Presìdi sanitari, Mennea: "A Spinazzola funzionano ma c'è da migliorare"
Si conclude il tour con il consigliere Santorsola
sabato 30 marzo 2019
15.20
"Come annunciato, abbiamo iniziato il tour di sopralluogo dei presìdi ospedalieri e i distretti sanitari della Bat, partendo da quelli più lontani di Minervino, Spinazzola e Canosa. Abbiamo iniziato dalle periferie perché siamo convinti che, per avere una buona assistenza sanitaria, occorre rafforzare le strutture più lontane dagli unici tre ospedali attivi nella Bat". Lo dichiara il consigliere regionale Pd, Ruggiero Mennea, a conclusione della prima parte di sopralluoghi previsti in ospedali e presìdi sanitari della provincia di Barletta-Andria-Trani, svolti insieme al collega Domenico Santorsola.
"Abbiamo parlato con i pazienti e il personale medico, infermieristico e paramedico", precisa Mennea. "Ci sono dei punti di criticità da eliminare, perché – prosegue - nei luoghi in cui non ci sono gli ospedali occorre rafforzare sia la parte strutturale che l'organico, in modo da garantire una presenza più cospicua di medici, infermieri e operatori socio-sanitari. Ma vanno anche razionalizzate le risorse disponibili in questi plessi, evitando di creare sacche di dipendenti protetti dal politico di turno. Per di più vi è una carenza di attrezzature che vanno ridistribuite sul territorio e poi bisogna assicurare che le prestazioni effettuate diano subito riscontro ai pazienti: non si può attendere troppo per l'esito di una radiografia o di qualsiasi altra prestazione diagnostica".
Da quanto verificato, inoltre, "risulta – aggiunge l'esponente del Pd regionale - che le liste d'attesa siano accettabili e c'è grande passione degli operatori sanitari a mantenere vive queste strutture, che sono in attesa di riconversione o potenziamento". "La direzione generale – avverte Mennea - deve realizzare le attività di completamento, in particolare a Canosa dove ci sono molti locali vuoti in attesa di apparecchiature e operatori. Il giro continuerà, presto, con il collega Santorsola su tutto il resto del territorio, evidenziando ciò che funziona e ciò che non va. La speranza è che questi presìdi possano davvero funzionare, evitando quella demagogia che spesso si fa con il risultato – conclude - di far disaffezionare i cittadini nei confronti della nostra sanità".
"Abbiamo parlato con i pazienti e il personale medico, infermieristico e paramedico", precisa Mennea. "Ci sono dei punti di criticità da eliminare, perché – prosegue - nei luoghi in cui non ci sono gli ospedali occorre rafforzare sia la parte strutturale che l'organico, in modo da garantire una presenza più cospicua di medici, infermieri e operatori socio-sanitari. Ma vanno anche razionalizzate le risorse disponibili in questi plessi, evitando di creare sacche di dipendenti protetti dal politico di turno. Per di più vi è una carenza di attrezzature che vanno ridistribuite sul territorio e poi bisogna assicurare che le prestazioni effettuate diano subito riscontro ai pazienti: non si può attendere troppo per l'esito di una radiografia o di qualsiasi altra prestazione diagnostica".
Da quanto verificato, inoltre, "risulta – aggiunge l'esponente del Pd regionale - che le liste d'attesa siano accettabili e c'è grande passione degli operatori sanitari a mantenere vive queste strutture, che sono in attesa di riconversione o potenziamento". "La direzione generale – avverte Mennea - deve realizzare le attività di completamento, in particolare a Canosa dove ci sono molti locali vuoti in attesa di apparecchiature e operatori. Il giro continuerà, presto, con il collega Santorsola su tutto il resto del territorio, evidenziando ciò che funziona e ciò che non va. La speranza è che questi presìdi possano davvero funzionare, evitando quella demagogia che spesso si fa con il risultato – conclude - di far disaffezionare i cittadini nei confronti della nostra sanità".