Territorio
Coldiretti Puglia, -60% prezzo verdure in campagna
Situazione sempre più drammatica per gli agricoltori pugliesi
Puglia - martedì 19 aprile 2016
13.25
Quest'oggi la Coldiretti Puglia ha manifestato davanti alla sede del Consiglio regionale donando verdure di stagione ai consiglieri regionali, agli assessori e ai presidenti di consiglio e giunta, Loizzo ed Emiliano. Un'iniziativa per rendere noto lo stato di disagio che gli agricoltori vivono in campagna e per chiedere interventi di sostegno al settore attraverso campagne di comunicazione sulla sana e corretta alimentazione a base di prodotti ortofrutticoli pugliesi e favorendo la vendita nelle strutture della distribuzione organizzata.
«In questo scenario la forbice dei prezzi dal campo alla tavola - denuncia Gianni Cantele, Presidente di Coldiretti Puglia - si allarga sempre più per effetto congiunto dell'andamento climatico anomalo e troppo spesso di speculazioni e distorsioni lungo la filiera. Rispetto agli ortaggi, a nulla è valsa la programmazione degli orticoltori che in Puglia stanno raccogliendo ortaggi maturati contemporaneamente per il caldo anomalo degli ultimi mesi. Ciò sta determinando una saturazione e conseguente stagnazione del mercato già fermo per una domanda che non c'è, perché più fa caldo meno i consumatori acquistano ortaggi di stagione. La situazione dei prezzi in campagna - continua la Coldiretti - sta assumendo toni drammatici anche per il grano e gli allevamenti, in maniera particolare per il prezzo del latte alla stalla».
«Sono enormi e non più accettabili le distorsioni esistenti nel passaggio dei prodotti dal campo alla tavola e nei processi della trasformazione, come ad esempio dal grano alla pasta e al pane e dal latte ai prodotti lattiero-caseari - incalza Angelo Corsetti, Direttore di Coldiretti Puglia - durante il quale i prezzi si moltiplicano in modo esponenziale e i centesimi si trasformano in euro. Per ogni euro speso nell'acquisto di prodotti alimentari solo 15/17 centesimi nella migliore delle ipotesi servono a remunerare il prodotto agricolo».
Intanto la stessa Coldiretti Puglia ha pubblicato gli ultimi dati inerenti alla spesa media delle famiglie pugliesi per i prodotti alimentari. Una famiglia, formata da 2/3 componenti, spende in media ogni mese 412 euro. Il capitolo di spesa più consistente riguarda carne (95 euro), ortaggi e frutta (68 euro), pane e farinacei (66 euro), latte, formaggi e uova (63 euro), oli e grassi (13,7 euro).
«In questo scenario la forbice dei prezzi dal campo alla tavola - denuncia Gianni Cantele, Presidente di Coldiretti Puglia - si allarga sempre più per effetto congiunto dell'andamento climatico anomalo e troppo spesso di speculazioni e distorsioni lungo la filiera. Rispetto agli ortaggi, a nulla è valsa la programmazione degli orticoltori che in Puglia stanno raccogliendo ortaggi maturati contemporaneamente per il caldo anomalo degli ultimi mesi. Ciò sta determinando una saturazione e conseguente stagnazione del mercato già fermo per una domanda che non c'è, perché più fa caldo meno i consumatori acquistano ortaggi di stagione. La situazione dei prezzi in campagna - continua la Coldiretti - sta assumendo toni drammatici anche per il grano e gli allevamenti, in maniera particolare per il prezzo del latte alla stalla».
«Sono enormi e non più accettabili le distorsioni esistenti nel passaggio dei prodotti dal campo alla tavola e nei processi della trasformazione, come ad esempio dal grano alla pasta e al pane e dal latte ai prodotti lattiero-caseari - incalza Angelo Corsetti, Direttore di Coldiretti Puglia - durante il quale i prezzi si moltiplicano in modo esponenziale e i centesimi si trasformano in euro. Per ogni euro speso nell'acquisto di prodotti alimentari solo 15/17 centesimi nella migliore delle ipotesi servono a remunerare il prodotto agricolo».
Intanto la stessa Coldiretti Puglia ha pubblicato gli ultimi dati inerenti alla spesa media delle famiglie pugliesi per i prodotti alimentari. Una famiglia, formata da 2/3 componenti, spende in media ogni mese 412 euro. Il capitolo di spesa più consistente riguarda carne (95 euro), ortaggi e frutta (68 euro), pane e farinacei (66 euro), latte, formaggi e uova (63 euro), oli e grassi (13,7 euro).