Pronto Soccorso di Barletta e Andria in affanno, servono più medici per l'emergenza Covid
La Asl Bt chiede la mobilitazione di medici di altri reparti per dare man forte nelle aree di emergenza urgenza
lunedì 2 novembre 2020
15.37
Il sistema sanitario è sempre più sotto stress in tutto il Paese e con esso l'intero personale spesso costretto a turni logoranti dettati dall'inesorabile procedere del contagio da Covid-19.
Anche i Pronto Soccorso degli ospedali di Andria e Barletta negli ultimi giorni stanno vedendo crescere significativamente il numero di pazienti tanto da rendere particolarmente difficoltoso garantire turni del personale che siano compatibili con la quantità e la qualità delle prestazioni erogate dai Pronto Soccorso.
È per questo che l'Asl Bt ha accolto l'allarme ed ha chiesto man forte, nelle aree di emergenza urgenza, di medici di altri reparti delle strutture ospedaliere di Barletta e Andria.
Il direttore generale Alessandro Delle Donne, infatti, ha dato disposizione affinché i Direttori dei Dipartimenti delle Aree Chirurgiche e Mediche mobilitino d'urgenza e con efficacia immediata 5 medici per il Pronto Soccorso di Andria e altri 5 per quello di Barletta che abbiano preferibilmente già prestato attività nelle aree di emergenza urgenza.
Anche i Pronto Soccorso degli ospedali di Andria e Barletta negli ultimi giorni stanno vedendo crescere significativamente il numero di pazienti tanto da rendere particolarmente difficoltoso garantire turni del personale che siano compatibili con la quantità e la qualità delle prestazioni erogate dai Pronto Soccorso.
È per questo che l'Asl Bt ha accolto l'allarme ed ha chiesto man forte, nelle aree di emergenza urgenza, di medici di altri reparti delle strutture ospedaliere di Barletta e Andria.
Il direttore generale Alessandro Delle Donne, infatti, ha dato disposizione affinché i Direttori dei Dipartimenti delle Aree Chirurgiche e Mediche mobilitino d'urgenza e con efficacia immediata 5 medici per il Pronto Soccorso di Andria e altri 5 per quello di Barletta che abbiano preferibilmente già prestato attività nelle aree di emergenza urgenza.