Precari in prima linea contro il coronavirus, «chiediamo stabilità lavorativa»
Lettera aperta di 66 Operatori Socio Sanitari della Asl Bat
venerdì 24 aprile 2020
Una lettera aperta sottoscritta da 66 Operatori Socio Sanitari dell'Asl Bat da cui traspare tutto l'impegno messo in campo in questo periodo in cui l'emergenza epidemiologica ha reso difficile e pesante esercitare la professione, specie vista la loro condizione lavorativa da precari e senza certezze per il futuro. È con questo testo che gli operatori, che hanno visto il rinnovo dei propri contratti di lavoro per l'evidente necessità sanitaria determinata dall'epidemia ma, ancora, a tempo determinato, richiedono sicurezza per la propria stabilità lavorativa e il riconoscimento di una precedenza nella stabilizzazione dei contratti.
Di seguito il testo della lettera sottoscritta da 66 Operatori.
«Ci sono giornate che ti pongono davanti ad un bivio... Ci sono giornate che ti lasciano con l'amaro in bocca… Poi ci sono giornate in cui apri il tuo telefono.. apri quell'applicazione che ti lega ad altre persone, colleghi magari, colleghi che nel frattempo sono diventati amici… Leggi la loro delusione davanti ad una aspettativa non realizzata... ad un sogno che sembra allontanarsi… e ci pensi… cosa posso fare? Cosa possiamo fare?
È ciò che è successo a noi Operatori Socio Sanitari, in servizio presso le U.O. della ASL BAT con contratto a tempo determinato, rinnovato al 30/09/2020 con delibera del 09/04/2020 n° 706, a seguito della pubblicazione della graduatoria del Concorso Pubblico Regionale per "2445 posti di Operatore Socio Sanitario" indetto da Ospedali Riuniti Azienda Ospedaliera Universitaria di Foggia, pubblicato sul sito aziendale con Determina Dirigenziale N. 1262 del 17 aprile 2020. Inutile ribadire le innumerevoli incongruenze di questo concorso, ancora in fase di valutazione e accertamento, che ci vede comunque idonei nella graduatoria di questa storia infinita.
Proprio per questo motivo e in virtù di questo particolare momento storico e soprattutto lavorativo, che ci vede tutti insieme impegnati in prima linea nei nostri relativi ambiti e competenze, nonostante l'ansia legittima che i nostri rapporti di lavoro possano interrompersi improvvisamente per dar legittimamente posto ai vincitori di Concorso, il nostro impegno è rimasto immutabile e profuso, sia per passione in ciò che è la nostra propria attività, che per tutelare gli interessi dell'Azienda, rinunciando ove richiesto a ferie, permessi, etc… Ciò soprattutto per rispetto di quell'utenza che ha stretto bisogno delle nostre cure e professionalità; tutti noi, abbiamo in questo tempo maturato un'esperienza e praticità tale da saper perfettamente gestire questa situazione di Emergenza Nazionale, all'interno delle Unità Operative di ciascuno, in collaborazione costante con il resto del personale Medico-Infermieristico.
È vero, nessuno è insostituibile, ma di certo noi sappiamo di essere un Valore aggiunto per tutti i nostri colleghi, che col tempo e sicuri delle nostre capacità hanno imparato a fidarsi ciecamente del nostro operato. Considerata la reale necessità di Personale di supporto all'interno delle ASL, siamo solo a chiedere la possibilità di una continuità lavorativa stabile, in virtù di questa delicata situazione, e dell'esperienza lavorativa maturata per una più fluente organizzazione del lavoro di ogni U.O., che potrebbe tra l'altro essere spunto per le altre realtà sanitarie e di sicuro meritato riconoscimento per noi.
Vorremmo solo abbandonare questo stato di precarietà, vorremmo solo ci venisse riconosciuta e premiata la passione con cui stiamo affrontando questo momento, chiedendo semplicemente che ci venga riconosciuta una precedenza di trasformazione dei nostri contratti, stabilmente. Ci piacerebbe che qualcuno prenda questa nostra situazione davvero a cuore… Ci piacerebbe davvero tanto…».
Di seguito il testo della lettera sottoscritta da 66 Operatori.
«Ci sono giornate che ti pongono davanti ad un bivio... Ci sono giornate che ti lasciano con l'amaro in bocca… Poi ci sono giornate in cui apri il tuo telefono.. apri quell'applicazione che ti lega ad altre persone, colleghi magari, colleghi che nel frattempo sono diventati amici… Leggi la loro delusione davanti ad una aspettativa non realizzata... ad un sogno che sembra allontanarsi… e ci pensi… cosa posso fare? Cosa possiamo fare?
È ciò che è successo a noi Operatori Socio Sanitari, in servizio presso le U.O. della ASL BAT con contratto a tempo determinato, rinnovato al 30/09/2020 con delibera del 09/04/2020 n° 706, a seguito della pubblicazione della graduatoria del Concorso Pubblico Regionale per "2445 posti di Operatore Socio Sanitario" indetto da Ospedali Riuniti Azienda Ospedaliera Universitaria di Foggia, pubblicato sul sito aziendale con Determina Dirigenziale N. 1262 del 17 aprile 2020. Inutile ribadire le innumerevoli incongruenze di questo concorso, ancora in fase di valutazione e accertamento, che ci vede comunque idonei nella graduatoria di questa storia infinita.
Proprio per questo motivo e in virtù di questo particolare momento storico e soprattutto lavorativo, che ci vede tutti insieme impegnati in prima linea nei nostri relativi ambiti e competenze, nonostante l'ansia legittima che i nostri rapporti di lavoro possano interrompersi improvvisamente per dar legittimamente posto ai vincitori di Concorso, il nostro impegno è rimasto immutabile e profuso, sia per passione in ciò che è la nostra propria attività, che per tutelare gli interessi dell'Azienda, rinunciando ove richiesto a ferie, permessi, etc… Ciò soprattutto per rispetto di quell'utenza che ha stretto bisogno delle nostre cure e professionalità; tutti noi, abbiamo in questo tempo maturato un'esperienza e praticità tale da saper perfettamente gestire questa situazione di Emergenza Nazionale, all'interno delle Unità Operative di ciascuno, in collaborazione costante con il resto del personale Medico-Infermieristico.
È vero, nessuno è insostituibile, ma di certo noi sappiamo di essere un Valore aggiunto per tutti i nostri colleghi, che col tempo e sicuri delle nostre capacità hanno imparato a fidarsi ciecamente del nostro operato. Considerata la reale necessità di Personale di supporto all'interno delle ASL, siamo solo a chiedere la possibilità di una continuità lavorativa stabile, in virtù di questa delicata situazione, e dell'esperienza lavorativa maturata per una più fluente organizzazione del lavoro di ogni U.O., che potrebbe tra l'altro essere spunto per le altre realtà sanitarie e di sicuro meritato riconoscimento per noi.
Vorremmo solo abbandonare questo stato di precarietà, vorremmo solo ci venisse riconosciuta e premiata la passione con cui stiamo affrontando questo momento, chiedendo semplicemente che ci venga riconosciuta una precedenza di trasformazione dei nostri contratti, stabilmente. Ci piacerebbe che qualcuno prenda questa nostra situazione davvero a cuore… Ci piacerebbe davvero tanto…».