Maltempo, alto rischio idrogeologico per straordinaria ondata di maltempo
Coldiretti Puglia teme per alcune zone della nostra regione, in particolare per il tarantino
martedì 23 ottobre 2018
21.49
Alto rischio idrogeologico in Puglia per l'allerta meteo che ha colpito la regione nelle ultime 36 ore con nubifragi e allagamenti, soprattutto in provincia di Taranto, segnala Coldiretti, con epicentro a Ginosa e di Lecce. "Un fiume d'acqua ha invaso città e campagne come avviene regolarmente ormai ad ogni episodio temporalesco – denuncia il Presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia – e il bilancio delle ripetute ondate di maltempo è aggravato dalla mancata pulizia e messa a regime di canali e reti di scolo che rendono critica la situazione. Lo stanziamento di tre milioni di euro dall'assessorato ai Lavori Pubblici della Regione Puglia per la manutenzione ordinaria e straordinaria dei canali demaniali, con il ripristino di cigli spondali, argini, la rimozione dei solidi e dei detriti presenti negli alvei e con la loro sistemazione è un primo atto concreto, ma serve che si metta mani alle manutenzioni ordinarie e straordinarie in maniera sistemica da parte del Consorzio di Bonifica del centro – Sud per evitare gli allagamenti".
In Puglia nel 2017 sono andati in fumo altri 410 ettari di suolo, pari all'8,35% della superficie territoriale, con un aumento di suolo consumato in 1 anno dal 2016 al 2017 dello 0,25%, passati da 161.606 ettari consumati nel 2016 a 162.016 nel 2017, secondo i dati del Rapporto sul consumo del suolo dell'ISPRA.
"E' molto grave che all'appello manchino 162mila ettari di suolo consumato sulla totale della superficie territoriale pugliese. I cambiamenti in atto – aggiunge Angelo Corsetti, Direttore di Coldiretti Puglia - riguardano contesti prevalentemente agricoli o naturali per il 67%, perché in Puglia la terra frana e si consuma anche a causa dell'abbandono delle aree rurali per fattori diversi, a cui si aggiungono fenomeni meteorologici sempre più intensi, concentrati in poche ore e su aree circoscritte, con alluvioni e danni anche in aree non eccessivamente antropizzate, per non parlare della criminalità sempre più dilagante".
Sono 230 i comuni pugliesi a rischio frane e alluvioni e a pagarne i costi – conclude Coldiretti Puglia - oltre ai cittadini residenti soprattutto nelle aree rurali, sono proprio le 11.692 imprese che operano su quei territori.
In Puglia nel 2017 sono andati in fumo altri 410 ettari di suolo, pari all'8,35% della superficie territoriale, con un aumento di suolo consumato in 1 anno dal 2016 al 2017 dello 0,25%, passati da 161.606 ettari consumati nel 2016 a 162.016 nel 2017, secondo i dati del Rapporto sul consumo del suolo dell'ISPRA.
"E' molto grave che all'appello manchino 162mila ettari di suolo consumato sulla totale della superficie territoriale pugliese. I cambiamenti in atto – aggiunge Angelo Corsetti, Direttore di Coldiretti Puglia - riguardano contesti prevalentemente agricoli o naturali per il 67%, perché in Puglia la terra frana e si consuma anche a causa dell'abbandono delle aree rurali per fattori diversi, a cui si aggiungono fenomeni meteorologici sempre più intensi, concentrati in poche ore e su aree circoscritte, con alluvioni e danni anche in aree non eccessivamente antropizzate, per non parlare della criminalità sempre più dilagante".
Sono 230 i comuni pugliesi a rischio frane e alluvioni e a pagarne i costi – conclude Coldiretti Puglia - oltre ai cittadini residenti soprattutto nelle aree rurali, sono proprio le 11.692 imprese che operano su quei territori.