Referendum antitrivelle: i Giovani Democratici dicono "si"
La nota dei segretari di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Molise e Puglia
lunedì 4 aprile 2016
9.52
Le Unioni Regionali dei Giovani Democratici di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Molise e Puglia, rappresentati rispettivamente da Mirko Frattarelli, Felice Tauro, Mario Valente, Renato Freda, e Francesco Di Noia invitano a partecipare al Referendum sulle Trivelle del 17 Aprile, come peraltro approvato all'unanimità nel corso dell'Assemblea nazionale dell'organizzazione. Un Referendum importante chiesto da molti Consigli regionali (molti dei quali a guida PD), stimolati anche dai tanti comitati presenti sul territorio nazionale.
«Come Giovani Democratici del Sud – si legge in una nota dei 5 segretari regionali – siamo schierati con chiarezza e senza ambiguità a tutela del nostro patrimonio ambientale e chiediamo una conversione del sistema energetico nazionale. Puntare maggiormente su energie rinnovabili, investire di più sulle reali vocazioni energetiche presenti nel Sud Italia. Non ad un utilizzo sfrenato delle nostre geo risorse. Oggi è possibile portare avanti un'ipotesi di sviluppo eco-compatibile, che tuteli l'ambiente, trasformandolo in risorsa economica per le comunità locali. Per tutte queste ragioni al Referendum noi voteremo SI, sapendo che il Paese ha necessità di una riconversione reale e duratura sulle energie rinnovabili, a tutela dei cittadini e dell'ambiente.
Oltre alle iniziative già svolte e quelle in cantiere – chiudono i 5 Segretari regionali – il 9 e il 10 aprile saremo nelle piazze del Mezzogiorno per informare i cittadini e spiegare loro le motivazioni a sostegno del nostro SI al quesito referendario».
«Come Giovani Democratici del Sud – si legge in una nota dei 5 segretari regionali – siamo schierati con chiarezza e senza ambiguità a tutela del nostro patrimonio ambientale e chiediamo una conversione del sistema energetico nazionale. Puntare maggiormente su energie rinnovabili, investire di più sulle reali vocazioni energetiche presenti nel Sud Italia. Non ad un utilizzo sfrenato delle nostre geo risorse. Oggi è possibile portare avanti un'ipotesi di sviluppo eco-compatibile, che tuteli l'ambiente, trasformandolo in risorsa economica per le comunità locali. Per tutte queste ragioni al Referendum noi voteremo SI, sapendo che il Paese ha necessità di una riconversione reale e duratura sulle energie rinnovabili, a tutela dei cittadini e dell'ambiente.
Oltre alle iniziative già svolte e quelle in cantiere – chiudono i 5 Segretari regionali – il 9 e il 10 aprile saremo nelle piazze del Mezzogiorno per informare i cittadini e spiegare loro le motivazioni a sostegno del nostro SI al quesito referendario».