«Oltre 20 mila imprese agricole pugliesi a rischio chiusura»
La denuncia di Coldiretti sul caro bollette
martedì 4 ottobre 2022
«Con una stangata del +220% della bolletta di energia elettrica, oltre 20 mila imprese agricole pugliesi rischiano la chiusura» è il pesante allarme lanciato da Coldiretti in una nota per sottolineare come le aziende del settore siano messe alle strette dagli aumenti considerevoli dei costi di luce, gas e di produzione, ormai più che raddoppiati da mesi.
«Oltre un'impresa agricola su dieci (11%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell'attività. Circa un terzo del totale nazionale (30%) si trova invece costretta attualmente a lavorare in una condizione di reddito negativo, secondo quanto elaborato dal Crea. I bilanci sono in grandissima crisi per i rincari delle bollette, gli acquisti di concimi, imballaggi, gasolio, attrezzi e macchinari» ha aggiunto l'associazione pugliese.
I membri hanno poi ribadito: «Nelle campagne si registrano aumenti dei costi che passano dal +170% dei concimi al 90% dei mangimi, non trascurando il +129% del gasolio. L'intera filiera è in difficoltà a fronteggiare gli incrementi unilaterali da parte dei fornitori di imballaggi come il vetro, che costa oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno, tetra pak (15%), etichette, cartone e plastica (addirittura +70%)».
«Bisogna intervenire con misure immediate per contenere il caro energia, i costi di produzione e salvare le imprese» ha concluso la Coldiretti Puglia.
«Oltre un'impresa agricola su dieci (11%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell'attività. Circa un terzo del totale nazionale (30%) si trova invece costretta attualmente a lavorare in una condizione di reddito negativo, secondo quanto elaborato dal Crea. I bilanci sono in grandissima crisi per i rincari delle bollette, gli acquisti di concimi, imballaggi, gasolio, attrezzi e macchinari» ha aggiunto l'associazione pugliese.
I membri hanno poi ribadito: «Nelle campagne si registrano aumenti dei costi che passano dal +170% dei concimi al 90% dei mangimi, non trascurando il +129% del gasolio. L'intera filiera è in difficoltà a fronteggiare gli incrementi unilaterali da parte dei fornitori di imballaggi come il vetro, che costa oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno, tetra pak (15%), etichette, cartone e plastica (addirittura +70%)».
«Bisogna intervenire con misure immediate per contenere il caro energia, i costi di produzione e salvare le imprese» ha concluso la Coldiretti Puglia.