Internalizzazione del Servizio 118. ANPAS: «Che non sia solo una promessa elettorale»
Una nota del Comitato regionale che auspica il buon esito del processo per i volontari del servizio emergenza
giovedì 25 giugno 2020
Una nota di ANPAS a firma del presidente del Comitato Regionale Domenico Galizia, in merito alla internalizzazione del servizio dei volontari 118 - oggi con gli operatori sanitari in protesta a Bari - da sempre promessa e su cui ci si auspica una celere risoluzione della questione su esempio dell'Asl di Foggia.
«"La storia del Servizio di emergenza-urgenza 118 narra che ogni qual volta ci si appresti ad una competizione elettorale, di quelle che contano ovviamente, l'internalizzazione del servizio, e con esso di tutti gli operatori coinvolti, diventi la tematica su cui basare l'intera campagna elettorale ad opera dei soliti noti". Così apriva il nostro comunicato stampa di dicembre, appena sei mesi fa, quando tutto sembrava già fatto. Macché!
Questa volta abbiamo però tutti il dovere di crederci. Sono state cambiate ancora le linee guida, atto fondamentale per dare impulso concreto (speriamo diversamente da quanto accaduto a dicembre) alle procedure di internalizzazione dei servizi e con essi del personale già in servizio.
La ASL di Foggia fa da apripista affermando in atti che presumibilmente il tutto sarà concluso entro quattro mesi, dando mandato all'Amministratore Unico di Sanitaservice ASL FG s.r.l. di avviare le necessarie azioni finalizzate al buon esito del processo di internalizzazione, tenendo conto delle indicazioni che risulteranno dal tavolo tecnico di cui alla nota regionale prot. n. 57247/20.
Scusateci, non era già tutto definito?
Non era già ben chiaro quali categorie sarebbero state interessate dal processo di assunzione, pardon, di internalizzazione?
Noi eravamo e restiamo fiduciosi! Oggi più che mai siamo altresì certi che non state prendendo in giro migliaia di ragazze e ragazzi, quella miriade di volontari a cui da anni promettete posti di lavoro ritenendo che le leggi dello Stato possano essere violate come se nulla fosse.
Nel frattempo, anche questa volta, la solita campagna denigratoria in danno delle Associazioni di volontariato. Quelle stesse Associazioni che "sfruttano le persone pur di far quadrare i loro conti", a cui però, nelle more dell'internalizzazione, si chiede di proseguire nella gestione del SET 118 così da poter ancor più e meglio continuare a vessare gli aderenti.
Noi invece riteniamo che le Associazioni meriterebbero maggior rispetto da parte dei rappresentanti delle Istituzioni. Sulla considerazione non ci speriamo più, tranne quando servono (praticamente sempre, Covid-19 compreso).
Così come siamo certi che le nostre Associazioni non avvertano alcun problema, nonostante gli attacchi. Loro, e con esse tutti i volontari che vi appartengono, sanno di operare in coscienza e con il pieno sostegno della gente delle rispettive comunità. E tanto basta!
L'unica cosa di cui siamo davvero felici - ed anche fieri - è che tante volontarie e tanti volontari che nell'ultimo ventennio hanno sostenuto "uno dei migliori sistemi di emergenza sanitaria d'Italia" saranno "prestissimo" traguardati nel mondo del lavoro sempre che, anche questa volta, non avrete loro riservato l'ennesima presa in giro.
Lo state affermando voi a gran forza! E noi abbiamo il dovere di crederci. Anche questa volta, a distanza di sei mesi dalla precedente, e come per tutte le volte, un grosso, accorato, sincero, in bocca al lupo a tutti!».
«"La storia del Servizio di emergenza-urgenza 118 narra che ogni qual volta ci si appresti ad una competizione elettorale, di quelle che contano ovviamente, l'internalizzazione del servizio, e con esso di tutti gli operatori coinvolti, diventi la tematica su cui basare l'intera campagna elettorale ad opera dei soliti noti". Così apriva il nostro comunicato stampa di dicembre, appena sei mesi fa, quando tutto sembrava già fatto. Macché!
Questa volta abbiamo però tutti il dovere di crederci. Sono state cambiate ancora le linee guida, atto fondamentale per dare impulso concreto (speriamo diversamente da quanto accaduto a dicembre) alle procedure di internalizzazione dei servizi e con essi del personale già in servizio.
La ASL di Foggia fa da apripista affermando in atti che presumibilmente il tutto sarà concluso entro quattro mesi, dando mandato all'Amministratore Unico di Sanitaservice ASL FG s.r.l. di avviare le necessarie azioni finalizzate al buon esito del processo di internalizzazione, tenendo conto delle indicazioni che risulteranno dal tavolo tecnico di cui alla nota regionale prot. n. 57247/20.
Scusateci, non era già tutto definito?
Non era già ben chiaro quali categorie sarebbero state interessate dal processo di assunzione, pardon, di internalizzazione?
Noi eravamo e restiamo fiduciosi! Oggi più che mai siamo altresì certi che non state prendendo in giro migliaia di ragazze e ragazzi, quella miriade di volontari a cui da anni promettete posti di lavoro ritenendo che le leggi dello Stato possano essere violate come se nulla fosse.
Nel frattempo, anche questa volta, la solita campagna denigratoria in danno delle Associazioni di volontariato. Quelle stesse Associazioni che "sfruttano le persone pur di far quadrare i loro conti", a cui però, nelle more dell'internalizzazione, si chiede di proseguire nella gestione del SET 118 così da poter ancor più e meglio continuare a vessare gli aderenti.
Noi invece riteniamo che le Associazioni meriterebbero maggior rispetto da parte dei rappresentanti delle Istituzioni. Sulla considerazione non ci speriamo più, tranne quando servono (praticamente sempre, Covid-19 compreso).
Così come siamo certi che le nostre Associazioni non avvertano alcun problema, nonostante gli attacchi. Loro, e con esse tutti i volontari che vi appartengono, sanno di operare in coscienza e con il pieno sostegno della gente delle rispettive comunità. E tanto basta!
L'unica cosa di cui siamo davvero felici - ed anche fieri - è che tante volontarie e tanti volontari che nell'ultimo ventennio hanno sostenuto "uno dei migliori sistemi di emergenza sanitaria d'Italia" saranno "prestissimo" traguardati nel mondo del lavoro sempre che, anche questa volta, non avrete loro riservato l'ennesima presa in giro.
Lo state affermando voi a gran forza! E noi abbiamo il dovere di crederci. Anche questa volta, a distanza di sei mesi dalla precedente, e come per tutte le volte, un grosso, accorato, sincero, in bocca al lupo a tutti!».