioni sui finanziamenti in tempi più rapidi e certi (massimo 30 giorni lavorativi), con l'impegno ad erogare le somme negli stessi tempi: questi alcuni dei principali contenuti del Protocollo siglato stamani, che prevede inoltre la costituzione presso la Prefettura dell'Osservatorio Provinciale che si occuperà di promuovere iniziative di informazione sull'utilizzo dei Fondi di prevenzione dell'usura, in stretto contatto con i Confidi, le Associazioni di Categoria ed altri soggetti pubblici e privati impegnati nel settore.

Nella valutazione del merito creditizio da parte delle banche non sarà più considerata pregiudizievole la condizione di "protestato": così le banche valuteranno la possibilità di "ribancarizzare" i soggetti protestati, anche attraverso una iniziale sperimentazione legata alla casistica, filtrata, monitorata e gestita con i Confidi, le Fondazioni e le Associazioni Antiusura. In questo contesto, dunque, le banche consentiranno ai protestati una serie di operazioni, prive di rischio di credito, in grado di reinserire i protestati nel sistema del credito legale.

Massima attenzione anche alle vittime che devono sentire costantemente vicina la presenza dello Stato, e pertanto denunciare senza alcun timore i fenomeni estorsivi ed usurari, nella consapevolezza inoltre di poter richiedere l'accesso al Fondo di Solidarietà e beneficiare così delle misure di sostegno previste dall'ordinamento.

«Dopo quella sanitaria, c'è un'emergenza altrettanto insidiosa sulla quale occorre tenere altissima l'attenzione: è quella dell'usura e dell'estorsione - ha dichiarato il Prefetto di Barletta Andria Trani Maurizio Valiante -. Prevenire il rischio di infiltrazioni della criminalità nell'economia legale è per noi un tema prioritario sin dal periodi di pieno lockdown, perché immaginavamo l'impatto che la pandemia avrebbe potuto avere sul tessuto economico locale».

«Questa iniziativa dimostra che lo Stato c'è e che la sinergia tra le istituzioni e le associazioni consente di fare significativi passi avanti - ha dichiarato il Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura, Prefetto Annapaola Porzio -. Il protocollo mette le vittime, potenziali e non, di estorsione ed usura al centro dell'azione di prevenzione e contrasto e costituisce una concreta risposta ai cittadini e alle imprese, che devono compiere un atto di fiducia ed una chiara scelta di legalità, in termini di rifiuto del ricorso al credito illegale e di affidamento al ricatto della criminalità organizzata».
  • Prefettura Bat
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