''Medici insufficienti, assistenza non garantita”: assunzioni in vista nelle Asl pugliesi?
La sentenza del Tar di Bari è destinata a far discutere
martedì 17 aprile 2018
11.42
Dotazione organica non sufficiente a garantire l'assistenza sanitaria, i medici cioè sono troppo pochi per coprire il livelli essenziali di cura e dunque un diritto, alla salute, scritto nella costituzione. La rivoluzionaria sentenza è del Tar di Bari, il tribunale amministrativo accoglie un ricorso presentato dal sindacato dei camici bianchi, Fials, che ha deciso di impugnare gli organici delle sei Asl pugliesi ritenendo che i piani organizzativi fossero illegittimi e poco conta se la situazione del personale negli ospedali sia dettata dai tetti di spesa dei vari piani di rientro che negli anni si sono susseguiti. Secondo i giudici infatti «quelli sono mezzi non il fine delle scelte politico-amministrative della Regione in materia sanitaria».
Una decisione destinata a far discutere mentre bisognerà capire quali ripercussioni potrà avere nella realtà delle piante organiche: prima ancora di badare ai bilanci, scrivono i giudici, è necessario «soddisfare il bisogno di servizi sanitari essenziali della popolazione». «Nessuno – commentano dal sindacato dei medici - ha tenuto presente l'esigenza di garantire i Lea. Non si tratta di tutelare una sigla sindacale o una categoria ma la salute dei pazienti pugliesi. I cittadini hanno ragione a dire che non è normale quanto vedono negli ospedali, ma la colpa non è del personale».
Dal Dipartimento della Salute della Regione, preannunciando appello al Consiglio di Stato, fanno sapere che nei fatti non accadrà nulla perché quei parametri su cui si è basato il giudizio sono ormai superati
Una decisione destinata a far discutere mentre bisognerà capire quali ripercussioni potrà avere nella realtà delle piante organiche: prima ancora di badare ai bilanci, scrivono i giudici, è necessario «soddisfare il bisogno di servizi sanitari essenziali della popolazione». «Nessuno – commentano dal sindacato dei medici - ha tenuto presente l'esigenza di garantire i Lea. Non si tratta di tutelare una sigla sindacale o una categoria ma la salute dei pazienti pugliesi. I cittadini hanno ragione a dire che non è normale quanto vedono negli ospedali, ma la colpa non è del personale».
Dal Dipartimento della Salute della Regione, preannunciando appello al Consiglio di Stato, fanno sapere che nei fatti non accadrà nulla perché quei parametri su cui si è basato il giudizio sono ormai superati