Vita di città
Bardi di Natale, l'idea diventa realtà a Spinazzola
Addobbi realizzati dai ragazzi del CAS Borgo Saraceno
Spinazzola - lunedì 19 dicembre 2016
11.29 Comunicato Stampa
Bardi di Natale, da una idea diventata progetto ecco Spinazzola nei colori della festa. A realizzare gli addobbi, arricchendo il cuore della città, i ragazzi stranieri richiedenti protezione internazionale del Centro di Accoglienza Straordinario (CAS) Borgo Saraceno di Spinazzola. Gestito dalla Società Cooperativa Sociale Senis Hospes, coordinato da Donato Lopez e Raffaele Navarra.
Sono servite pochissime risorse per realizzare le grandi semisfere che ora fanno bella mostra sugli alberi di piazza Plebiscito, costruite con bicchieri di plastica uniti tra loro, colorati con bombolette spray, decorati con nastri in raso. Un insieme davvero bello, di effetto, frutto della creatività e maestria. A cui si è aggiunto il valore, il desiderio del dare il proprio contributo per rendere più gioiosa una città che ora sentono anche loro, da parte degli ospiti del CAS Borgo Saraceno.
L'idea con l'approssimarsi delle festività è nata tra quanti operano nella struttura del CAS Borgo Saraceno, in particolare: la psicologa Lara Forina, la docente di italiano Floriana Giove, le operatrici Angela Maria Soldano e Antonietta Galantucci, subito accolta dai ragazzi. La realizzazione degli smerli sui banchi della classe dove giornalmente viene insegnato loro l'italiano trasformata occasionalmente da officina del sapere a quella del fare. Capito il meccanismo della esecuzione dei manufatti sin dal primo prototipo, il laboratorio creativo si è subito trasformato in allegra partecipazione. Anche questa attività finalizzata a creare sintonia e integrazione con la città è alla base dell'operare della Cooperativa Sociale Senis Hospes.
Gli ospiti del CAS Borgo Saraceno di Spinazzola, provenienti dalla Nigeria, Bangladesh, Senegal, Costa D'Avorio, Guinea, Gambia, Togo di età compresa tra i 18 e 28 anni mettendo da parte le proprie ansie e aspettative che li ha portati a raggiungere l'Italia, impegnandosi alacremente in tempi davvero ridotti hanno reso possibile la realizzazione degli addobbi. Poi è arrivato il momento, sfidando anche il freddo pungente, di vedere il risultato del loro lavoro nella piazza principale della città con l'approvazione dei passanti e quanti hanno sostenuto il loro impegno. Il rapporto tra i cittadini di Spinazzola e i ragazzi stranieri, richiedenti protezione internazionale è un connubio in crescita. La città ha praticamente accettato la loro presenza anche perché a questi giovani è davvero difficile per il loro comportamento corretto non finire con il volergli bene.
L'iniziativa di utilizzare le piazze dove collocare gli addobbi è stata approvata dallo stesso sindaco di Spinazzola Michele Patruno. Lo spirito delle festività è entrato anche tra i giovani del CAS Borgo Saraceno che si apprestano nei prossimi giorni a dar vita ad altre impegnative iniziative. Quel che più conta, il tutto sempre vissuto con sentimento di solidarietà, indipendentemente dal colore della pelle, religione, credo politico. Uomini e donne che oggi assaporano la gioia di compiacersi dopo aver sfidato tutto, anche rischiando la morte, per conquistare nuova dignità ed essere persone libere.
Sono servite pochissime risorse per realizzare le grandi semisfere che ora fanno bella mostra sugli alberi di piazza Plebiscito, costruite con bicchieri di plastica uniti tra loro, colorati con bombolette spray, decorati con nastri in raso. Un insieme davvero bello, di effetto, frutto della creatività e maestria. A cui si è aggiunto il valore, il desiderio del dare il proprio contributo per rendere più gioiosa una città che ora sentono anche loro, da parte degli ospiti del CAS Borgo Saraceno.
L'idea con l'approssimarsi delle festività è nata tra quanti operano nella struttura del CAS Borgo Saraceno, in particolare: la psicologa Lara Forina, la docente di italiano Floriana Giove, le operatrici Angela Maria Soldano e Antonietta Galantucci, subito accolta dai ragazzi. La realizzazione degli smerli sui banchi della classe dove giornalmente viene insegnato loro l'italiano trasformata occasionalmente da officina del sapere a quella del fare. Capito il meccanismo della esecuzione dei manufatti sin dal primo prototipo, il laboratorio creativo si è subito trasformato in allegra partecipazione. Anche questa attività finalizzata a creare sintonia e integrazione con la città è alla base dell'operare della Cooperativa Sociale Senis Hospes.
Gli ospiti del CAS Borgo Saraceno di Spinazzola, provenienti dalla Nigeria, Bangladesh, Senegal, Costa D'Avorio, Guinea, Gambia, Togo di età compresa tra i 18 e 28 anni mettendo da parte le proprie ansie e aspettative che li ha portati a raggiungere l'Italia, impegnandosi alacremente in tempi davvero ridotti hanno reso possibile la realizzazione degli addobbi. Poi è arrivato il momento, sfidando anche il freddo pungente, di vedere il risultato del loro lavoro nella piazza principale della città con l'approvazione dei passanti e quanti hanno sostenuto il loro impegno. Il rapporto tra i cittadini di Spinazzola e i ragazzi stranieri, richiedenti protezione internazionale è un connubio in crescita. La città ha praticamente accettato la loro presenza anche perché a questi giovani è davvero difficile per il loro comportamento corretto non finire con il volergli bene.
L'iniziativa di utilizzare le piazze dove collocare gli addobbi è stata approvata dallo stesso sindaco di Spinazzola Michele Patruno. Lo spirito delle festività è entrato anche tra i giovani del CAS Borgo Saraceno che si apprestano nei prossimi giorni a dar vita ad altre impegnative iniziative. Quel che più conta, il tutto sempre vissuto con sentimento di solidarietà, indipendentemente dal colore della pelle, religione, credo politico. Uomini e donne che oggi assaporano la gioia di compiacersi dopo aver sfidato tutto, anche rischiando la morte, per conquistare nuova dignità ed essere persone libere.