"Nessuna retribuzione aggiuntiva per operatori impegnati in campagna vaccinale"
La denuncia di Fials Bat che si dice pronta ad adire le vie legali
sabato 11 settembre 2021
Una vera e propria vexata questio che non vede ancora una positiva conclusione. I segretari provinciali Fials Bat Angelo Somma e Sergio Di Liddo, hanno sollevato, ancora una volta, la questione relativa alla retribuzione delle prestazioni aggiuntive svolte dai dipendenti dell'Asl Bt, impegnati nella campagna vaccinale anti-Covid su tutto il territorio provinciale.
«Riceviamo molteplici segnalazioni e malcontenti sulla mancata retribuzione delle ore regolarmente svolte. Il mancato pagamento del compenso aggiuntivo in applicazione dell'articolo 1 comma 464 della legge 30 dicembre 2020 n° 178 in favore degli infermieri e degli assistenti sanitari sembrerebbe attribuibile alla circostanza che dal cartellino unico di presenze del personale dipendente, alla voce saldo del mese di riferimento, compaia il segno meno» hanno spiegato Somma e Di Liddo.
«Forse la Asl non sa che sempre dalla stampa del predetto cartellino è desumibile, nel riquadro "mensile", la comparsa di altre voci denominate: saldo mese precedente, saldo definitivo.
Questo accade perché l'elaborazione del turno di servizio come anche il conguaglio non sempre può risultare positivo nel mese, altrimenti tutti si ritroverebbero a fine anno a possedere un totale di ore in eccedenza che non verrebbero mai retribuite dalla Asl» hanno rilevato.
«Inoltre, non considerando la voce saldo definitivo come elemento imprescindibile per tenere sotto controllo il debito orario, ci potremmo trovare al contrario nell'assurda situazione che i dipendenti dovrebbero recuperare decine di ore alla voce saldo definitivo, ma solo perché nel mese di riferimento si trova in positivo o a pareggio e solo in tal caso viene corrisposto il compenso per le prestazioni aggiuntive».
Fials ha chiesto «di retribuire con il cedolino paga di settembre, a tutto il personale interessato alla campagna vaccinale e non, i compensi per le prestazioni aggiuntive tenendo in considerazione il conteggio al saldo definitivo orario di ciascun dipendente e non del saldo contabilizzato mensilmente.
Tale comportamento, posto in essere in questa circostanza dall'Asl Bt, rassomiglia tanto al "gioco delle tre carte" con il saldo provvisorio, saldo mensile e saldo» hanno aggiunto dall'organizzazione sindacale «confidando sempre che l'amministrazione Asl Bt, utilizzando il buon senso, eviti di dare la possibilità a chi pensa male di affermare che tutto questo sia dovuto al recupero di una parte dell'enorme spesa sostenuta per la campagna vaccinale». In mancanza di riscontro la Fials sarebbe pronta a intraprendere azioni legali.
«Riceviamo molteplici segnalazioni e malcontenti sulla mancata retribuzione delle ore regolarmente svolte. Il mancato pagamento del compenso aggiuntivo in applicazione dell'articolo 1 comma 464 della legge 30 dicembre 2020 n° 178 in favore degli infermieri e degli assistenti sanitari sembrerebbe attribuibile alla circostanza che dal cartellino unico di presenze del personale dipendente, alla voce saldo del mese di riferimento, compaia il segno meno» hanno spiegato Somma e Di Liddo.
«Forse la Asl non sa che sempre dalla stampa del predetto cartellino è desumibile, nel riquadro "mensile", la comparsa di altre voci denominate: saldo mese precedente, saldo definitivo.
Questo accade perché l'elaborazione del turno di servizio come anche il conguaglio non sempre può risultare positivo nel mese, altrimenti tutti si ritroverebbero a fine anno a possedere un totale di ore in eccedenza che non verrebbero mai retribuite dalla Asl» hanno rilevato.
«Inoltre, non considerando la voce saldo definitivo come elemento imprescindibile per tenere sotto controllo il debito orario, ci potremmo trovare al contrario nell'assurda situazione che i dipendenti dovrebbero recuperare decine di ore alla voce saldo definitivo, ma solo perché nel mese di riferimento si trova in positivo o a pareggio e solo in tal caso viene corrisposto il compenso per le prestazioni aggiuntive».
Fials ha chiesto «di retribuire con il cedolino paga di settembre, a tutto il personale interessato alla campagna vaccinale e non, i compensi per le prestazioni aggiuntive tenendo in considerazione il conteggio al saldo definitivo orario di ciascun dipendente e non del saldo contabilizzato mensilmente.
Tale comportamento, posto in essere in questa circostanza dall'Asl Bt, rassomiglia tanto al "gioco delle tre carte" con il saldo provvisorio, saldo mensile e saldo» hanno aggiunto dall'organizzazione sindacale «confidando sempre che l'amministrazione Asl Bt, utilizzando il buon senso, eviti di dare la possibilità a chi pensa male di affermare che tutto questo sia dovuto al recupero di una parte dell'enorme spesa sostenuta per la campagna vaccinale». In mancanza di riscontro la Fials sarebbe pronta a intraprendere azioni legali.