Costantino: "Votate per capacità critica non per un santino distribuito"
La riflessione dello psicologo Spinazzolese
venerdì 24 settembre 2021
9.48
iReport
Buoni propositi mentre tutto crolla.
Quali siano le responsabilità sembra quasi una logica per non pensare al futuro, mentre bisogna riprendere un dialogo attivo che la politica non deve interrompere, ma alimentare, bisogna unire le risorse senza giudizi, altrimenti saremo spettatori ancora di crolli e non di costruzioni.
Palazzi storici in degrado... strade che costruiranno.... e i ponti che sono solo un significato simbolico poco di operativo.
Creare ponti non è uno slogan, ma un comportamento nella prossimalita' che non ostacola, non minaccia creando insicurezza, promuove e rende tutti liberi di essere attivi non contro ma per qualcosa.
Si vince insieme e si può perdere anche vincendo, se si è soli.
Questo momento sembra più dividere che unire.
Quali interessi ognuno coltiva? Pochi direi se si creano recinti; tanti politologi che non sono stati in grado di dare buoni esempi quale credibilità hanno?
Allora penso che il benessere sia un gioco a somma diversa da zero, ovvero possiamo perdere tutti o possiamo vincere tutti, ma si continua a dibattere contro. Pensiamo poi di convincere solo in questo mese di frenetica campagna elettorale, osserviamo non quello che si dice, ma la storia, la testimonianza di chi è dentro questa giostra.
In ogni caso sento di restituire senso critico ai cittadini perche' non votino per un santino distribuito ma per capacità critica.
Quali siano le responsabilità sembra quasi una logica per non pensare al futuro, mentre bisogna riprendere un dialogo attivo che la politica non deve interrompere, ma alimentare, bisogna unire le risorse senza giudizi, altrimenti saremo spettatori ancora di crolli e non di costruzioni.
Palazzi storici in degrado... strade che costruiranno.... e i ponti che sono solo un significato simbolico poco di operativo.
Creare ponti non è uno slogan, ma un comportamento nella prossimalita' che non ostacola, non minaccia creando insicurezza, promuove e rende tutti liberi di essere attivi non contro ma per qualcosa.
Si vince insieme e si può perdere anche vincendo, se si è soli.
Questo momento sembra più dividere che unire.
Quali interessi ognuno coltiva? Pochi direi se si creano recinti; tanti politologi che non sono stati in grado di dare buoni esempi quale credibilità hanno?
Allora penso che il benessere sia un gioco a somma diversa da zero, ovvero possiamo perdere tutti o possiamo vincere tutti, ma si continua a dibattere contro. Pensiamo poi di convincere solo in questo mese di frenetica campagna elettorale, osserviamo non quello che si dice, ma la storia, la testimonianza di chi è dentro questa giostra.
In ogni caso sento di restituire senso critico ai cittadini perche' non votino per un santino distribuito ma per capacità critica.