Via Appia-Regina Viarum, «Il Mibact inserisca Spinazzola nel progetto»
Interrogazione parlamentare dell'on. Nunzio Angiola al Ministro Franceschini
domenica 4 ottobre 2020
05.00
La Via Appia, "Regina delle strade" è un progetto di valorizzazione del tracciato lungo 360 miglia e che interessa quattro Regioni, numerose Provincie e molti Comuni.
È con il titolo "Via Appia-Regina Viarum" che il Mibact, supportato dalla Regione Puglia ha avviato nel 2015 il processo di valorizzazione del tracciato che da Venusia (Venosa) portava a Silvium (Gravina di Puglia).
Ed è dal 2015 che la città di Spinazzola ha chiesto l'inserimento all'interno del percorso, rimanendo inascoltata.
Lo scorso 1 ottobre l'on. Nunzio Angiola è tornato sulla questione presentando una interrogazione a risposta scritta all'indirizzo del Ministro per i Beni e le attività culturali e per il turismo Dario Franceschini al quale si chiede «di disporre gli opportuni urgenti approfondimenti in merito all'inserimento di Spinazzola nel citato percorso e, nel caso in cui le verifiche non dovessero condurre agli esiti sperati, se non ritenga di tributare a Spinazzola un giusto e congruo riconoscimento - anche indiretto - nelle attività progettuali, trattandosi del territorio che da sempre viene considerato come la porta dell'Appia antica in Puglia» - si legge nel testo.
Sarebbero almeno tre le ipotesi sul percorso della Via Appia, di cui solo una vorrebbe Spinazzola con Poggiorsini estromesse nel punto in cui l'antica Appia da Palazzo San Gervasio giungeva a Gravina, segnando a Masseria Tripputi ai piedi del Monteserico la statio Ad Pinum, tratto del tutto inserito oggi in terra di Basilicata.
L'ipotesi del passaggio della Via Appia nei pressi di Spinazzola, proseguendo verso la Rocca del Garagnone e poi verso Gravina, è sostenuta da Francesco Maria Pratilli che descrive questo itinerario nella pubblicazione "Della via Appia riconosciuta e descritta – Libri IV" (Arnaldo Forni Editore 1745). A Pratilli fece riferimento anche il giornalista Paolo Rumiz - citato nell'interrogazione - che non escludeva l'approdo della "Regina Viarum" in Puglia a Spinazzola, città fondata - secondo la tradizione - come vicus intorno alla statio Ad Pinum di certo ben lontana dalla Masseria Tripputi.
«Con l'inopinata esclusione della città di Spinazzola e del suo territorio dal progetto "Il cammino dell'Appia Regina Viarum - valorizzazione e messa a sistema dell'Appia Regina Viarum", così come risulta dal tracciato attuale del Ministero, - scrive l'onorevole - si priverebbe di una grande opportunità di crescita turistica una parte rilevante del territorio murgiano, certamente meritevole di essere conosciuta e valorizzata proprio per le sue indiscusse peculiarità storiche, artistiche, ambientali e culturali».
La questione, quindi, torna ad essere dibattuta attraverso l'intervento dell'on. Angiola che, nella sua interrogazione al Ministro, traccia tutti i punti salienti del processo di progettazione, come segue.
«Il progetto di valorizzazione della "Via Appia - Regina Viarum" ha preso spunto dal viaggio intrapreso dal giornalista Paolo Rumiz, conclusosi il 13.6.2015 dopo 611 chilometri, 29 giorni di cammino e circa un milione di passi, e vede il coinvolgimento di tutti i territori interessati dall'antica via consolare.
In data 24.3.2016 il MiBACT ed i Presidenti delle Regioni interessate hanno costituito un Tavolo tecnico interistituzionale per la valorizzazione della via Appia che il 29.4.2016 si riuniva per la prima volta.
Dal tracciato della Via Appia è stata incomprensibilmente estromessa la città di Spinazzola, nonostante lo stesso Paolo Rumiz avesse manifestato serie perplessità sul tracciato alternativo da lui stesso percorso, nell'incontro con il giornalista Cosimo Forina durante la sosta a Palazzo San Gervasio-Pz (Rumiz P., Appia, Feltrinelli, giugno 2016 - pag. 221).
Il tracciato Venosa-Gravina in Puglia della Regina Viarum può aver seguito il percorso "Venosa-Ad Pinum-Blera- Silvium", ovvero lasciata la Basilicata, la via Appia entrava in Puglia dal territorio di Spinazzola. Tale percorso è sempre stato documentato negli atti dalla stessa Regione Puglia (Elaborato n. 5 Schede degli Ambiti Paesaggistici - Piano Paesaggistico Territoriale regionale, pag. 10) e della Regione Basilicata (Regionelnforma - Il regio tratturo in Lucania).
Con nota del 18.12.2015 prot. 13598 del Sindaco pro tempore di Spinazzola Nicola di Tullio indirizzata al MiBACT e al Presidente della Regione Puglia si chiedeva l'inserimento della Città di Spinazzola nel percorso della Via Appia.
Nel convegno "Via Appia Regina Viarum" organizzato dal Comune di Spinazzola il 24.11.2017 con il patrocinio della Regione Puglia e dell'Ente Parco dell'Alta Murgia sono state discusse le ipotesi avanzate da taluni archeologi che probabilmente avevano trascurato o sottovalutato le fonti romane del percorso dell'Appia: Venosa-Palazzo S.G.- Basentello-Gravina.
La nota del Prof. Fedele Raguso del 14.4.2018, con la quale ha trasmesso al Comune di Spinazzola la sintesi della relazione tenuta nel citato convegno del 24.11.2017 sulla "Via Appia Regina Viarum", dalla quale risultava chiaramente che Spinazzola (Ad Pinum) era stata la porta della Via Appia in Puglia.
Con lettera prot. 12486 del 16.10.2018, il Sindaco ha investito della questione la Direzione del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, allegando varia documentazione che richiamava l'itinerario descritto da Francesco Maria Pratilli (1745). Tale documentazione descriveva il passaggio della Regina Viarum da Spinazzola. Inoltre, proprio il testo del Pratilli avvalorato, poi, dal topografo Domenico Romanelli (1818), il quale apportò delle rettifiche rendendolo più consono alle fonti, veniva utilizzato come riferimento dallo stesso Paolo Rumiz nel suo percorso.
La lettera prot. A00_004PROT del 31.1.2019-589 della Regione Puglia, Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio con la quale la Regione dichiarava di aver provveduto a trasmettere al MiBACT l'istanza del Comune di Spinazzola».
È con il titolo "Via Appia-Regina Viarum" che il Mibact, supportato dalla Regione Puglia ha avviato nel 2015 il processo di valorizzazione del tracciato che da Venusia (Venosa) portava a Silvium (Gravina di Puglia).
Ed è dal 2015 che la città di Spinazzola ha chiesto l'inserimento all'interno del percorso, rimanendo inascoltata.
Lo scorso 1 ottobre l'on. Nunzio Angiola è tornato sulla questione presentando una interrogazione a risposta scritta all'indirizzo del Ministro per i Beni e le attività culturali e per il turismo Dario Franceschini al quale si chiede «di disporre gli opportuni urgenti approfondimenti in merito all'inserimento di Spinazzola nel citato percorso e, nel caso in cui le verifiche non dovessero condurre agli esiti sperati, se non ritenga di tributare a Spinazzola un giusto e congruo riconoscimento - anche indiretto - nelle attività progettuali, trattandosi del territorio che da sempre viene considerato come la porta dell'Appia antica in Puglia» - si legge nel testo.
Sarebbero almeno tre le ipotesi sul percorso della Via Appia, di cui solo una vorrebbe Spinazzola con Poggiorsini estromesse nel punto in cui l'antica Appia da Palazzo San Gervasio giungeva a Gravina, segnando a Masseria Tripputi ai piedi del Monteserico la statio Ad Pinum, tratto del tutto inserito oggi in terra di Basilicata.
L'ipotesi del passaggio della Via Appia nei pressi di Spinazzola, proseguendo verso la Rocca del Garagnone e poi verso Gravina, è sostenuta da Francesco Maria Pratilli che descrive questo itinerario nella pubblicazione "Della via Appia riconosciuta e descritta – Libri IV" (Arnaldo Forni Editore 1745). A Pratilli fece riferimento anche il giornalista Paolo Rumiz - citato nell'interrogazione - che non escludeva l'approdo della "Regina Viarum" in Puglia a Spinazzola, città fondata - secondo la tradizione - come vicus intorno alla statio Ad Pinum di certo ben lontana dalla Masseria Tripputi.
«Con l'inopinata esclusione della città di Spinazzola e del suo territorio dal progetto "Il cammino dell'Appia Regina Viarum - valorizzazione e messa a sistema dell'Appia Regina Viarum", così come risulta dal tracciato attuale del Ministero, - scrive l'onorevole - si priverebbe di una grande opportunità di crescita turistica una parte rilevante del territorio murgiano, certamente meritevole di essere conosciuta e valorizzata proprio per le sue indiscusse peculiarità storiche, artistiche, ambientali e culturali».
La questione, quindi, torna ad essere dibattuta attraverso l'intervento dell'on. Angiola che, nella sua interrogazione al Ministro, traccia tutti i punti salienti del processo di progettazione, come segue.
«Il progetto di valorizzazione della "Via Appia - Regina Viarum" ha preso spunto dal viaggio intrapreso dal giornalista Paolo Rumiz, conclusosi il 13.6.2015 dopo 611 chilometri, 29 giorni di cammino e circa un milione di passi, e vede il coinvolgimento di tutti i territori interessati dall'antica via consolare.
In data 24.3.2016 il MiBACT ed i Presidenti delle Regioni interessate hanno costituito un Tavolo tecnico interistituzionale per la valorizzazione della via Appia che il 29.4.2016 si riuniva per la prima volta.
Dal tracciato della Via Appia è stata incomprensibilmente estromessa la città di Spinazzola, nonostante lo stesso Paolo Rumiz avesse manifestato serie perplessità sul tracciato alternativo da lui stesso percorso, nell'incontro con il giornalista Cosimo Forina durante la sosta a Palazzo San Gervasio-Pz (Rumiz P., Appia, Feltrinelli, giugno 2016 - pag. 221).
Il tracciato Venosa-Gravina in Puglia della Regina Viarum può aver seguito il percorso "Venosa-Ad Pinum-Blera- Silvium", ovvero lasciata la Basilicata, la via Appia entrava in Puglia dal territorio di Spinazzola. Tale percorso è sempre stato documentato negli atti dalla stessa Regione Puglia (Elaborato n. 5 Schede degli Ambiti Paesaggistici - Piano Paesaggistico Territoriale regionale, pag. 10) e della Regione Basilicata (Regionelnforma - Il regio tratturo in Lucania).
Con nota del 18.12.2015 prot. 13598 del Sindaco pro tempore di Spinazzola Nicola di Tullio indirizzata al MiBACT e al Presidente della Regione Puglia si chiedeva l'inserimento della Città di Spinazzola nel percorso della Via Appia.
Nel convegno "Via Appia Regina Viarum" organizzato dal Comune di Spinazzola il 24.11.2017 con il patrocinio della Regione Puglia e dell'Ente Parco dell'Alta Murgia sono state discusse le ipotesi avanzate da taluni archeologi che probabilmente avevano trascurato o sottovalutato le fonti romane del percorso dell'Appia: Venosa-Palazzo S.G.- Basentello-Gravina.
La nota del Prof. Fedele Raguso del 14.4.2018, con la quale ha trasmesso al Comune di Spinazzola la sintesi della relazione tenuta nel citato convegno del 24.11.2017 sulla "Via Appia Regina Viarum", dalla quale risultava chiaramente che Spinazzola (Ad Pinum) era stata la porta della Via Appia in Puglia.
Con lettera prot. 12486 del 16.10.2018, il Sindaco ha investito della questione la Direzione del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, allegando varia documentazione che richiamava l'itinerario descritto da Francesco Maria Pratilli (1745). Tale documentazione descriveva il passaggio della Regina Viarum da Spinazzola. Inoltre, proprio il testo del Pratilli avvalorato, poi, dal topografo Domenico Romanelli (1818), il quale apportò delle rettifiche rendendolo più consono alle fonti, veniva utilizzato come riferimento dallo stesso Paolo Rumiz nel suo percorso.
La lettera prot. A00_004PROT del 31.1.2019-589 della Regione Puglia, Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio con la quale la Regione dichiarava di aver provveduto a trasmettere al MiBACT l'istanza del Comune di Spinazzola».