L'agricoltura post Covid in Puglia punta al 4.0, «Ma manca la banda larga»
Soltanto il 40% delle imprese in Puglia ha accesso facile alla rete ad alta velocità
martedì 28 luglio 2020
Le innovazioni tecnologiche offerte dall'agricoltura 4.0 rischiano spesso di non poter essere colte a causa dei ritardi nell'espansione della banda larga nelle zone interne e montane, dove in Puglia riesce ad ottenere un accesso facile alla rete soltanto il 40% delle imprese, soprattutto se si tratta di quella ad alta velocità.
È quanto afferma Coldiretti Puglia, commentando positivamente la proroga per tre anni del programma Agricoltura 4.0 che risponde alle richieste avanzate dalla Coldiretti per sostenere un settore che vale oltre 450 milioni di euro e che può rappresentare uno strumento strategico per l'economia post covid, accelerando la transizione digitale dell'agroalimentare Made in Italy.
«L'utilizzo di internet deve essere promosso e sviluppato in maniera più forte e incisivo in Puglia, da sempre caratterizzata dal Digital divide tra città e campagna dove le nuove tecnologie sono uno strumento indispensabile per far esplodere le enormi risorse che il territorio può offrire, dai droni che verificano in volo lo stato delle colture ai sistemi informatizzati di sorveglianza per irrigazioni e fertilizzanti, dall'impiego di trappole tecnologiche contro i parassiti dannosi fino alla blockchain per la tracciabilità degli alimenti», dichiara Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
La Puglia è sicuramente in difficoltà sui numeri per l'accesso alla rete, dove le aziende – denuncia Coldiretti Puglia - non riescono ancora a sfondare nell'ambito della vendita online che si ferma solo all'11,9%.
Proprio per programmare il futuro della filiera del cibo nell'era post Covid Coldiretti ha lanciato il manifesto dell'Agricoltura 4.0 in collaborazione con Filiera Italia e con Bonifiche Ferraresi. Gli obiettivi sono: accelerare la transizione digitale premiando l'adozione di tecnologie di agricoltura e zootecnia di precisione con progetti in grado di preservare le caratteristiche uniche del nostro territorio; fornire agli agricoltori supporto alle decisioni agronomiche in tempo reale; creare consapevolezza e cultura nel consumatore sulla provenienza dei prodotti e delle loro caratteristiche, garantendo sicurezza, salubrità e qualità attraverso l'adozione di tecnologie digitali per la tracciabilità dei prodotti; incentivare modelli economici innovativi che prevedano una più equa distribuzione del valore lungo la catena di approvvigionamento; sostenere lo sviluppo di canali di vendita digitali per le filiere corte nazionali; sviluppare brevetti basati su tecnologie che abbiano uno standard tecnologico "made in Italy" a servizio della filiera agroalimentare italiana per migliorarne efficienza ed efficacia.
Le nuove tecnologie digitali per l'agricoltura 4.0 di precisione sono dunque uno strumento strategico – conclude Coldiretti Puglia - per ripartire da un presente che deve fare i conti con una emergenza, quella del Covid-19, che ci sta mettendo a dura prova ma che ha anche fatto scoprire l'importanza dell'innovazione.
È quanto afferma Coldiretti Puglia, commentando positivamente la proroga per tre anni del programma Agricoltura 4.0 che risponde alle richieste avanzate dalla Coldiretti per sostenere un settore che vale oltre 450 milioni di euro e che può rappresentare uno strumento strategico per l'economia post covid, accelerando la transizione digitale dell'agroalimentare Made in Italy.
«L'utilizzo di internet deve essere promosso e sviluppato in maniera più forte e incisivo in Puglia, da sempre caratterizzata dal Digital divide tra città e campagna dove le nuove tecnologie sono uno strumento indispensabile per far esplodere le enormi risorse che il territorio può offrire, dai droni che verificano in volo lo stato delle colture ai sistemi informatizzati di sorveglianza per irrigazioni e fertilizzanti, dall'impiego di trappole tecnologiche contro i parassiti dannosi fino alla blockchain per la tracciabilità degli alimenti», dichiara Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
La Puglia è sicuramente in difficoltà sui numeri per l'accesso alla rete, dove le aziende – denuncia Coldiretti Puglia - non riescono ancora a sfondare nell'ambito della vendita online che si ferma solo all'11,9%.
Proprio per programmare il futuro della filiera del cibo nell'era post Covid Coldiretti ha lanciato il manifesto dell'Agricoltura 4.0 in collaborazione con Filiera Italia e con Bonifiche Ferraresi. Gli obiettivi sono: accelerare la transizione digitale premiando l'adozione di tecnologie di agricoltura e zootecnia di precisione con progetti in grado di preservare le caratteristiche uniche del nostro territorio; fornire agli agricoltori supporto alle decisioni agronomiche in tempo reale; creare consapevolezza e cultura nel consumatore sulla provenienza dei prodotti e delle loro caratteristiche, garantendo sicurezza, salubrità e qualità attraverso l'adozione di tecnologie digitali per la tracciabilità dei prodotti; incentivare modelli economici innovativi che prevedano una più equa distribuzione del valore lungo la catena di approvvigionamento; sostenere lo sviluppo di canali di vendita digitali per le filiere corte nazionali; sviluppare brevetti basati su tecnologie che abbiano uno standard tecnologico "made in Italy" a servizio della filiera agroalimentare italiana per migliorarne efficienza ed efficacia.
Le nuove tecnologie digitali per l'agricoltura 4.0 di precisione sono dunque uno strumento strategico – conclude Coldiretti Puglia - per ripartire da un presente che deve fare i conti con una emergenza, quella del Covid-19, che ci sta mettendo a dura prova ma che ha anche fatto scoprire l'importanza dell'innovazione.