La Puglia perde le sue campagne, l'allarme di Coldiretti
L'associazione: «In un anno registrata una perdita dell'8% di terreni agricoli»
domenica 31 luglio 2022
«In un anno è andato perduto l'8.2% di terreno agricolo in Puglia, seguendo un modello di sviluppo sbagliato che purtroppo non si è ancora arrestato e mette a rischio l'ambiente, la sicurezza dei cittadini e la sovranità alimentare in un momento difficile». A sottolinearlo la Coldiretti, in riferimento al record degli ultimi dieci anni nel consumo di suolo fotografato dal rapporto Snpa 2022 dell'Ispra.
L'associazione ha rimarcato: «La tropicalizzazione del clima, con eventi estremi come nubifragi, grandinate e trombe d'aria che si alternano a lunghi periodi siccitosi, indeboliscono e impoveriscono un territorio già fragile. Sono 230 i comuni pugliesi a rischio frane e alluvioni; a pagarne i costi, oltre ai cittadini residenti soprattutto nelle aree rurali, sono proprio le 11692 imprese che operano su quei territori. Il rischio idrogeologico, con differente pericolosità idraulica e geomorfologica, riguarda il 100% dei Comuni della Bat» hanno rivelato.
«La pandemia e gli effetti della guerra in Ucraina hanno rivoluzionato le priorità dei mercati e dei consumatori, con le produzioni agricole, dalle quali dipendono le forniture alimentari nei diversi Paesi, diventate più preziose e richieste del petrolio, che al contrario è devenuta una "riserva naturale" strategica da tutelare e proteggere» ha aggiunto e concluso la Coldiretti.
L'associazione ha rimarcato: «La tropicalizzazione del clima, con eventi estremi come nubifragi, grandinate e trombe d'aria che si alternano a lunghi periodi siccitosi, indeboliscono e impoveriscono un territorio già fragile. Sono 230 i comuni pugliesi a rischio frane e alluvioni; a pagarne i costi, oltre ai cittadini residenti soprattutto nelle aree rurali, sono proprio le 11692 imprese che operano su quei territori. Il rischio idrogeologico, con differente pericolosità idraulica e geomorfologica, riguarda il 100% dei Comuni della Bat» hanno rivelato.
«La pandemia e gli effetti della guerra in Ucraina hanno rivoluzionato le priorità dei mercati e dei consumatori, con le produzioni agricole, dalle quali dipendono le forniture alimentari nei diversi Paesi, diventate più preziose e richieste del petrolio, che al contrario è devenuta una "riserva naturale" strategica da tutelare e proteggere» ha aggiunto e concluso la Coldiretti.