Regione, verso una azienda unica 118 per le emergenze ed urgenze
Ieri il presidente Emiliano ha partecipato alla riunione della Commissione consiliare Sanità. L'intervista video
venerdì 11 gennaio 2019
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha partecipato ieri alla riunione della commissione consiliare Sanità, che ha licenziato il disegno di legge istitutivo dell'Areu, l'agenzia regionale per l'emergenza e l'urgenza, che accorperà a livello regionale il 118..
"Stiamo trasformando il 118 - ha detto Emiliano al termine della riunione - che era un mix tra volontariato e tra ciò che esisteva sul territorio, in una azienda, in una Asl che strutturerà e professionalizzerà tutti i medici, gli infermieri, gli autisti, i soccorritori e darà loro uno status molto più rilevante.
Oggi chi non ha i requisiti per lavorare nel 118 teme di non poter partecipare a questa nuova azienda, ma si deve ricordare che non dovrebbe stare neanche adesso nel 118.
Le modalità di assunzione per la nuova azienda sono quelle definite nella Costituzione, ci vogliono dei concorsi.
Nelle more dei concorsi ci sarà una normativa temporanea con la quale i medici che sono attualmente convenzionati, cioè sono dei liberi professionisti, per un certo periodo potranno probabilmente continuare a farlo, chi invece vorrà essere assunto subito, parteciperà ai concorsi e verrà assunto immediatamente perché purtroppo di medici di 118 ce ne sono pochissimi, siamo sempre scoperti per cui se facciamo un concorso dovremmo assumere tutti.
Il nuovo 118 sarà più centralizzato, ci sarà un unico responsabile, ci sarà un unico investitore del danaro, ci sarà un unico soggetto che assume le persone e non ci sarà soprattutto quello "sfruttamento della manodopera" sotto la forma del volontariato che spesso è una bellissima cosa, ma quando nasconde uno sfruttamento del lavoro non va bene.
Questa nuova azienda potrà investire sulla formazione del personale, potrà mandare questo personale a fare corsi di formazione professionale, di aggiornamento, potrà investire in mezzi: insomma stiamo facendo uno sforzo economico soprattutto per una ragione. Perché la medicina di urgenza è la cosa più importante che c'è per salvare le vite.
Perché pensiamo, confondendoci, che un 118 o un pronto soccorso servano quando uno ha la colica renale, invece no: il 118 serve a salvare la vita delle persone in 15 minuti quando c'è un incidente stradale, un aneurisma, un ictus, o situazioni di emergenza.
Emiliano in commissione ha infatti ricordato che "se fino a pochi anni fa la medicina dell'emergenza-urgenza era considerata una cenerentola, adesso la nostra concezione è l'inverso: quei 15 minuti del primo intervento sono i più importanti e lì bisogna avere il massimo della prontezza e della professionalità.
E disporre di strutture gestite in modo manageriale, con una autonoma capacità di crescita e progresso è molto meglio.
Abbiamo pensato a un'azienda unica per avere il massimo della flessibilità e quell'insieme di fattori che costituisce una identità aziendale, che consente di sentirsi parte di un gruppo di persone che intervengono su casi salvavita.
Pur comprendendo coloro che vorrebbero il mantenimento della struttura dipartimentale, non siamo disponibili a discutere questo punto.
Mentre sull'obbligo del rapporto di dipendenza, ovvero il processo con il quale i convenzionati entreranno nel nuovo sistema come dipendenti potrà essere oggetto di un'ampia discussione anche sindacale per regolare questo processo.
Prevediamo un aumento dei costi, che corrisponde al diritto del lavoratore di essere considerato tale.
Perché è una forma aberrante quella di avere anche solo un volontario che prende un rimborso spese ma che in realtà subisce sfruttamento.
Il 99 per cento di queste persone sono straordinarie, parliamo di volontari che per quattro soldi passano notti intere in ambulanza.
Ma esistono anche situazioni particolari nelle quali non veniva pagato nemmeno lo stipendio ai dipendenti da associazioni che non avevano il neanche il Durc regolare.
Serve un modello flessibile, mantenendo una osmosi tra il livello territoriale e questa azienda simile a quello delle Asl.
Bisogna, con i Sindacati, fare in modo che tutti i mutamenti della pianta organica avvengano in maniera concertata con i concorsi"
Emiliano ha concluso il suo intervento ringraziando "la commissione perché si è dedicata in modo straordinario a questo tema, i miei uffici che hanno aiutato alla redazione del provvedimento e supportato la Giunta nell'affrontare le innumerevoli audizioni che ci sono state, e tutti i partecipanti alle Audizioni che hanno dato un contributo assai importante.
Ho l'impressione che i profili di contrarietà al modello siano dovuti ad alcune specifiche dinamiche che potrebbero avviarsi, che non hanno a che fare con la struttura, ma con la contingenza: prendo quindi un impegno ad affrontare le eventuali incongruenze che ci sono sempre nei sistemi innovati in modo tale da garantire le legittime aspettative di tutti i soggetti che da questo cambiamenti nutrono il timore di lesione delle proprie prerogative".
"Stiamo trasformando il 118 - ha detto Emiliano al termine della riunione - che era un mix tra volontariato e tra ciò che esisteva sul territorio, in una azienda, in una Asl che strutturerà e professionalizzerà tutti i medici, gli infermieri, gli autisti, i soccorritori e darà loro uno status molto più rilevante.
Oggi chi non ha i requisiti per lavorare nel 118 teme di non poter partecipare a questa nuova azienda, ma si deve ricordare che non dovrebbe stare neanche adesso nel 118.
Le modalità di assunzione per la nuova azienda sono quelle definite nella Costituzione, ci vogliono dei concorsi.
Nelle more dei concorsi ci sarà una normativa temporanea con la quale i medici che sono attualmente convenzionati, cioè sono dei liberi professionisti, per un certo periodo potranno probabilmente continuare a farlo, chi invece vorrà essere assunto subito, parteciperà ai concorsi e verrà assunto immediatamente perché purtroppo di medici di 118 ce ne sono pochissimi, siamo sempre scoperti per cui se facciamo un concorso dovremmo assumere tutti.
Il nuovo 118 sarà più centralizzato, ci sarà un unico responsabile, ci sarà un unico investitore del danaro, ci sarà un unico soggetto che assume le persone e non ci sarà soprattutto quello "sfruttamento della manodopera" sotto la forma del volontariato che spesso è una bellissima cosa, ma quando nasconde uno sfruttamento del lavoro non va bene.
Questa nuova azienda potrà investire sulla formazione del personale, potrà mandare questo personale a fare corsi di formazione professionale, di aggiornamento, potrà investire in mezzi: insomma stiamo facendo uno sforzo economico soprattutto per una ragione. Perché la medicina di urgenza è la cosa più importante che c'è per salvare le vite.
Perché pensiamo, confondendoci, che un 118 o un pronto soccorso servano quando uno ha la colica renale, invece no: il 118 serve a salvare la vita delle persone in 15 minuti quando c'è un incidente stradale, un aneurisma, un ictus, o situazioni di emergenza.
Emiliano in commissione ha infatti ricordato che "se fino a pochi anni fa la medicina dell'emergenza-urgenza era considerata una cenerentola, adesso la nostra concezione è l'inverso: quei 15 minuti del primo intervento sono i più importanti e lì bisogna avere il massimo della prontezza e della professionalità.
E disporre di strutture gestite in modo manageriale, con una autonoma capacità di crescita e progresso è molto meglio.
Abbiamo pensato a un'azienda unica per avere il massimo della flessibilità e quell'insieme di fattori che costituisce una identità aziendale, che consente di sentirsi parte di un gruppo di persone che intervengono su casi salvavita.
Pur comprendendo coloro che vorrebbero il mantenimento della struttura dipartimentale, non siamo disponibili a discutere questo punto.
Mentre sull'obbligo del rapporto di dipendenza, ovvero il processo con il quale i convenzionati entreranno nel nuovo sistema come dipendenti potrà essere oggetto di un'ampia discussione anche sindacale per regolare questo processo.
Prevediamo un aumento dei costi, che corrisponde al diritto del lavoratore di essere considerato tale.
Perché è una forma aberrante quella di avere anche solo un volontario che prende un rimborso spese ma che in realtà subisce sfruttamento.
Il 99 per cento di queste persone sono straordinarie, parliamo di volontari che per quattro soldi passano notti intere in ambulanza.
Ma esistono anche situazioni particolari nelle quali non veniva pagato nemmeno lo stipendio ai dipendenti da associazioni che non avevano il neanche il Durc regolare.
Serve un modello flessibile, mantenendo una osmosi tra il livello territoriale e questa azienda simile a quello delle Asl.
Bisogna, con i Sindacati, fare in modo che tutti i mutamenti della pianta organica avvengano in maniera concertata con i concorsi"
Emiliano ha concluso il suo intervento ringraziando "la commissione perché si è dedicata in modo straordinario a questo tema, i miei uffici che hanno aiutato alla redazione del provvedimento e supportato la Giunta nell'affrontare le innumerevoli audizioni che ci sono state, e tutti i partecipanti alle Audizioni che hanno dato un contributo assai importante.
Ho l'impressione che i profili di contrarietà al modello siano dovuti ad alcune specifiche dinamiche che potrebbero avviarsi, che non hanno a che fare con la struttura, ma con la contingenza: prendo quindi un impegno ad affrontare le eventuali incongruenze che ci sono sempre nei sistemi innovati in modo tale da garantire le legittime aspettative di tutti i soggetti che da questo cambiamenti nutrono il timore di lesione delle proprie prerogative".