Caporalato
Caporalato
Attualità

Caporalato, una proposta per disciplinare diritti e lavoro dei migranti

Un progetto congiunto di Fondazione “Osservatorio Agromafie”, ANCI e Coldiretti

La Fondazione "Osservatorio Agromafie", il cui comitato scientifico è presieduto da Gian Carlo Caselli, insieme a Coldiretti, rappresentata dal Presidente Ettore Prandini, e ANCI, rappresentata dal Presidente del Consiglio nazionale Enzo Bianco, ha avviato una riflessione congiunta, coordinata da Giovanni Salvi (Procuratore generale della Cassazione), finalizzata ad elaborare una proposta per contrastare il caporalato nel lavoro.

La proposta, presentata il 18 febbraio, è mirata ad affrontare in maniera concreta la situazione di grave vulnerabilità e marginalità nella quale versa un segmento consistente di cittadini stranieri oggi a rischio di grave sfruttamento lavorativo in ambito agricolo. Sfruttamento che si riflette sulla competitività delle imprese che rispettano le regole e sulle condizioni di lavoro anche del non migrante.

Scopo di questa proposta è migliorare la disciplina e gestione del lavoro stagionale, al fine di assicurare condizioni di lavoro dignitose e legali, e, al tempo stesso, di consentire alle imprese agricole di sostenere la concorrenza internazionale.

Una proposta sostenibile, coerente ed innovativa che vuole innanzitutto avvalersi degli strumenti previsti nell'attuale ordinamento, della collaborazione interistituzionale e del coinvolgimento diretto delle associazioni datoriali e dei lavoratori. La proposta è volta a:

1) rafforzare il sistema esistente utilizzando gli strumenti di Programmazione e definizione delle quote di ingresso per lavoro stagionale e contribuire ad una definizione puntuale del fabbisogno di lavoro stagionale (non solo in agricoltura) attraverso una previsione specifica di fabbisogno per aree determinate e collegarlo ad altre richieste di lavoro stagionale, nella stessa area o in aree vicine, in maniera da assicurare una continuità del rapporto lavorativo del dipendente stagionale;

2) far emergere le situazione di marginalità (irregolarità) e lavoro nero partendo dalle principali situazioni di vulnerabilità e precarietà attualmente riscontrate e che riguardano i lavoratori in agricoltura che versano in condizioni di irregolarità amministrativa e coloro i quali da anni presenti e attivi nel nostro Paese in qualità di richiedenti asilo si ritrovano, in qualità di diniegati o in assenza di rinnovo del titolo di soggiorno per motivi umanitari, in una situazione di strutturale precarietà e potenziale ricattabilità. In questo caso si tratterebbe di prevedere strumenti di emersione su base individuale, diversi dai provvedimenti straordinari di regolarizzazione generalizzata (cd. sanatorie), come ad esempio:

- regolarizzazione ad personam temporanea e condizionata attraverso l'introduzione nel TU sull'immigrazione di un permesso di soggiorno per lavoro stagionale per i migranti irregolari in agricoltura che consenta di avviare al lavoro il migrante irregolare, individuato attraverso l'intermediazione delle associazioni di categoria per il lavoro stagionale e che accetti la condizione di ritorno al paese di origine al termine del periodo massimo di lavoro (9 mesi) ma con la possibilità di ottenere il visto di ingresso per successivi periodi analoghi e anche per più annualità come la normativa attuale prevede.

3) promuovere interventi atti a contrastare la presenza del caporalato e volti a sostenere i lavoratori stagionali in varie sfere (dal trasporto all'alloggio) da realizzarsi sotto la regia dell'ente locale e con il supporto delle realtà del terzo settore.

Tra gli interventi realizzabili: l'accompagnamento all'inserimento abitativo (temporaneo) per i lavoratori stagionali in agricoltura attraverso l'accoglienza diffusa in appartamenti; lo sviluppo di progetti di rigenerazione urbana, realizzando interventi innovativi di social housing in cui i servizi abitativi divengono parte integrante delle politiche sociali – complementarietà tra sicurezza, solidarietà, coesione sociale e lavoro; pianificazione dei trasporti, orientamento ai servizi ecc.
  • Caporalato
Altri contenuti a tema
Caporalato e sfruttamento in agricoltura nella BAT: il fenomeno è sotto controllo, ma non diminuisce Caporalato e sfruttamento in agricoltura nella BAT: il fenomeno è sotto controllo, ma non diminuisce Il punto di vista di Gaetano Riglietti, segretario generale della Flai Cgil Bat
Cgil: «Superamento ghetti, risorse per Bisceglie e San Ferdinando. E gli altri Comuni?» Cgil: «Superamento ghetti, risorse per Bisceglie e San Ferdinando. E gli altri Comuni?» Valente e Riglietti: «Per quale motivo ben 8 amministrazioni della Bat non hanno presentato progettualità per ottenere i fondi Pnrr stanziati?»
Sfruttamento braccianti a Spinazzola, Flai e Cgil: «Servono controlli contro la riduzione in schiavitù» Sfruttamento braccianti a Spinazzola, Flai e Cgil: «Servono controlli contro la riduzione in schiavitù» I segretari generali Riglietti e D'Alberto in seguito all'operazione dei Carabinieri
Braccianti sfruttati come schiavi, un arresto e due denunce a Spinazzola Braccianti sfruttati come schiavi, un arresto e due denunce a Spinazzola I lavoratori venivano pagati 4 euro all'ora
Caporalato, approvato piano nazionale. L'analisi di Flai e Cgil Bat Caporalato, approvato piano nazionale. L'analisi di Flai e Cgil Bat Saranno quattro le linee di azione per una durata triennale
Tutto pronto per la raccolta dell'uva, «non bisogna bloccare le aziende» Tutto pronto per la raccolta dell'uva, «non bisogna bloccare le aziende» Confagricoltura Puglia chiede di accelerare i controlli per non aggravare la crisi
© 2001-2024 SpinazzolaViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
SpinazzolaViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.