Religioni
Celebrazione funerali, Ricchiuti: «Scelta dei parroci se attenersi alle nuove norme»
La Diocesi provvederà a dotare le parrocchie di termometro digitale e dispenser di gel igienizzante
Spinazzola - lunedì 4 maggio 2020
Comunicato Stampa
Anche per la Chiesa comincia, a piccoli passi, la Fase 2. Da oggi, 4 maggio 2020 – a seguito del DPCM dello scorso 26 Aprile del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte – si potranno celebrare i funerali adottando determinate misure di sicurezza.
La cerimonia dovrà durare il tempo strettamente necessario e saranno vietati assembramenti come cortei e altro. Sarà concessa la partecipazione di massimo 15 persone, tutte a distanza di almeno un metro l'una dall'altra e munite di mascherina e guanti.
"Prima dell'accesso in chiesa dei partecipanti alle esequie funebri – recita una nota della CEI del 30 Aprile 2020 complementare al testo del Ministero dell'Interno – sia garantita da un addetto alla sicurezza la misurazione della temperatura corporea, attraverso un termometro digitale o un termo-scanner. Questa disposizione è richiesta anche per le celebrazioni all'aperto. Venga bloccato l'accesso a chi risulti avere una temperatura corporea superiore ai 37,5°C".
"Vista la possibilità di celebrare le esequie anche con la Santa Messa – si legge ancora nel documento – nel momento della distribuzione della Comunione eucaristica si evitino spostamenti. Sia il celebrante a recarsi ai posti, dove i fedeli – al massimo quindici – sono disposti nel rispetto della distanza sanitaria. Il sacerdote indossi la mascherina, avendo cura di coprirsi adeguatamente naso e bocca, e mantenga a sua volta un'adeguata distanza di sicurezza.
Inoltre la distribuzione dell'Eucarestia è consentita solo se si è certi "che il celebrante abbia curato l'igiene delle proprie mani; che lo stesso abbia cura di offrire l'ostia porgendola sulle mani dei fedeli, senza venire a contatto fisico con esse".
Per quanto concerne la sanificazione: "la chiesa sia igienizzata regolarmente, mediante pulizia delle superfici e degli arredi con idonei detergenti ad azione antisettica. Al termine di ogni celebrazione si dovrà favorire il ricambio dell'aria. Ove siano presenti spazi idonei, contigui alla chiesa, si prenda in considerazione la possibilità di celebrare le esequie all'aperto, con il rispetto delle distanze di sicurezza e delle altre indicazioni sopra disposte".
A tal proposito, Mons. Giovanni Ricchiuti, vescovo della Diocesi di Altamura – Gravina – Acquaviva delle Fonti, con decreto ufficiale sottoscritto in data 2 maggio 2020, ha disposto che:
La cerimonia dovrà durare il tempo strettamente necessario e saranno vietati assembramenti come cortei e altro. Sarà concessa la partecipazione di massimo 15 persone, tutte a distanza di almeno un metro l'una dall'altra e munite di mascherina e guanti.
"Prima dell'accesso in chiesa dei partecipanti alle esequie funebri – recita una nota della CEI del 30 Aprile 2020 complementare al testo del Ministero dell'Interno – sia garantita da un addetto alla sicurezza la misurazione della temperatura corporea, attraverso un termometro digitale o un termo-scanner. Questa disposizione è richiesta anche per le celebrazioni all'aperto. Venga bloccato l'accesso a chi risulti avere una temperatura corporea superiore ai 37,5°C".
"Vista la possibilità di celebrare le esequie anche con la Santa Messa – si legge ancora nel documento – nel momento della distribuzione della Comunione eucaristica si evitino spostamenti. Sia il celebrante a recarsi ai posti, dove i fedeli – al massimo quindici – sono disposti nel rispetto della distanza sanitaria. Il sacerdote indossi la mascherina, avendo cura di coprirsi adeguatamente naso e bocca, e mantenga a sua volta un'adeguata distanza di sicurezza.
Inoltre la distribuzione dell'Eucarestia è consentita solo se si è certi "che il celebrante abbia curato l'igiene delle proprie mani; che lo stesso abbia cura di offrire l'ostia porgendola sulle mani dei fedeli, senza venire a contatto fisico con esse".
Per quanto concerne la sanificazione: "la chiesa sia igienizzata regolarmente, mediante pulizia delle superfici e degli arredi con idonei detergenti ad azione antisettica. Al termine di ogni celebrazione si dovrà favorire il ricambio dell'aria. Ove siano presenti spazi idonei, contigui alla chiesa, si prenda in considerazione la possibilità di celebrare le esequie all'aperto, con il rispetto delle distanze di sicurezza e delle altre indicazioni sopra disposte".
A tal proposito, Mons. Giovanni Ricchiuti, vescovo della Diocesi di Altamura – Gravina – Acquaviva delle Fonti, con decreto ufficiale sottoscritto in data 2 maggio 2020, ha disposto che:
- ciascun parroco, previa intesa con la famiglia del defunto, può scegliere se continuare soltanto a benedire la salma direttamente al cimitero, con le preghiere rituali dell'Ultima raccomandazione e commiato, oppure celebrare attenendosi scrupolosamente alle disposizioni contenute nella richiamata Nota complementare del Segretario Generale della CEI (Leggi in allegato il testo integrale);
- quanto prima la Diocesi provvederà a dotare le parrocchie di termometro digitale e di idoneo distributore di materiale detergente ad azione antisettica.