Spinazzola set di "Distanza Zero", un corto per sensibilizzare alla sicurezza
Glionna regista del progetto Inail Puglia
martedì 29 settembre 2020
13.08
Cominceranno il prossimo ottobre tra Spinazzola e Barletta, le riprese di "Distanza Zero"" il nuovo cortometraggio firmato dal regista Pier Glionna e dallo sceneggiatore Claudio Romanazzi.
Un progetto INAIL PUGLIA per la realizzazione di un corto cinematografico in materia di salute e sicurezza, con il fine di sensibilizzare sulla tematica.
Da poco terminate le riprese di "Carpe Diem", prodotto dalla Roma Film Academy, Pier Glionna sceglie ancora una volta di girare nel territorio spinazzolese (sua città d'origine), aggiungendo questa volta Barletta e portando sullo schermo la sicurezza a lavoro e la sicurezza stradale.
Protagonista è Diego Graneri, giovane attore scoperto dal regista Glionna e che debutta davanti alla macchina da presa per raccontare la storia di Dario, un giovane rider per un servizio di food delivery.
Nel cast tanti volti giovani come Domenico Panarello, protagonista di "Un Giudice Ragazzino" e Fabiola Presti. La sceneggiatura è firmata da Claudio Romanazzi, la fotografia è di Elena Altare, la scenografia di Alessandra Crinò, i costumi di Michela Turetta e il suono di Alessia Alberti.
Un progetto INAIL PUGLIA per la realizzazione di un corto cinematografico in materia di salute e sicurezza, con il fine di sensibilizzare sulla tematica.
Da poco terminate le riprese di "Carpe Diem", prodotto dalla Roma Film Academy, Pier Glionna sceglie ancora una volta di girare nel territorio spinazzolese (sua città d'origine), aggiungendo questa volta Barletta e portando sullo schermo la sicurezza a lavoro e la sicurezza stradale.
Protagonista è Diego Graneri, giovane attore scoperto dal regista Glionna e che debutta davanti alla macchina da presa per raccontare la storia di Dario, un giovane rider per un servizio di food delivery.
Nel cast tanti volti giovani come Domenico Panarello, protagonista di "Un Giudice Ragazzino" e Fabiola Presti. La sceneggiatura è firmata da Claudio Romanazzi, la fotografia è di Elena Altare, la scenografia di Alessandra Crinò, i costumi di Michela Turetta e il suono di Alessia Alberti.