Territorio
Cinghiali, la Puglia attiverà il Piano faunistico-ambientale per risolvere l'emergenza
Le dichiarazioni del presidente della quinta commissione Ambiente, Paolo Campo
Spinazzola - giovedì 15 luglio 2021
Comunicato Stampa
La Regione Puglia avrà presto il Piano faunistico-ambientale contenente la strategia operativa per gestire in modo sostenibile la relazione tra le attività economiche e sociali e lo sviluppo della fauna selvatica. Così assicura il presidente della quinta commissione Ambiente, Paolo Campo
L'obiettivo è risolvere l'emergenza che deriva della proliferazione dei cinghiali sulle colture agricole e le aree ambientali di pregio; in uno con la prevenzione dei sempre più numerosi incidenti stradali, che sul Gargano hanno già provocato una vittima.
Attenzione: non c'è e non ci sarà un accanimento nei confronti degli ungolati, piuttosto la definizione di un piano di gestione e di densità sostenibile per attuare misure di prevenzione, controllo e, nel caso, abbattimento.
Quest'ultima misura è l'extrema ratio, già utilizzata in regioni come Toscana e Umbria, da adottare in forma controllata e coordinata con le Asl, prevedendo anche l'autorizzazione della filiera corta della carne con la macellazione delocalizzata.
È fuori di dubbio che in alcune aree della Puglia, a partire dal Gargano, si stia vivendo una vera e propria emergenza che ha un impatto finanziario sempre più grave tanto sulle imprese che sul bilancio della Regione e dello Stato.
Oggi le Commissioni Ambiente e Sviluppo economico del Consiglio regionale hanno approvato all'unanimità il parere consultivo al Piano faunistico-venatorio 2018-2023, che sarà deliberato dalla Giunta, avviando a soluzione questo complesso tema.
L'obiettivo è risolvere l'emergenza che deriva della proliferazione dei cinghiali sulle colture agricole e le aree ambientali di pregio; in uno con la prevenzione dei sempre più numerosi incidenti stradali, che sul Gargano hanno già provocato una vittima.
Attenzione: non c'è e non ci sarà un accanimento nei confronti degli ungolati, piuttosto la definizione di un piano di gestione e di densità sostenibile per attuare misure di prevenzione, controllo e, nel caso, abbattimento.
Quest'ultima misura è l'extrema ratio, già utilizzata in regioni come Toscana e Umbria, da adottare in forma controllata e coordinata con le Asl, prevedendo anche l'autorizzazione della filiera corta della carne con la macellazione delocalizzata.
È fuori di dubbio che in alcune aree della Puglia, a partire dal Gargano, si stia vivendo una vera e propria emergenza che ha un impatto finanziario sempre più grave tanto sulle imprese che sul bilancio della Regione e dello Stato.
Oggi le Commissioni Ambiente e Sviluppo economico del Consiglio regionale hanno approvato all'unanimità il parere consultivo al Piano faunistico-venatorio 2018-2023, che sarà deliberato dalla Giunta, avviando a soluzione questo complesso tema.