Spinazzola in attesa di un altro medico di famiglia
L'intervento del presidente Emiliano sui social, le polemiche tra sostenitori e detrattori dell'amministrazione comunale sullo sfondo di una vicenda irrisolta
lunedì 7 novembre 2022
15.00
Continua a tenere banco, a Spinazzola, la vicenda dell'assegnazione di un medico di medicina generale per far fronte alle necessità del territorio.
La comunità di 5900 abitanti nel cuore della Murgia è in evidente emergenza secondo quanto messo nero su bianco delle autorità sanitarie: l'Asl Bt, lo scorso 15 settembre, ha comunicato che in ragione del trasferimento di un professionista a decorrere dal 18 agosto e della quiescenza di altri due a partire dal 1° ottobre la pianta organica dei medici di famiglia per il fabbisogno della cittadini è scesa da 5 a 3, uno dei quali in servizio part-time. In base ad alcune stime, al momento, ben 2300 spinazzolesi (quasi il 39% dell'intera popolazione) sarebbero privi di un medico curante.
L'assegnazione - prima annunciata e poi revocata - del dottor Mauro Ferrante (link all'articolo) ha scatenato ulteriormente le contrappposizioni politiche e le rimostranze degli utenti. Sui social, nel gruppo Facebook "Agorà di Spinazzola", è intervenuto persino Michele Emiliano: «Mi dicono che il problema è stato risolto. Datemi conferma» ha scritto il presidente della Regione Puglia, sollevando inevitabilmente un polverone. La comunità di Spinazzola si sente profonda periferia della Bat e, al netto dello scontro tra sostenitori e detrattori dell'amministrazione guidata da Michele Patruno, l'esigenza dii garantire un'assistenza sanitaria adeguata a tutti i suoi abitanti costituisce l'aspetto prevalente. Giovedì 10 novembre l'Asl Bt dovrebbe portare a compimento la procedura per l'assegnazione del terzo slot a tempo pieno di medico di medicina generale e l'auspicio dei più e che stavolta tutto fili liscio.
La comunità di 5900 abitanti nel cuore della Murgia è in evidente emergenza secondo quanto messo nero su bianco delle autorità sanitarie: l'Asl Bt, lo scorso 15 settembre, ha comunicato che in ragione del trasferimento di un professionista a decorrere dal 18 agosto e della quiescenza di altri due a partire dal 1° ottobre la pianta organica dei medici di famiglia per il fabbisogno della cittadini è scesa da 5 a 3, uno dei quali in servizio part-time. In base ad alcune stime, al momento, ben 2300 spinazzolesi (quasi il 39% dell'intera popolazione) sarebbero privi di un medico curante.
L'assegnazione - prima annunciata e poi revocata - del dottor Mauro Ferrante (link all'articolo) ha scatenato ulteriormente le contrappposizioni politiche e le rimostranze degli utenti. Sui social, nel gruppo Facebook "Agorà di Spinazzola", è intervenuto persino Michele Emiliano: «Mi dicono che il problema è stato risolto. Datemi conferma» ha scritto il presidente della Regione Puglia, sollevando inevitabilmente un polverone. La comunità di Spinazzola si sente profonda periferia della Bat e, al netto dello scontro tra sostenitori e detrattori dell'amministrazione guidata da Michele Patruno, l'esigenza dii garantire un'assistenza sanitaria adeguata a tutti i suoi abitanti costituisce l'aspetto prevalente. Giovedì 10 novembre l'Asl Bt dovrebbe portare a compimento la procedura per l'assegnazione del terzo slot a tempo pieno di medico di medicina generale e l'auspicio dei più e che stavolta tutto fili liscio.