Politica
Chiusura PPI, il Movimento Cinque Stelle lancia la petizione per la riapertura
“Dal primo luglio si è creato il caos. Vogliamo tutelare la salute dei cittadini”
Spinazzola - lunedì 22 luglio 2019
18.03
Una petizione per chiedere la riapertura del Punto di Primo Intervento. È l'iniziativa promossa dal Movimento 5 Stelle di Spinazzola e presentata lo scorso sabato nel corso di un incontro con gli europarlamentari Mario Furore e Rosa D'Amato.
"Vogliamo coinvolgere tutte le istituzioni per sensibilizzarle a ciò che sta accadendo a Spinazzola con la perdita di un servizio importante come il PPI, chiuso ormai dal primo luglio. Spinazzola sta provando ad uscire dal suo isolamento ma non ce la farà mai se continuerà a perdere i servizi più importanti" dichiara la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Grazia Di Bari con la consigliera comunale Anna Serchisu, spiegando che la raccolta firme andrà avanti per almeno una settimana.
"Spinazzola è un territorio spesso penalizzato, forse perché con i suoi 4000 voti ha un bacino di voti poco allettante per la vecchia politica - dichiara la pentastellata - Abbiamo dovuto subire la chiusura di un ospedale che serviva anche la Basilicata e dobbiamo fare i conti con strade pericolose che non permettono di raggiungere in sicurezza gli ospedali vicini. Il presidente Emiliano ha rassicurato che chiuso il PPI, da lui ritenuto pericoloso, ci sarebbe stato il 118 a sopperire all'emergenza urgenza. Peccato che dal primo luglio si sia creato solo il caos. È già successo che l'equipe del 118 si sia dovuta spostare per una emergenza, lasciando in città solo il medico di guardia e due infermieri per l'ambulanza India. E se ci fosse stata un'emergenza su Spinazzola? La verità è che quando parte la MIKE (ambulanza medicalizzata fissa), il territorio resta scoperto e le emergenze non sono più coperte. Ora come di può parlare di servizio potenziato? Ecco perché non possiamo accettare che questa riduzione sia fatta passare per un potenziamento".
Anche gli europarlamentari D'Amato e Furore interverranno sulla questione, verificando se ricorrano le condizioni di una petizione europea sull'intero riordino che così pesantemente ha toccato la cittadina di Spinazzola. Intanto in settimana la consigliera Di Bari porterà l'iniziativa in Regione: "Chi ci conosce sa che non molliamo mai - conclude la pentastellata - d'altra parte è questione solo di volontà politica. Emiliano se vuole può derogare per questo Comune visto che la difficile raggiungibilità rende Spinazzola un'area particolarmente disagiata'"
"Vogliamo coinvolgere tutte le istituzioni per sensibilizzarle a ciò che sta accadendo a Spinazzola con la perdita di un servizio importante come il PPI, chiuso ormai dal primo luglio. Spinazzola sta provando ad uscire dal suo isolamento ma non ce la farà mai se continuerà a perdere i servizi più importanti" dichiara la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Grazia Di Bari con la consigliera comunale Anna Serchisu, spiegando che la raccolta firme andrà avanti per almeno una settimana.
"Spinazzola è un territorio spesso penalizzato, forse perché con i suoi 4000 voti ha un bacino di voti poco allettante per la vecchia politica - dichiara la pentastellata - Abbiamo dovuto subire la chiusura di un ospedale che serviva anche la Basilicata e dobbiamo fare i conti con strade pericolose che non permettono di raggiungere in sicurezza gli ospedali vicini. Il presidente Emiliano ha rassicurato che chiuso il PPI, da lui ritenuto pericoloso, ci sarebbe stato il 118 a sopperire all'emergenza urgenza. Peccato che dal primo luglio si sia creato solo il caos. È già successo che l'equipe del 118 si sia dovuta spostare per una emergenza, lasciando in città solo il medico di guardia e due infermieri per l'ambulanza India. E se ci fosse stata un'emergenza su Spinazzola? La verità è che quando parte la MIKE (ambulanza medicalizzata fissa), il territorio resta scoperto e le emergenze non sono più coperte. Ora come di può parlare di servizio potenziato? Ecco perché non possiamo accettare che questa riduzione sia fatta passare per un potenziamento".
Anche gli europarlamentari D'Amato e Furore interverranno sulla questione, verificando se ricorrano le condizioni di una petizione europea sull'intero riordino che così pesantemente ha toccato la cittadina di Spinazzola. Intanto in settimana la consigliera Di Bari porterà l'iniziativa in Regione: "Chi ci conosce sa che non molliamo mai - conclude la pentastellata - d'altra parte è questione solo di volontà politica. Emiliano se vuole può derogare per questo Comune visto che la difficile raggiungibilità rende Spinazzola un'area particolarmente disagiata'"