Vita di città
A Spinazzola si può tornare alla cura dei campi a gestione familiare
Patruno: «Concessa la manutenzione necessaria del patrimonio della nostra comunità»
Spinazzola - mercoledì 15 aprile 2020
12.29
In seguito alla consueta video conferenza del Prefetto con i sindaci dei comuni della Bat, il sindaco di Spinazzola Michele Patruno comunica la possibilità di tornare alla manutenzione e cura dei terreni agricoli a gestione familiare e non professionale.
«Abbiamo convenuto che a distanza di un mese e mezzo, l'abbandono di questi piccoli appezzamenti terrieri, di cui è pieno il territorio di Spinazzola, potrebbe diventare un problema anche di pubblica incolumità» - ha dichiarato Patruno.
«Pertanto abbiamo stabilito che, con determinata disciplina e regolamentazione, si potrà accedere ai fondi a conduzione familiare per eseguire tutti quei lavori inderogabili e indifferibili per la manutenzione del fondo stesso per evitare danni irreparabili per i terreni che sono patrimonio della nostra comunità.
L'accesso ai terreni - specifica il sindaco - è consentito ad una sola persona, con la relativa autocertificazione, e solo in caso di necessità, come disciplinato dal DPCM, senza abusare, quindi, del criterio di necessità. È un primo passo avanti per consentire di rimettere in coltivazione i nostri terreni».
«Abbiamo convenuto che a distanza di un mese e mezzo, l'abbandono di questi piccoli appezzamenti terrieri, di cui è pieno il territorio di Spinazzola, potrebbe diventare un problema anche di pubblica incolumità» - ha dichiarato Patruno.
«Pertanto abbiamo stabilito che, con determinata disciplina e regolamentazione, si potrà accedere ai fondi a conduzione familiare per eseguire tutti quei lavori inderogabili e indifferibili per la manutenzione del fondo stesso per evitare danni irreparabili per i terreni che sono patrimonio della nostra comunità.
L'accesso ai terreni - specifica il sindaco - è consentito ad una sola persona, con la relativa autocertificazione, e solo in caso di necessità, come disciplinato dal DPCM, senza abusare, quindi, del criterio di necessità. È un primo passo avanti per consentire di rimettere in coltivazione i nostri terreni».