Cronaca
La Capitaneria di Barletta sequestra 49 kg di prodotti ittici nella Bat
Sanzioni per un totale di 11.000 euro e sequestro dell'attrezzatura da pesca per i trasgressori
Spinazzola - sabato 8 settembre 2018
10.13
Nell'ambito di controlli finalizzati alla repressione dell'attività illegale della pesca a strascico in violazione del periodo di fermo obbligatorio disposto dal competente Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo con apposito decreto del 3 agosto, è stata effettuata un'attività di polizia marittima condotta dalla Capitaneria di Porto di Barletta.
L'attività di controllo ha visto impegnato personale e mezzi dipendenti dalla suddetta Capitaneria che ha consentito l'elevazione di verbali amministrativi per complessivi € 11.000, il sequestro di attrezzi da pesca professionali (rete a strascico) detenuti ed impiegati senza la prescritta autorizzazione/licenza di pesca, nonché il sequestro di 49 kg circa di prodotto ittico di varia specie di taglia inferiore a quella minima consentita.
Il prodotto ittico dopo una verifica del competente servizio veterinario della Asl/Bt sulla idoneità al consumo umano è stato devoluto all'Arcidiocesi Trani-Barletta-Bisceglie Caritas Diocesana sezione di Bisceglie. L'esito dell'operazione è da ritenersi sicuramente positiva perché va a contrastare un fenomeno deleterio per l'ecosistema marino costiero. Difatti l'esercizio della pesca di esemplari allo stato giovanile depaupera ulteriormente le già esigue risorse del nostro Mar Adriatico.
Dalla Capitaneria di Porto di Barletta fanno sapere che l'attività di controllo continuerà anche nei prossimi giorni con lo scopo precipuo di reprimere ogni illecito che coinvolga gli organismi marini allo stato giovanile. Occorre ribadire che le normative vigenti in materia, prevedono sanzioni non solo per il pescatore ma anche per chi detiene e chi commercializza tali prodotti.
L'attività di controllo ha visto impegnato personale e mezzi dipendenti dalla suddetta Capitaneria che ha consentito l'elevazione di verbali amministrativi per complessivi € 11.000, il sequestro di attrezzi da pesca professionali (rete a strascico) detenuti ed impiegati senza la prescritta autorizzazione/licenza di pesca, nonché il sequestro di 49 kg circa di prodotto ittico di varia specie di taglia inferiore a quella minima consentita.
Il prodotto ittico dopo una verifica del competente servizio veterinario della Asl/Bt sulla idoneità al consumo umano è stato devoluto all'Arcidiocesi Trani-Barletta-Bisceglie Caritas Diocesana sezione di Bisceglie. L'esito dell'operazione è da ritenersi sicuramente positiva perché va a contrastare un fenomeno deleterio per l'ecosistema marino costiero. Difatti l'esercizio della pesca di esemplari allo stato giovanile depaupera ulteriormente le già esigue risorse del nostro Mar Adriatico.
Dalla Capitaneria di Porto di Barletta fanno sapere che l'attività di controllo continuerà anche nei prossimi giorni con lo scopo precipuo di reprimere ogni illecito che coinvolga gli organismi marini allo stato giovanile. Occorre ribadire che le normative vigenti in materia, prevedono sanzioni non solo per il pescatore ma anche per chi detiene e chi commercializza tali prodotti.