Cronaca
Addio discarica a Grottelline. L'AGER scende in campo a tutela del sito
L'AGER ha chiesto formalmente alla Regione Puglia di cancellare dal piano regionale dei rifiuti urbani la discarica sul sito Grottelline
Spinazzola - venerdì 7 agosto 2020
Una annosa vicenda che ha trovato quest'anno, nel giro di pochi mesi, una risoluzione positiva per il territorio di Grottelline, salvato dall'incombere del rischio discarica, e che vede ora scendere in campo anche l'AGER, l'Agenzia territoriale della Regione Puglia per il servizio di gestione dei rifiuti.
Dopo la sentenza del Tar Puglia che, a gennaio, aveva rigettato il ricorso presentato Co.Ge.Am.scarl e Tradeco srl di Altamura col quale si richiedeva l'annullamento del vincolo paesaggistico, posto dalla Soprintendenza nell'ottobre 2016, a tutela dell'area di Grottelline, nel territorio Spinazzola e Poggiorsini; seguita dalla sentenza del Tar Lazio che aveva accolto il ricorso promosso dai Comuni di Poggiorsini e Spinazzola avverso la realizzazione della discarica in località Grottelline, l'AGER ha chiesto formalmente che la Regione Puglia cancelli dal piano regionale dei rifiuti urbani la discarica sul sito Grottelline.
«L'AGER, quale ente di governo d'ambito obbligatorio ex lege istituito con legge regionale n. 20/2016, non ha competenze di programmazione nell'ambito della gestione del ciclo dei rifiuti bensì provvede all'attuazione del piano regionale dei rifiuti urbani, procede all'affidamento della realizzazione e della gestione degli impianti di trattamento, recupero, riciclaggio e smaltimento dei rifiuti urbani, disciplina i flussi dei rifiuti indifferenziati da avviare a smaltimento e di quelli rivenienti da raccolta differenziata da avviare a recupero e riciclaggio» - si precisa nel documento all'indirizzo della Regione.
«Nel condividere le argomentazioni formulate dai Comuni di Spinanola e Poggiorsini con la propria nota del 23 luglio ultimo scorso, nonchè le motivazioni e le conclusioni contenute nella sentenza del TAR Lazio, si fa rilevare, nell'ambito delle competenze normativamente attribuite, che l'intervento avente ad oggetto l'impianto complesso di trattamento meccanico biologico e discarica di servizio soccorso non debba ritenersi più funzionale alla gestione del ciclo dei rifiuti in Puglia.
In vero - si legge - il rilevante aumento della raccolta differenziata con conseguente diminuzione della frazione indifferenziato (residuo secco) ha determinato che gli impianti di trattamento meccanico biologico attualmente in esercizio sul territorio regionale soddisfano ampiamente il fabbisogno regionale tanto che in alcune occasioni la Regione ha autorizzato il trattamento nei detti impianti di rifiuto indifferenziato provenienti da altre regioni.
Vi è di più, proprio per il costante aumento della raccolta differenziata, si procederà alla progressiva dismissione degli impianti di trattamento meccanico biologico comunque nel rispetto dei contratti di concessione allo stato vigenti. Pertanto, alla luce di quanto innanzi esposto, nell'ambito delle proprie competenze, si chiede che la Regione voglia espungere dall'adottando Piano Regionale Rifiuti Urbani l'intervento impiantistico indicato in epigrafe» - conclude AGER.
«Dopo la sentenza del Tar Lazio un ulteriore tassello si aggiunge all'infinito iter che metta la parola fine a questa storia» - commenta il primo cittadino di Spinazzola, Michele Patruno.
«Al Presidente Emiliano - aggiunge il sindaco - chiediamo di accogliere la nostra richiesta e prendere atto che non vi sono più le condizioni perchè l'impianto di Grottelline continui a rimanere nel Piano Regionale dei Rifiuti Urbani mettendo, una volta per tutte, i titoli di coda ad una vicenda drammatica per le nostre comunità.
L'amministrazione regionale deve necessariamente sancire il trionfo del buon senso che impedisce la realizzazione di una bomba ecologica su un sito di inestimabile interesse culturale a due passi dalle case che abitiamo e dai campi su cui ogni giorno lavoriamo. È ora arrivato il tempo di programmare il futuro, di pensare alla valorizzazione e alla fruizione a fini turistici e culturali di un sito che testimonia la presenza dell'uomo nel nostro territorio sin dal neolitico. Una pagina di storia lunga più di diecimila anni che aspetta solo di essere sfogliata. Addio discarica».
Dopo la sentenza del Tar Puglia che, a gennaio, aveva rigettato il ricorso presentato Co.Ge.Am.scarl e Tradeco srl di Altamura col quale si richiedeva l'annullamento del vincolo paesaggistico, posto dalla Soprintendenza nell'ottobre 2016, a tutela dell'area di Grottelline, nel territorio Spinazzola e Poggiorsini; seguita dalla sentenza del Tar Lazio che aveva accolto il ricorso promosso dai Comuni di Poggiorsini e Spinazzola avverso la realizzazione della discarica in località Grottelline, l'AGER ha chiesto formalmente che la Regione Puglia cancelli dal piano regionale dei rifiuti urbani la discarica sul sito Grottelline.
«L'AGER, quale ente di governo d'ambito obbligatorio ex lege istituito con legge regionale n. 20/2016, non ha competenze di programmazione nell'ambito della gestione del ciclo dei rifiuti bensì provvede all'attuazione del piano regionale dei rifiuti urbani, procede all'affidamento della realizzazione e della gestione degli impianti di trattamento, recupero, riciclaggio e smaltimento dei rifiuti urbani, disciplina i flussi dei rifiuti indifferenziati da avviare a smaltimento e di quelli rivenienti da raccolta differenziata da avviare a recupero e riciclaggio» - si precisa nel documento all'indirizzo della Regione.
«Nel condividere le argomentazioni formulate dai Comuni di Spinanola e Poggiorsini con la propria nota del 23 luglio ultimo scorso, nonchè le motivazioni e le conclusioni contenute nella sentenza del TAR Lazio, si fa rilevare, nell'ambito delle competenze normativamente attribuite, che l'intervento avente ad oggetto l'impianto complesso di trattamento meccanico biologico e discarica di servizio soccorso non debba ritenersi più funzionale alla gestione del ciclo dei rifiuti in Puglia.
In vero - si legge - il rilevante aumento della raccolta differenziata con conseguente diminuzione della frazione indifferenziato (residuo secco) ha determinato che gli impianti di trattamento meccanico biologico attualmente in esercizio sul territorio regionale soddisfano ampiamente il fabbisogno regionale tanto che in alcune occasioni la Regione ha autorizzato il trattamento nei detti impianti di rifiuto indifferenziato provenienti da altre regioni.
Vi è di più, proprio per il costante aumento della raccolta differenziata, si procederà alla progressiva dismissione degli impianti di trattamento meccanico biologico comunque nel rispetto dei contratti di concessione allo stato vigenti. Pertanto, alla luce di quanto innanzi esposto, nell'ambito delle proprie competenze, si chiede che la Regione voglia espungere dall'adottando Piano Regionale Rifiuti Urbani l'intervento impiantistico indicato in epigrafe» - conclude AGER.
«Dopo la sentenza del Tar Lazio un ulteriore tassello si aggiunge all'infinito iter che metta la parola fine a questa storia» - commenta il primo cittadino di Spinazzola, Michele Patruno.
«Al Presidente Emiliano - aggiunge il sindaco - chiediamo di accogliere la nostra richiesta e prendere atto che non vi sono più le condizioni perchè l'impianto di Grottelline continui a rimanere nel Piano Regionale dei Rifiuti Urbani mettendo, una volta per tutte, i titoli di coda ad una vicenda drammatica per le nostre comunità.
L'amministrazione regionale deve necessariamente sancire il trionfo del buon senso che impedisce la realizzazione di una bomba ecologica su un sito di inestimabile interesse culturale a due passi dalle case che abitiamo e dai campi su cui ogni giorno lavoriamo. È ora arrivato il tempo di programmare il futuro, di pensare alla valorizzazione e alla fruizione a fini turistici e culturali di un sito che testimonia la presenza dell'uomo nel nostro territorio sin dal neolitico. Una pagina di storia lunga più di diecimila anni che aspetta solo di essere sfogliata. Addio discarica».