No a discarica di Grottelline, Di Tullio: «Valorizziamo le nostre bellezze»
Il Sindaco di Spinazzola rilancia il dissenso assieme a Legambiente, Oga, Provincia e Parco
giovedì 5 novembre 2015
12.09
Si è tenuta questa mattina a Bari la conferenza stampa indetta da Legambiente Puglia, a cui hanno partecipato, oltre a Francesco Tarantini, presidente dell'associazione ambientalista, il presidente della Provincia BATFrancesco Spina, il presidente dell'Oga BAT Nicola Giorgino, i sindaci di Spinazzola e Poggiorsini, Nicola Di Tullio e Michele Armienti, e il presidente del Parco Nazionale dell'Alta Murgia Cesare Veronico, per dire "no" all'ipotesi di realizzazione della discarica in località Grottelline, nel territorio del Comune di Spinazzola. Durante l'ultima conferenza di servizi decisoria la Regione Puglia ha proposto di rimettere la decisione sul sito di Grottelline alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, mentre tutte le amministrazioni pubbliche intervenute hanno espresso parere negativo sull'ipotesi di realizzare la discarica. Legambiente dal canto suo ha ribadito quanto già sostenuto in passato, e cioè le criticità legate al contesto geologico nel quale il sito si colloca ovvero la Fossa Premurgiana caratterizzata dalla presenza di lame, gravine e grotte che potrebbero generare fenomeni di instabilità idrogeologica e/o idraulica.
«I cittadini di Poggiorsini e Spinazzola – hanno detto Michele Armienti e Nicola Di Tullio, rispettivamente sindaci dei due Comuni – oggi hanno preso coscienza del concetto di bello, bene e giusto e realizzare la discarica a Grottelline sarebbe un obbrobrio contro questi tre principi oltre a marginalizzare ulteriormente un'economia che è già in affanno. Se invece valorizziamo le nostre bellezze ambientali, paesaggistiche e culturali forse potremmo invertire la rotta rilanciando anche il turismo e immaginando così per i nostri cittadini un futuro migliore». «Ci appelliamo al governatore Emiliano – ha detto Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia –affinché la Regione non scarichi la decisione a Roma e rispetti la volontà delle comunità locali. È una follia fare di un'area di eccezionale valore storico, naturalistico, culturale e archeologico – che meriterebbe di essere studiata e valorizzata – un deposito di monnezza. L'impianto ricadrebbe, inoltre, a pochi passi dai resti del Castello di Garagnone, da un sito del Neolitico risalente a circa 8 mila anni fa e da un complesso rupestre, senza considerare poi il rischio di compromettere una zona ricca di biodiversità in cui nidifica il falco Lanario».
Questo il commento, invece, di Cesare Veronico, presidente del Parco Nazionale dell'Alta Murgia: «Il futuro di questo territorio passa attraverso il turismo, le produzioni di qualità, la promozione della bellezza. Il Parco Nazionale dell'Alta Murgia è al centro di un percorso di valorizzazione che coinvolge i suoi 13 comuni e che ci ha visto raggiungere, insieme, il premio della Carta Europea per il Turismo Sostenibile. Stiamo lavorando a un piano di ciclovie di oltre 700 km che unisce i 13 comuni ai luoghi più importanti del Parco e che passa a pochi metri da Grottelline. Tutto ciò è palesemente in antitesi con l'ipotesi di realizzarvi una discarica».
«I cittadini di Poggiorsini e Spinazzola – hanno detto Michele Armienti e Nicola Di Tullio, rispettivamente sindaci dei due Comuni – oggi hanno preso coscienza del concetto di bello, bene e giusto e realizzare la discarica a Grottelline sarebbe un obbrobrio contro questi tre principi oltre a marginalizzare ulteriormente un'economia che è già in affanno. Se invece valorizziamo le nostre bellezze ambientali, paesaggistiche e culturali forse potremmo invertire la rotta rilanciando anche il turismo e immaginando così per i nostri cittadini un futuro migliore». «Ci appelliamo al governatore Emiliano – ha detto Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia –affinché la Regione non scarichi la decisione a Roma e rispetti la volontà delle comunità locali. È una follia fare di un'area di eccezionale valore storico, naturalistico, culturale e archeologico – che meriterebbe di essere studiata e valorizzata – un deposito di monnezza. L'impianto ricadrebbe, inoltre, a pochi passi dai resti del Castello di Garagnone, da un sito del Neolitico risalente a circa 8 mila anni fa e da un complesso rupestre, senza considerare poi il rischio di compromettere una zona ricca di biodiversità in cui nidifica il falco Lanario».
Questo il commento, invece, di Cesare Veronico, presidente del Parco Nazionale dell'Alta Murgia: «Il futuro di questo territorio passa attraverso il turismo, le produzioni di qualità, la promozione della bellezza. Il Parco Nazionale dell'Alta Murgia è al centro di un percorso di valorizzazione che coinvolge i suoi 13 comuni e che ci ha visto raggiungere, insieme, il premio della Carta Europea per il Turismo Sostenibile. Stiamo lavorando a un piano di ciclovie di oltre 700 km che unisce i 13 comuni ai luoghi più importanti del Parco e che passa a pochi metri da Grottelline. Tutto ciò è palesemente in antitesi con l'ipotesi di realizzarvi una discarica».