Tre zone di rischio, spostamenti limitati e coprifuoco. Le misure del nuovo Dpcm
Chiusi anche musei e centri commerciali nei weekend
martedì 3 novembre 2020
Entreranno in vigore prima del 4 novembre le ulteriori misure restrittive contenute nel prossimo Dpcm, illustrate già ieri mattina alla Camera e nel pomeriggio in Senato nella relazione del Presidente del Consiglio Conte.
«Il quadro epidemiologico è in via di transizione verso lo scenario 4 con particolare riferimento ad alcune regioni». Non ci sarà un lockdown generalizzato ma l'Italia sarà divisa in tre aree, corrispondenti a 3 diversi scenari di rischio. In base alla situazione epidemiologica regionale e all'indice Rt, che calcola il livello di contagiosità, insieme allo stato dei servizi sanitari, le regioni saranno suddivise in 3 aree e, in base al livello di rischio, verranno applicate misure restrittive differenziate.
Come da indiscrezioni, sono previste nuove restrizioni condivide a livello nazionale. Sembra confermato il coprifuoco dalle 21.00, chiusura nei festivi e prefestivi dei centri commerciali, ad eccezione di farmacie, parafarmacie, tabacchi e negozi di alimentari. Chiusi non solo i centri scommesse ma anche i corner e tutte le aree con videogiochi.
Dopo cinema e teatri stop anche a musei e mostre.
Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, verrà rimodulato in modo da ridurre la capienza al 50%, ma è previsto anche un limite agli spostamenti da e verso le regioni classificate nel livello più alto di rischio, e un limite alla circolazione delle persone nella fascia serale, fatto salvo lo spostamento dovuto a validi motivi di lavoro, di studio o di salute.
«Il Governo non intende arretrare per garantire protezione economica a famiglie, imprese e lavoratori - sottolinea il premier Conte - daremo sostegno per tutto il tempo necessario finché sarà necessario. Ogni crisi si dice sia un'opportunità di cambiamento e trasformazione. Questa è la terza crisi nell'arco di 15 anni, ora dobbiamo imprimere una svolta come non è mai stato fatto prima. Non possiamo permetterci di non volgere lo sguardo al futuro, non conosciamo il volto dell'Italia che verrà ma sappiamo già che sarà molto diverso».
«Il quadro epidemiologico è in via di transizione verso lo scenario 4 con particolare riferimento ad alcune regioni». Non ci sarà un lockdown generalizzato ma l'Italia sarà divisa in tre aree, corrispondenti a 3 diversi scenari di rischio. In base alla situazione epidemiologica regionale e all'indice Rt, che calcola il livello di contagiosità, insieme allo stato dei servizi sanitari, le regioni saranno suddivise in 3 aree e, in base al livello di rischio, verranno applicate misure restrittive differenziate.
Come da indiscrezioni, sono previste nuove restrizioni condivide a livello nazionale. Sembra confermato il coprifuoco dalle 21.00, chiusura nei festivi e prefestivi dei centri commerciali, ad eccezione di farmacie, parafarmacie, tabacchi e negozi di alimentari. Chiusi non solo i centri scommesse ma anche i corner e tutte le aree con videogiochi.
Dopo cinema e teatri stop anche a musei e mostre.
Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, verrà rimodulato in modo da ridurre la capienza al 50%, ma è previsto anche un limite agli spostamenti da e verso le regioni classificate nel livello più alto di rischio, e un limite alla circolazione delle persone nella fascia serale, fatto salvo lo spostamento dovuto a validi motivi di lavoro, di studio o di salute.
«Il Governo non intende arretrare per garantire protezione economica a famiglie, imprese e lavoratori - sottolinea il premier Conte - daremo sostegno per tutto il tempo necessario finché sarà necessario. Ogni crisi si dice sia un'opportunità di cambiamento e trasformazione. Questa è la terza crisi nell'arco di 15 anni, ora dobbiamo imprimere una svolta come non è mai stato fatto prima. Non possiamo permetterci di non volgere lo sguardo al futuro, non conosciamo il volto dell'Italia che verrà ma sappiamo già che sarà molto diverso».