Titoli di viaggio inutilizzati, Giannini: «Tavolo tecnico a tutela dei passeggeri»

All'indirizzo del Governo anche la richiesta di misure a supporto delle aziende

giovedì 26 marzo 2020
Numerosi gli utenti e le famiglie che hanno sollecitato la risoluzione del problema dei titoli di viaggio (biglietti singoli e abbonamenti) già acquistati e non utilizzati a causa dei provvedimenti governativi e regionali di limitazione della circolazione delle persone, e le conseguenti richieste di rimborso da parte dell'utenza (o di sospensione/proroga della loro validità), «problema che è stato posto all'attenzione del coordinamento tecnico della conferenza delle regioni e delle province autonome» - comunica l'assessore regionale ai Trasporti Giovanni Giannini.

In una nota, l'assessore spiega: «Il tema presenta due aspetti: i mancati ricavi per l'azienda, per i quali si è chiesto al Governo di costituire un Fondo ad hoc di sostegno alle imprese, destinato a tutte le Regioni al fine di compensarne una parte, e le autonome scelte aziendali circa il rimborso, sospensione o proroga validità delle differenti tipologie di titoli di viaggio.

Riguardo il secondo aspetto, la recente Comunicazione della Commissione Europea, pubblicata in data 18 marzo 2020, recante "Orientamenti interpretativi relativi ai regolamenti UE sui diritti dei passeggeri nel contesto dell'evolversi della situazione connessa al Covid-19", ha richiamato i diritti dei passeggeri per tutte le modalità (incluso il trasporto aereo) quali: il diritto ad essere informati, il diritto al rimborso o a proseguire il viaggio/a seguire un itinerario alternativo, il diritto a ricevere assistenza, il diritto al risarcimento, ma non ha affrontato il tema degli abbonamenti.

Per questa ragione, a livello tecnico, si è deciso di sottoporre la decisione circa i rimborsi e sospensione validità dei vari titoli di viaggio, al fine di garantire la massima uniformità possibile sul territorio nazionale evitando che gli utenti abbiano risposte differenti a seconda della Regione in cui risiedono, al parere dello Stato anche attraverso il necessario intervento dell'Autorità di Regolazione dei Trasporti».