Scuola, docenti precari e presidi part-time: Uil lancia l'allarme
«Com'è possibile affrontare con serenità il nuovo anno?»
lunedì 22 agosto 2022
10.54
Un allarme lanciato da Uil scuola in vista dell'inizio del nuovo anno scolastico. Con oltre 10 mila docenti e personale Ata precari, nonché ben 56 istituti che non avranno un preside, il rientro nel mese di settembre non è per niente rassicurante in Puglia: i dati sono preoccupanti e il sindacato ha denunciato l'attuale situazione.
Secondo il segretario generale Giovanni Verga, il problema principale è legato alla decisione del ministero di assumere più nelle regioni settentrionali che in quelle del meridione: «Tanti aspiranti dirigenti saranno costretti dunque a spostarsi per questa ragione, nonostante nel mezzogiorno ci sia un alto tasso di dispersione scolastica. Com'è possibile affrontare con serenità il prossimo anno, sapendo che ci saranno molti plessi con presidi part-time?» si è domandato.
Anche nella provincia Bat gli scenari non sono ottimi, con sette istituti che saranno gestiti da dirigenti non stabili: nel dettaglio, tre comprensivi ad Andria, Spinazzola e San Ferdinando; quattro direzioni didattiche tra Bisceglie, Andria, Trani e San Ferdinando.
Secondo il segretario generale Giovanni Verga, il problema principale è legato alla decisione del ministero di assumere più nelle regioni settentrionali che in quelle del meridione: «Tanti aspiranti dirigenti saranno costretti dunque a spostarsi per questa ragione, nonostante nel mezzogiorno ci sia un alto tasso di dispersione scolastica. Com'è possibile affrontare con serenità il prossimo anno, sapendo che ci saranno molti plessi con presidi part-time?» si è domandato.
Anche nella provincia Bat gli scenari non sono ottimi, con sette istituti che saranno gestiti da dirigenti non stabili: nel dettaglio, tre comprensivi ad Andria, Spinazzola e San Ferdinando; quattro direzioni didattiche tra Bisceglie, Andria, Trani e San Ferdinando.