La Guardia costiera sequestra nella Bat numerose tonnellate di pesce mal conservato
In occasione del Natale, le città interessate con distinte operazioni sono state Trani, Bisceglie e Barletta
venerdì 21 dicembre 2018
21.55
Come ogni anno la tradizione delle festività natalizie richiama sulle tavole dei pugliesi molti piatti a base di pesce, sinonimo di convivialità e di proprietà nutrizionali.
Aumenta di conseguenza il rischio da parte del consumatore di acquistare prodotti ittici non sicuri o qualitativamente non aderenti alle sue aspettative o, ancora peggio, non perfettamente idonei al consumo umano, con il rischio di imbattersi in vere e proprie frodi commerciali.
Per questo motivo, in un periodo in cui è massima la commercializzazione di prodotti provenienti dall'attività di pesca, il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo, Senatore Gian Marco Centinaio, ha chiesto uno sforzo supplementare agli uomini e donne della Guardia Costiera, disponendo l'operazione "Confine illegale", a tutela dei consumatori, degli operatori onesti del settore e del "made in Italy".
L'operazione, che ha avuto inizio a fine novembre e si concluderà il 30 dicembre, è stata fortemente voluta per garantire il rispetto delle vigenti disposizioni sugli scambi commerciali nazionali e soprattutto internazionali, a tutela degli stock ittici e dell'ecosistema, con il coinvolgimento di oltre 80 militari tra uomini e donne della Capitaneria di porto di Barletta e degli uffici dipendenti, nonché con l'impiego dei mezzi navali di assegnazione.
Durante l'operazione, supervisionata dal 6° Centro di Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Bari a livello regionale, sono stati eseguiti controlli su tutto l'ambito di giurisdizione, sia lungo le coste che nell'entroterra, conseguendo risultati di notevole rilievo, di cui sono da evidenziare, a titolo esemplificativo, quelli conseguiti:
· a Bisceglie, presso n. 2 aziende di vendita all'ingrosso di prodotti ittici operanti nella zona industriale, è stata accertata la violazione di norme in materia di tracciabilità e si proceduto al sequestro di oltre 4 tonnellate di prodotto ittico (polpo, seppie, calamari e scampi), irrogando sanzioni amministrative per un totale di Euro 27.000. A titolo esemplificativo della gravità degli illeciti perpetrati, si tenga presente che una gran parte dei prodotti ittici sequestrati apparteneva a lotti congelatiti provenienti dall'estero che avevano superato tra il 2011 e il 2012 il termine minimo di conservazione, pronti per essere nuovamente etichettati e immessi in commercio;
L'operazione "Confine illegale", tuttora in corso, ha cercato, con maggiore incisività, di garantire la conservazione e lo sfruttamento delle risorse ittiche in condizioni di piena sostenibilità economica, sociale, ambientale, obiettivo perseguito costantemente durante tutto il corso dell'anno.
Aumenta di conseguenza il rischio da parte del consumatore di acquistare prodotti ittici non sicuri o qualitativamente non aderenti alle sue aspettative o, ancora peggio, non perfettamente idonei al consumo umano, con il rischio di imbattersi in vere e proprie frodi commerciali.
Per questo motivo, in un periodo in cui è massima la commercializzazione di prodotti provenienti dall'attività di pesca, il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo, Senatore Gian Marco Centinaio, ha chiesto uno sforzo supplementare agli uomini e donne della Guardia Costiera, disponendo l'operazione "Confine illegale", a tutela dei consumatori, degli operatori onesti del settore e del "made in Italy".
L'operazione, che ha avuto inizio a fine novembre e si concluderà il 30 dicembre, è stata fortemente voluta per garantire il rispetto delle vigenti disposizioni sugli scambi commerciali nazionali e soprattutto internazionali, a tutela degli stock ittici e dell'ecosistema, con il coinvolgimento di oltre 80 militari tra uomini e donne della Capitaneria di porto di Barletta e degli uffici dipendenti, nonché con l'impiego dei mezzi navali di assegnazione.
Durante l'operazione, supervisionata dal 6° Centro di Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Bari a livello regionale, sono stati eseguiti controlli su tutto l'ambito di giurisdizione, sia lungo le coste che nell'entroterra, conseguendo risultati di notevole rilievo, di cui sono da evidenziare, a titolo esemplificativo, quelli conseguiti:
· a Bisceglie, presso n. 2 aziende di vendita all'ingrosso di prodotti ittici operanti nella zona industriale, è stata accertata la violazione di norme in materia di tracciabilità e si proceduto al sequestro di oltre 4 tonnellate di prodotto ittico (polpo, seppie, calamari e scampi), irrogando sanzioni amministrative per un totale di Euro 27.000. A titolo esemplificativo della gravità degli illeciti perpetrati, si tenga presente che una gran parte dei prodotti ittici sequestrati apparteneva a lotti congelatiti provenienti dall'estero che avevano superato tra il 2011 e il 2012 il termine minimo di conservazione, pronti per essere nuovamente etichettati e immessi in commercio;
- a Bisceglie e Trani, all'alba della giornata di oggi, durante un'attività di controllo sui mezzi adibiti al trasporto di prodotti ittici/molluschi bivalvi, è stato individuato, fermato e sottoposto a ispezione un autoarticolato con targa bulgara che risultava carico di circa 8 tonnellate di prodotto ittico di varie specie e taglie, carente di documentazione attestante la tracciabilità e proveniente da una ditta con sede in Brindisi. Il prodotto è stato interamente sequestrato ed è stato elevato un verbale di euro 1.500.
- a Barletta, durante la mattinata odierna, nel corso di ulteriori controlli su una sospetta attività illecita di vendita al dettaglio ubicata in via Fieramosca, è stato ritrovato un cittadino barlettano intento alla vendita che, nel momento in cui i militari della Capitaneria si sono qualificati, ha immediatamente chiuso il locale ove effettuava la vendita illecita, intralciando l'attività di controllo, dileguandosi. Su autorizzazione della Procura della Repubblica di Trani, è stato autorizzato l'ingresso a mezzo dell'intervento della locale sezione dei Vigli del Fuoco, per consentire ai militari l'accesso al locale e poter procedere all'ispezione dello stesso. All'interno del locale sono stati ritrovati circa 200 kg di prodotto ittico in cattivo stato di conservazione, in parte fresco ed in parte congelato. Il soggetto è stato deferito alla procura della repubblica ed è sono state elevate sanzioni per un importo di circa Euro 4.500,00.
L'operazione "Confine illegale", tuttora in corso, ha cercato, con maggiore incisività, di garantire la conservazione e lo sfruttamento delle risorse ittiche in condizioni di piena sostenibilità economica, sociale, ambientale, obiettivo perseguito costantemente durante tutto il corso dell'anno.