Una nuova cura per la lombalgia all'ospedale Bonomo di Andria
Dal mese di febbraio è disponibile la terapia con la radiofrequenza per contrastare il dolore cronico alla schiena
sabato 23 aprile 2022
Nell'unità operativa di anestesia e rianimazione dell'ospedale Bonomo di Andria è stata utilizzata una nuova tecnica per contrastare il dolore cronico alla schiena. Si tratta di una terapia svolta attraverso la tecnologia della radiofrequenza, che rende questa procedura poco invasiva e non farmacologica.
Dal mese di febbraio sono già stati trattati quindici casi di lombalgia cronica, patologia che si stima colpisca circa l'80% degli italiani almeno una volta nella vita. «La terapia, erogata in regime di day service, consente di creare una neuromodulazione con l'introduzione degli aghi - ha spiegato il dott. Rocco Petta, dirigente medico del reparto di anestesia e rianimazione - in grado di bloccare la trasmissione del dolore. La corrente di radiofrequenza non è percepita dal paziente».
«La procedura sta dando ottimi risultati con benefici acclarati dai 6 ai 12 mesi ed in alcuni casi - ha detto il dott. Davide Parente, ddirigente medico del reparto di anestesia e rianimazione - persino risolutivi del problema. La terapia ha una durata di 30/40 minuti ed è ripetibile senza particolari controindicazioni verso alcun tipo di paziente».
«La lombalgia cronica rappresenta un problema biopsicosociale - ha commentato invece il dott. Nicola Di Venosa, direttore del reparto di anestesia e rianimazionee - perché i nostri pazienti spesso non possono più lavorare, il dolore compromette la loro mobilità ed i loro rapporti interpersonali. Purtroppo non stiamo parlando di un semplice mal di schiena, in taluni casi analizziamo lesioni dei muscoli, delle vertebre o delle articolazioni. La radiofrequenza, il cui utilizzo si è reso possibile nel nostro reparto grazie anche all'impegno ed al supporto della Direzione della Asl, risulta inoltre fondamentale per ridurre o evitare del tutto l'utilizzo eccessivo, spesso dannoso, dei farmaci antidolorifici».
Dal mese di febbraio sono già stati trattati quindici casi di lombalgia cronica, patologia che si stima colpisca circa l'80% degli italiani almeno una volta nella vita. «La terapia, erogata in regime di day service, consente di creare una neuromodulazione con l'introduzione degli aghi - ha spiegato il dott. Rocco Petta, dirigente medico del reparto di anestesia e rianimazione - in grado di bloccare la trasmissione del dolore. La corrente di radiofrequenza non è percepita dal paziente».
«La procedura sta dando ottimi risultati con benefici acclarati dai 6 ai 12 mesi ed in alcuni casi - ha detto il dott. Davide Parente, ddirigente medico del reparto di anestesia e rianimazione - persino risolutivi del problema. La terapia ha una durata di 30/40 minuti ed è ripetibile senza particolari controindicazioni verso alcun tipo di paziente».
«La lombalgia cronica rappresenta un problema biopsicosociale - ha commentato invece il dott. Nicola Di Venosa, direttore del reparto di anestesia e rianimazionee - perché i nostri pazienti spesso non possono più lavorare, il dolore compromette la loro mobilità ed i loro rapporti interpersonali. Purtroppo non stiamo parlando di un semplice mal di schiena, in taluni casi analizziamo lesioni dei muscoli, delle vertebre o delle articolazioni. La radiofrequenza, il cui utilizzo si è reso possibile nel nostro reparto grazie anche all'impegno ed al supporto della Direzione della Asl, risulta inoltre fondamentale per ridurre o evitare del tutto l'utilizzo eccessivo, spesso dannoso, dei farmaci antidolorifici».