Piano Regionale dei Rifiuti, "Grottelline è salva"
L'area ritenuta non più funzionale per la gestione rifiuti. Patruno: "Già al lavoro per valorizzare l'area"
giovedì 16 dicembre 2021
Un capitolo annoso che va a chiudersi a tutela del patrimonio e del territorio di Spinazzola, in particolar modo del sito di Grottelline, finalmente ritenuto non funzionale per la gestione dei rifiuti ed escluso dal nuovo Piano Regionale dei Rifiuti. Il Consiglio regionale ha infatti approvato a maggioranza, con 28 voti favorevoli e 11 contrari, il Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani, comprensivo della sezione gestione fanghi di depurazione del servizio idrico integrato e della proposta di Piano bonifiche aree inquinate.
In merito a Grottelline si è così espresso: "facendo seguito a quanto statuito dalla citata pronunzia del Giudice Amministrativo nonché alle richieste dei Comuni di Poggiorsini e Spinazzola del 23 luglio 2020, visto il mutato scenario su scala regionale ed i fabbisogni e gli obiettivi ridefiniti dal presente Piano, si ritiene l'impianto complesso di trattamento meccanico biologico e discarica di servizio non più funzionale alla gestione del ciclo dei rifiuti in Puglia".
"Una grande vittoria per il nostro territorio" - ha commentato il sindaco Michele Patruno. Anni di battaglie e piccole vittorie come, solo per citarne le ultime, il "No" del TAR Puglia alla richiesta di annullamento del vincolo paesaggistico dell'area da parte di Co.Ge.Am.scarl e Tradeco srl di Altamura, del gennaio 2020, seguito dalla sentenza del Tar per il Lazio che, a giugno 2020, ha accolto il ricorso promosso dai Comuni di Poggiorsini e Spinazzola avverso la realizzazione della discarica in località Grottelline.
In ultimo, la richiesta formale dello scorso agosto dell'AGER di cancellare dal piano regionale dei rifiuti urbani la discarica sul sito Grottelline.
Decenni di battaglie a tutela del territorio raccolte anche le libro inchiesta del giornalista Cosimo Forina che a "Il caso Grottelline" ha dedicato trent'anni della sua vita e la sua attiva esperienza sul campo facendosi portavoce ed interprete della storia e della ricchezza del sito di interesse archeologico, storico, naturalistico di Grottelline con la sua approfondita indagine storiografica.
L'area di Grottelline, in cui ricadono masserie storiche, un sito del Neolitico risalente a circa 8 mila anni fa, ben 15 complessi rupestri in un'età compresa fra il Neolitico e il Medioevo che abbracciano i territori di Poggiorsini e Spinazzola, lungo il profondo solco della lama, è sottoposta a plurimi vincoli anche dal Piano paesaggistico territoriale ratificato dalla Regione nel 2015.
"Dopo 14 anni, - scrive il sindaco Patruno - ho il piacere di gridare che Grottelline è fuori dal Piano Regionale dei Rifiuti! Non abbiamo mai abbassato la guardia, abbiamo lottato in tutte le sedi e con tutti gli strumenti utili: dalle battaglie legali e dei cittadini, al riconoscimento del vincolo paesaggistico, alle ferme opposizioni durante le Conferenze dei Servizi ad una attività di dialogo.
Abbiamo portato i tecnici sui luoghi di causa, al fine di mostrare le ragioni del NO, che non era un NO ideologico, ma un NO supportato da ragioni tecniche, serie e valide.
Non siamo mai stati per l'effetto NIMBY, non siamo mai stati per il populismo, noi siamo dalla parte del territorio, dello sviluppo sostenibile, della tutela ambientale ed archeologica, siamo per i risultati, siamo dalla parte di Spinazzola.
La serietà, la competenza, la concretezza, la tenacia, la motivazione ci hanno ripagato. - conclude il primo cittadino - Adesso è il momento di pensare al futuro e valorizzare quell'area: siamo già al lavoro".
In merito a Grottelline si è così espresso: "facendo seguito a quanto statuito dalla citata pronunzia del Giudice Amministrativo nonché alle richieste dei Comuni di Poggiorsini e Spinazzola del 23 luglio 2020, visto il mutato scenario su scala regionale ed i fabbisogni e gli obiettivi ridefiniti dal presente Piano, si ritiene l'impianto complesso di trattamento meccanico biologico e discarica di servizio non più funzionale alla gestione del ciclo dei rifiuti in Puglia".
"Una grande vittoria per il nostro territorio" - ha commentato il sindaco Michele Patruno. Anni di battaglie e piccole vittorie come, solo per citarne le ultime, il "No" del TAR Puglia alla richiesta di annullamento del vincolo paesaggistico dell'area da parte di Co.Ge.Am.scarl e Tradeco srl di Altamura, del gennaio 2020, seguito dalla sentenza del Tar per il Lazio che, a giugno 2020, ha accolto il ricorso promosso dai Comuni di Poggiorsini e Spinazzola avverso la realizzazione della discarica in località Grottelline.
In ultimo, la richiesta formale dello scorso agosto dell'AGER di cancellare dal piano regionale dei rifiuti urbani la discarica sul sito Grottelline.
Decenni di battaglie a tutela del territorio raccolte anche le libro inchiesta del giornalista Cosimo Forina che a "Il caso Grottelline" ha dedicato trent'anni della sua vita e la sua attiva esperienza sul campo facendosi portavoce ed interprete della storia e della ricchezza del sito di interesse archeologico, storico, naturalistico di Grottelline con la sua approfondita indagine storiografica.
L'area di Grottelline, in cui ricadono masserie storiche, un sito del Neolitico risalente a circa 8 mila anni fa, ben 15 complessi rupestri in un'età compresa fra il Neolitico e il Medioevo che abbracciano i territori di Poggiorsini e Spinazzola, lungo il profondo solco della lama, è sottoposta a plurimi vincoli anche dal Piano paesaggistico territoriale ratificato dalla Regione nel 2015.
"Dopo 14 anni, - scrive il sindaco Patruno - ho il piacere di gridare che Grottelline è fuori dal Piano Regionale dei Rifiuti! Non abbiamo mai abbassato la guardia, abbiamo lottato in tutte le sedi e con tutti gli strumenti utili: dalle battaglie legali e dei cittadini, al riconoscimento del vincolo paesaggistico, alle ferme opposizioni durante le Conferenze dei Servizi ad una attività di dialogo.
Abbiamo portato i tecnici sui luoghi di causa, al fine di mostrare le ragioni del NO, che non era un NO ideologico, ma un NO supportato da ragioni tecniche, serie e valide.
Non siamo mai stati per l'effetto NIMBY, non siamo mai stati per il populismo, noi siamo dalla parte del territorio, dello sviluppo sostenibile, della tutela ambientale ed archeologica, siamo per i risultati, siamo dalla parte di Spinazzola.
La serietà, la competenza, la concretezza, la tenacia, la motivazione ci hanno ripagato. - conclude il primo cittadino - Adesso è il momento di pensare al futuro e valorizzare quell'area: siamo già al lavoro".