Mons. Ricchiuti in preghiera per i defunti da coronavirus
Ieri mattina in suffragio per i defunti di tutte le città della diocesi
sabato 28 marzo 2020
Il "Venerdì della Misericordia" della Chiesa Italiana, nel quale lo sguardo al Crocifisso invoca la speranza consolante della Risurrezione, si è aperto con un segno di suffragio e di consolazione.
Ieri mattina Monsignor Ricchiuti – su suggerimento della CEI per tutti i vescovi italiani – ha fatto visita al cimitero di Altamura per un momento di raccoglimento, di preghiera e di benedizione. E per affidare alla misericordia del Padre i defunti da Coronavirus della nostra terra, dell'Italia e del mondo intero, chiedendo a Dio la consolazione delle lacrime per quanti sono oggi nel pianto e nel dolore.
«Sulla strada del ritorno – ha detto l'Arcivescovo – mi sono fermato anche davanti al cimitero di Gravina, per questa visita orante per tutti i defunti, in particolare per gli 8.000 morti dall'inizio di questo contagio del coronavirus. In particolare per i "nostri" morti. Idealmente ero anche nei cimiteri di Acquaviva, Santeramo, Spinazzola e Poggiorsini. Coincidenza ha voluto che pregassi, per l'ultima raccomandazione e il commiato, per una sorella defunta di Altamura, Lucia Calia, molto, molto credente»
«È iniziato cosi questo 5° venerdì di Quaresima», caratterizzato dalla celebrazione eucaristica di Papa Francesco in diretta da Piazza San Pietro con cui ha concesso indulgenza plenaria.
Ieri mattina Monsignor Ricchiuti – su suggerimento della CEI per tutti i vescovi italiani – ha fatto visita al cimitero di Altamura per un momento di raccoglimento, di preghiera e di benedizione. E per affidare alla misericordia del Padre i defunti da Coronavirus della nostra terra, dell'Italia e del mondo intero, chiedendo a Dio la consolazione delle lacrime per quanti sono oggi nel pianto e nel dolore.
«Sulla strada del ritorno – ha detto l'Arcivescovo – mi sono fermato anche davanti al cimitero di Gravina, per questa visita orante per tutti i defunti, in particolare per gli 8.000 morti dall'inizio di questo contagio del coronavirus. In particolare per i "nostri" morti. Idealmente ero anche nei cimiteri di Acquaviva, Santeramo, Spinazzola e Poggiorsini. Coincidenza ha voluto che pregassi, per l'ultima raccomandazione e il commiato, per una sorella defunta di Altamura, Lucia Calia, molto, molto credente»
«È iniziato cosi questo 5° venerdì di Quaresima», caratterizzato dalla celebrazione eucaristica di Papa Francesco in diretta da Piazza San Pietro con cui ha concesso indulgenza plenaria.