Politica
Consiglio Comunale, PD e M5S: «Agito per responsabilità e interesse pubblico»
La minoranza spiega le proprie scelte in sede di assise cittadina
Spinazzola - sabato 12 giugno 2021
21.20
Il Consiglio Comunale di Spinazzola di giovedì 10 giugno è stato decisivo per l'attuale amministrazione ma ha fatto emergere dissensi e squilibri. Alla luce dei risultati dei lavori dell'assise cittadina e dell'importante approvazione del bilancio consuntivo, le parti della minoranza PD e M5S spiegano la loro posizione.
«Ci siamo astenuti non perché abbiamo "inciuciato" con il Sindaco, del quale non condividiamo niente, ma, soltanto, per evitare che si consumasse, in danno dei cittadini, una vera e propria sceneggiata politica, a soli due mesi dalla scadenza naturale della consiliatura, già in prorogatio» - spiegano in una nota congiunta.
«Con la nostra scelta abbiamo imposto il senso di responsabilità costringendo i disertori a sostituire vilmente il mazzo delle loro carte e ad astenersi, nonostante l'annuncio sui social del loro voto contrario.
Sostenere la scelta egoistica dei consiglieri Di Tullio e Blasi avrebbe significato unicamente essere complici ed avallare una "faida politica" tra fazioni all'interno della maggioranza. Determinare lo scioglimento del Consiglio Comunale, ormai agli sgoccioli, in un momento storico di grave crisi pandemica ed economica, sarebbe stato un atto di grave irresponsabilità, un cattivo esempio di politica becera che non ci appartiene e che aborriamo.
Spinazzola e gli spinazzolesi meritano maggiore rispetto. Considerarci "utili idioti" è stato un errore di straordinaria arroganza politica. Il nostro unico scopo, vogliamo ribadirlo, è perseguire l'interesse pubblico, non gli interessi di pochi. Siamo orgogliosamente minoranza, non strumento nelle mani della fazione di Di Tullio».
«Ci siamo astenuti non perché abbiamo "inciuciato" con il Sindaco, del quale non condividiamo niente, ma, soltanto, per evitare che si consumasse, in danno dei cittadini, una vera e propria sceneggiata politica, a soli due mesi dalla scadenza naturale della consiliatura, già in prorogatio» - spiegano in una nota congiunta.
«Con la nostra scelta abbiamo imposto il senso di responsabilità costringendo i disertori a sostituire vilmente il mazzo delle loro carte e ad astenersi, nonostante l'annuncio sui social del loro voto contrario.
Sostenere la scelta egoistica dei consiglieri Di Tullio e Blasi avrebbe significato unicamente essere complici ed avallare una "faida politica" tra fazioni all'interno della maggioranza. Determinare lo scioglimento del Consiglio Comunale, ormai agli sgoccioli, in un momento storico di grave crisi pandemica ed economica, sarebbe stato un atto di grave irresponsabilità, un cattivo esempio di politica becera che non ci appartiene e che aborriamo.
Spinazzola e gli spinazzolesi meritano maggiore rispetto. Considerarci "utili idioti" è stato un errore di straordinaria arroganza politica. Il nostro unico scopo, vogliamo ribadirlo, è perseguire l'interesse pubblico, non gli interessi di pochi. Siamo orgogliosamente minoranza, non strumento nelle mani della fazione di Di Tullio».